Interconfessionale - Antico Testamento - Scritti - 2 Cronache - 32
Secondo libro delle Cronache 32
Gli Assiri assediano Gerusalemme
(vedi 2 Re 18,13-16)
1Dopo che Ezechia si era mostrato fedele a Dio, Sennàcherib, re d’Assiria, invase il regno di Giuda. Assediò le città fortificate con l’idea di conquistarle. 2Ezechia si rese conto che Sennàcherib si preparava ad attaccare anche Gerusalemme. Si consigliò con i suoi ministri e ufficiali e decise di far chiudere i pozzi d’acqua che erano all’esterno delle mura per togliere agli Assiri la possibilità di rifornirsi d’acqua durante l’assedio. Il progetto fu approvato. Fu impiegato un gran numero di operai: tutti i pozzi furono chiusi e il torrente fu deviato in un canale sotterraneo.
Note al Testo
32,3-4
torrente: è quello che nasce dalla sorgente di Ghicon; esso andava a finire nel torrente Cedron, ma Ezechia lo deviò e fece scorrere le acque in un canale sotterraneo, fino all’interno della città (vedi 2 Re 20,20 e nota).
Queste parole di Ezechia, re di Giuda, diedero coraggio al popolo.
Il re d’Assiria si rivolge agli abitanti di Gerusalemme
(vedi 2 Re 18,17-37; Isaia 36,2-22)
Il re d’Assiria Sennàcherib stava assediando con tutto il suo esercito la città di Lachis. Un giorno mandò messaggeri al re Ezechia e a tutti gli abitanti di Gerusalemme. 10Il messaggio di Sennàcherib re d’Assiria diceva:
«Perché volete rimanere chiusi dentro Gerusalemme come in una fortezza? In chi avete tanta fiducia? 11Il vostro re Ezechia dice che il Signore vostro Dio vi salverà dal nostro potere, ma vi inganna. Finirete per morire di fame e di sete. 12Questo Ezechia, infatti, ha ordinato agli abitanti di Gerusalemme e di Giuda di adorare il Signore e offrirgli incenso soltanto sull’altare di Gerusalemme e ha fatto distruggere tutti gli altari e santuari del vostro Dio. 13Non ricordate quello che io e i miei predecessori abbiamo fatto a tutti gli altri popoli? In nessuna parte della terra c’è mai stato un dio che abbia potuto impedirci di conquistare un territorio. 14Quando noi abbiamo deciso di sterminare un popolo, nessuna divinità ha mai potuto salvarlo. Potrebbe salvarvi il vostro Dio? Non lasciatevi facilmente illudere e ingannare da Ezechia. Non fidatevi delle sue promesse. Ve lo ripeto: nessun dio di nessun popolo o regno ha mai potuto liberare nessuno dal dominio dell’Assiria! Non potranno farlo neppure i vostri dèi».
Sennàcherib, re d’Assiria, insulta il Signore
(vedi 2 Re 19,14-19; Isaia 37,14-20)
16I messaggeri assiri dissero anche altre cose contro il Signore Dio e contro Ezechia suo servitore. 17Consegnarono una lettera di Sennàcherib che insultava il Signore Dio d’Israele. Essa diceva: «Nessun dio della terra ha mai salvato il suo popolo dal mio potere e neppure il dio di Ezechia salverà il suo».
18I messaggeri gridavano frasi come queste in ebraico, rivolti alla gente di Gerusalemme che stava ad ascoltare sulle mura. Volevano scoraggiarla e spaventarla per impadronirsi della città. 19Parlavano del Dio di Gerusalemme come se fosse una statua fabbricata dagli uomini come gli dèi degli altri popoli della terra.
Fuga degli Assiri e morte di Sennàcherib
(vedi 2 Re 19,15.35-37; Isaia 37,15.36-38)
20Il re Ezechia, insieme con il profeta Isaia figlio di Amoz, rivolse preghiere e invocazioni al cielo. 21Il Signore, allora, mandò un angelo; fece morire nell’accampamento assiro tutti i comandanti, gli ufficiali e i soldati più forti.
Sennàcherib, pieno di vergogna, se ne tornò in patria. Quando entrò nel tempio del suo dio, fu assassinato da alcuni dei suoi stessi figli. 22Così il Signore salvò dal re d’Assiria e da tutti i nemici Ezechia e gli abitanti di Gerusalemme e ridonò loro la pace su tutti i confini. 23Per ringraziare il Signore, molti portarono offerte a Gerusalemme. Fecero anche preziosi regali a Ezechia re di Giuda che, da allora, fu sempre più rispettato da tutti i popoli.
Fine del regno di Ezechia
A quel tempo, Ezechia si ammalò e fu in punto di morte. Si rivolse al Signore con una preghiera e il Signore gli rispose dandogli un segno che sarebbe guarito. 25Ma Ezechia non fu riconoscente al Signore per il beneficio ricevuto. Si sentiva troppo sicuro di sé, così attirò il castigo su di sé, su Gerusalemme e sul suo regno. 26Ma poi, sia lui sia gli abitanti di Gerusalemme riconobbero il loro orgoglio e si umiliarono. Il Signore non mandò più castighi per il resto della vita di Ezechia.
Anzi, la ricchezza e il prestigio di Ezechia aumentarono ancora. Egli si fece costruire depositi per custodire l’argento, l’oro, le pietre preziose, i profumi rari, gli scudi e gli altri oggetti di valore di sua proprietà.
Ezechia fece deviare il corso del torrente Ghicon. Chiuse l’uscita superiore e convogliò le acque verso ovest in un canale sotterraneo che saliva all’interno della Città di Davide.
Ezechia ebbe successo in ogni sua azione.
Note al Testo
32,31
fatto straordinario: può essere o la guarigione di Ezechia (vedi v. 24 e 2 Re 20,8-11) o la fuga di Sennàcherib (vedi v. 21 e 2 Re 19,35-37).
33Quando morì, Ezechia fu sepolto nella zona alta delle tombe dei discendenti di Davide. Gli abitanti di Gerusalemme e di Giuda gli resero grandi onori.
Dopo di lui regnò suo figlio Manasse.
Rimandi
Note al Testo