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CEI1974

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CEI 1974 - Antico Testamento - Pentateuco - Esodo - 33

Esodo

33 1 Il Signore parlò a Mosè : "Su, esci di qui tu e il popolo che hai fatto uscire dal paese d`Egitto, verso la terra che ho promesso con giuramento ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe, dicendo: Alla tua discendenza la darò.
2 Manderò davanti a te un angelo e scaccerò il Cananeo, l`Amorreo, l`Hittita, il Perizzita, l`Eveo e il Gebuseo.
3 Và pure verso la terra dove scorre latte e miele... Ma io non verrò in mezzo a te, per non doverti sterminare lungo il cammino, perché tu sei un popolo di dura cervice".
4 Il popolo udì questa triste notizia e tutti fecero lutto: nessuno più indossò i suoi ornamenti.
5 Il Signore disse a Mosè : "Riferisci agli Israeliti: Voi siete un popolo di dura cervice; se per un momento io venissi in mezzo a te, io ti sterminerei. Ora togliti i tuoi ornamenti e poi saprò che cosa dovrò farti".
6 Gli Israeliti si spogliarono dei loro ornamenti dal monte Oreb in poi.
7 Mosè a ogni tappa prendeva la tenda e la piantava fuori dell`accampamento, ad una certa distanza dall`accampamento, e l`aveva chiamata tenda del convegno; appunto a questa tenda del convegno, posta fuori dell`accampamento, si recava chiunque volesse consultare il Signore.
8 Quando Mosè usciva per recarsi alla tenda, tutto il popolo si alzava in piedi, stando ciascuno all`ingresso della sua tenda: guardavano passare Mosè , finché fosse entrato nella tenda.
9 Quando Mosè entrava nella tenda, scendeva la colonna di nube e restava all`ingresso della tenda. Allora il Signore parlava con Mosè .
10 Tutto il popolo vedeva la colonna di nube, che stava all`ingresso della tenda e tutti si alzavano e si prostravano ciascuno all`ingresso della propria tenda.
11 Così il Signore parlava con Mosè faccia a faccia, come un uomo parla con un altro. Poi questi tornava nell`accampamento, mentre il suo inserviente, il giovane Giosuè figlio di Nun, non si allontanava dall`interno della tenda.
Mosè disse al Signore: "Vedi, tu mi ordini: Fà salire questo popolo, ma non mi hai indicato chi manderai con me; eppure hai detto: Ti ho conosciuto per nome, anzi hai trovato grazia ai miei occhi.
33,12 Conoscere una persona per nome significa amarla e proteggerla.
13 Ora, se davvero ho trovato grazia ai tuoi occhi, indicami la tua via, così che io ti conosca, e trovi grazia ai tuoi occhi; considera che questa gente è il tuo popolo".
14 Rispose: "Io camminerò con voi e ti darò riposo".
15 Riprese: "Se tu non camminerai con noi, non farci salire di qui.
16 Come si saprà dunque che ho trovato grazia ai tuoi occhi, io e il tuo popolo, se non nel fatto che tu cammini con noi? Così saremo distinti, io e il tuo popolo, da tutti i popoli che sono sulla terra".
17 Disse il Signore a Mosè : "Anche quanto hai detto io farò, perché hai trovato grazia ai miei occhi e ti ho conosciuto per nome".
18 Gli disse: "Mostrami la tua Gloria!".
Rispose: "Farò passare davanti a te tutto il mio splendore e proclamerò il mio nome: Signore, davanti a te. Farò grazia a chi vorrò far grazia e avrò misericordia di chi vorrò aver misericordia".
33,19-23 Privilegio eccezionale di Mosè: cfr. 33, 20. cfr. Nm 12, 7 ss.; cfr. Dt 34, 10.
20 Soggiunse: "Ma tu non potrai vedere il mio volto, perché nessun uomo può vedermi e restare vivo".
21 Aggiunse il Signore: "Ecco un luogo vicino a me. Tu starai sopra la rupe:
22 quando passerà la mia Gloria, io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano finché sarò passato.
23 Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non lo si può vedere".



Note al testo

33,12 Conoscere una persona per nome significa amarla e proteggerla.
33,19-23 Privilegio eccezionale di Mosè: cfr. 33, 20. cfr. Nm 12, 7 ss.; cfr. Dt 34, 10.