Interconfessionale - Antico Testamento - Scritti - 2 Cronache - 24
Secondo libro delle Cronache 24
Ioas fa restaurare il tempio
(vedi 2 Re 12,1-17)
Ioas divenne re all’età di sette anni e regnò a Gerusalemme per quarant’anni. Sua madre si chiamava Sibìa e veniva da Bersabea. 2Finché visse il sacerdote Ioiadà, Ioas ubbidì alla volontà del Signore. Ioiadà gli fece sposare due mogli e così ebbe figli e figlie.
Ma i leviti presero la cosa con calma. Allora il re convocò Ioiadà, loro capo, e gli disse: «Perché non hai imposto ai leviti di riscuotere il denaro a Gerusalemme e in tutto il regno? Questa è la tassa che Mosè, servo del Signore, e l’assemblea degli Israeliti istituirono allora a favore della tenda dove erano custoditi gli insegnamenti del Signore.
8Il re ordinò di fabbricare una cassa e di metterla davanti al tempio, vicino all’ingresso. 9Poi diffuse a Gerusalemme e nel territorio di Giuda l’ordine di dare l’offerta per il Signore, quella che Mosè, servo di Dio, aveva imposto nel deserto agli Israeliti. 10Tutti, autorità e popolo, furono contenti di deporre il loro contributo nella cassa, che presto fu piena.
11Quando i leviti, incaricati dal re, ispezionarono la cassa, vi trovarono grande quantità di denaro. Allora vennero il segretario del re e il rappresentante del sommo sacerdote, vuotarono la cassa e la fecero rimettere al suo posto. Da allora fecero così ogni giorno e si raccolse molto denaro.
12Il re e Ioiadà affidarono il denaro ai responsabili dei lavori per il tempio. Essi incaricarono tagliapietre, carpentieri e specialisti nel lavorare ferro e bronzo di restaurare e consolidare il tempio.
13I lavoratori si misero all’opera e con abilità risanarono l’edificio: il tempio fu restaurato e riportato alla sua primitiva solidità. Quando i lavori furono completati, il denaro avanzato fu consegnato al re e a Ioiadà. Con esso si fabbricarono vari oggetti per il culto del tempio e per i sacrifici, vasi e recipienti d’oro e d’argento.
Ioas diventa infedele a Dio
Durante la vita del sacerdote Ioiadà, l’offerta dei sacrifici completi si svolse nel tempio con regolarità.
Lo spirito di Dio s’impadronì del sacerdote Zaccaria figlio di Ioiadà. Egli affrontò il popolo e disse: «Ascoltate quel che Dio, il Signore, vi dice: Perché disubbidite ai miei comandamenti? Finirete male. Avete abbandonato me e io abbandonerò voi!».
22Con questo assassinio il re Ioas mostrava di aver dimenticato il bene ricevuto da Ioiadà, il padre di Zaccaria.
Prima di morire Zaccaria gridò: «Tu, Signore, guarda e giudica!».
Fine del regno di Ioas
(vedi 2 Re 12,18-22)
23Nella primavera seguente, l’esercito degli Aramei marciò contro Ioas. I soldati invasero il regno di Giuda e attaccarono Gerusalemme. Uccisero tutti i capi del popolo e mandarono al re di Damasco un grande bottino. 24L’esercito degli Aramei era piccolo, ma il Signore abbandonò in suo potere il grande esercito degli abitanti di Giuda, perché essi avevano abbandonato il Dio dei loro padri. Così Ioas ricevette la giusta punizione.
25Quando gli Aramei se ne andarono, Ioas era gravemente ferito. Allora, per vendicare il figlio del sacerdote Ioiadà, i ministri fecero una congiura contro Ioas. Lo uccisero nel suo letto.
Ioas fu sepolto nella Città di Davide, ma non nella tomba dei re. I ministri che avevano congiurato contro di lui furono Zabad figlio di una donna della regione di Ammon di nome Simeàt, e Iozabàd, figlio di una donna della regione di Moab di nome Simrit.
Rimandi
Note al Testo