Interconfessionale - Antico Testamento - Profeti - 1 Samuele - 30
Primo libro di Samuele 30
Siklag è incendiata dagli Amaleciti
Davide e i suoi uomini arrivarono a Siklag due giorni dopo. Intanto gli Amaleciti avevano fatto razzie nelle regioni meridionali e anche a Siklag. Avevano preso la città e l’avevano incendiata.
— Per favore, porta qui l’efod.
Ebiatàr ubbidì e Davide interrogò il Signore:
— Se inseguo quella banda di razziatori, riuscirò a prenderli?
— Sì, — rispose il Signore, — riuscirai a raggiungerli e a liberare i prigionieri.
Note al Testo
30,9
Il torrente di Besor scorre a 35 km circa a sud di Siklag (vedi nota a 27,6) e sfocia nel Mar Mediterraneo.
— Di dove sei? Chi è il tuo padrone?
L’uomo rispose:
— Sono un giovane egiziano, schiavo di un Amalecita. Il mio padrone mi ha abbandonato tre giorni fa perché mi sono ammalato. Eravamo andati a far razzie nelle terre meridionali dei Cretei, di Giuda e di Caleb e avevamo incendiato la città di Siklag.
Rimandi
30,14
a far razzie 27,10.
Note al Testo
30,14
Cretei: nome di alcuni gruppi filistei che abitavano a sud. Sono così chiamati forse perché originari dell’isola di Creta. Per il territorio di Caleb e Giuda vedi Giosuè 14,6-15,63.
— Puoi condurci da quella gente?
— Sì, — rispose, — se mi giuri in nome di Dio che non mi ucciderai e non mi riconsegnerai al mio padrone.
Davide vince gli Amaleciti
16L’Egiziano condusse Davide dov’erano gli Amaleciti. Erano sparpagliati sul terreno, stavano mangiando e bevendo, facevano festa con l’enorme bottino che avevano fatto nella terra dei Filistei e di Giuda. 17Davide li attaccò dall’alba fino alla sera del giorno dopo. Tra tutti si salvarono solo quattrocento giovani che erano fuggiti in groppa ai cammelli. Davide liberò tutte le persone che gli Amaleciti avevano catturato, comprese le sue due mogli.
— Questi non sono venuti con noi: non dobbiamo dar loro niente del bottino ricuperato. Si prendano le loro mogli e i figli e se ne vadano.
23Ma Davide disse:
— Non fate così, amici, con quel che il Signore ci ha dato. Egli ci ha protetti e ha messo in nostro potere quella banda di nemici. Il vostro parere non è da seguire. Tanto spetta a chi va all’assalto quanto a chi resta a custodire i bagagli: a ciascuno sarà data una parte.
26Quando fu tornato a Siklag, Davide mandò una parte del bottino anche ai capi delle località di Giuda, suoi compatrioti, con questo messaggio: «Vi mando in dono una parte del bottino preso ai nemici del Signore». Il dono fu mandato agli abitanti delle seguenti località:
Betel,
Ramot-Negheb,
Iattir,
Aroèr,
Sifmot,
Estemòa,
Racal,
le città degli Ieracmeeliti,
le città dei Keniti,
Corma,
Bor-Asan,
Àtac,
Ebron.
Inoltre Davide mandò qualcosa a tutte le località in cui era passato con i suoi uomini.
Note al Testo
30,27-31
La maggior parte delle località del vv. 27-31 appartiene alla tribù di Giuda. Davide si è così conquistato l’appoggio di quelli che, poco dopo, lo proclameranno re (vedi 2 Samuele 2,1-4).
Rimandi
Note al Testo