CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Profetici - Osea - 11
Osea
11 Quando Israele era giovinetto,io l`ho amato
e dall`Egitto ho chiamato mio figlio.
11,1
Cfr. 2, 4-25. Una splendido c. che esalta vigorosamente l'amore di Dio per il suo popolo, che egli continua ad amare nonostante la sua infedeltà. La santità di Dio (v. 9) si manifesta nella sua inespugnabile fedeltà "Dall'Egitto...": queste parole sono applicate analogicamente a Cristo in cfr. Mt 2, 15.
più si allontanavano da me;
immolavano vittime ai Baal,
agli idoli bruciavano incensi. 3 Ad Efraim io insegnavo a camminare
tenendolo per mano,
ma essi non compresero
che avevo cura di loro. 4 Io li traevo con legami di bontà,
con vincoli d`amore;
ero per loro
come chi solleva un bimbo alla sua guancia;
mi chinavo su di lui
per dargli da mangiare. Ritornerà al paese d`Egitto,
Assur sarà il suo re,
perchè non hanno voluto convertirsi. 6 La spada farà strage nelle loro città,
sterminerà i loro figli,
demolirà le loro fortezze. 7 Il mio popolo è duro a convertirsi:
chiamato a guardare in alto
nessuno sa sollevare lo sguardo.
Delicatezze paterne Come potrei abbandonarti, Efraim,
come consegnarti ad altri, Israele?
Come potrei trattarti al pari di Adma,
ridurti allo stato di Zeboim?
Il mio cuore si commuove dentro di me,
il mio intimo freme di compassione. 9 Non darò sfogo all`ardore della mia ira,
non tornerò a distruggere Efraim,
perchè sono Dio e non uomo;
sono il Santo in mezzo a te
e non verrò nella mia ira. 10 Seguiranno il Signore
ed egli ruggirà come un leone:
quando ruggirà, accorreranno
i suoi figli dall`occidente, 11 accorreranno come uccelli dall`Egitto,
come colombe dall`Assiria
e li farò abitare nelle loro case.
Oracolo del Signore.
Note al testo