Interconfessionale - Antico Testamento - Legge - Deuteronomio - 32
Deuteronomio 32
Il canto di Mosè
Il Signore:
la Roccia che protegge Israele
«Cieli, fate attenzione, e io parlerò;
la terra ascolti le mie parole!
la mia parola scende come rugiada:
come gocce d’acqua sull’erba,
come pioggia benefica sui germogli.
Proclamerò il nome del Signore:
quel che egli fa è perfetto,
e le sue decisioni sono giuste.
È un Dio fedele e non inganna,
sempre giusto e leale.
non siete più suoi figli,
ma solo dei bastardi;
gente incostante e sviata.
è questo il modo di essere riconoscenti al Signore?
Non è lui il padre che vi ha dato la vita,
che vi ha creati e resi sicuri?».
Dio si è preso cura d’Israele
«Pensate agli anni passati,
cercate di capire il corso della storia!
Chiedetelo ai vostri padri, e ve lo spiegheranno,
ai vostri anziani, e ve lo diranno!
Quando il Dio Altissimo assegnò ai popoli la terra,
quando distribuì gli uomini nel mondo,
segnò i confini delle nazioni
e diede a ognuna un dio protettore.
Rimandi
Note al Testo
32,8
diede a ognuna un dio protettore: così secondo un manoscritto ebraico trovato a Qumran e alcune traduzioni antiche. Secondo questa concezione ogni popolo aveva un essere celeste, dio o angelo, come protettore (vedi 4,19; Salmo 82,1; Sal 89,7). Il testo ebraico più comune ha: secondo il numero dei figli d’Israele.
i discendenti di Giacobbe li ha fatti sua proprietà.
Li trovò nel deserto,
nella steppa piena d’urla selvagge:
si prese cura di loro e li istruì,
li protesse come fossero la pupilla dei suoi occhi.
che insegna ai piccoli il volo:
vola sopra il nido,
stende le sue ali,
li aiuta e li sostiene.
non c’era con lui nessun altro dio!
Li condusse in una regione di alte colline:
essi mangiarono i prodotti della terra.
Il Signore fece loro gustare miele pregiato
e raccogliere olive su terreno roccioso;
14diede loro burro di vacche
e latte di pecore;
carne di agnelli grassi,
di montoni pregiati e di capretti;
farina del grano migliore
e vino corposo delle loro uve».
Infedeltà degli Israeliti
«Dopo aver goduto di ogni bene
∆Iesurùn è diventato ribelle:
sì, vi siete riempiti e impinguati,
vi siete enormemente ingrassati!
Iesurùn ha lasciato Dio, il suo creatore,
ha disprezzato la Roccia
che lo aveva protetto e salvato.
Rimandi
Note al Testo
32,15
Il Pentateuco samaritano e la traduzione greca aggiungono all’inizio del versetto: Giacobbe mangiò e divenne sazio… — Iesurùn: altro nome per indicare il popolo d’Israele (usato anche in 33,5.26 e Isaia 44,2). Il suo significato non è sicuro. Può indicare colui che è leale; in questo caso si tratterebbe di un’espressione che è rivolta ironicamente agli Israeliti che si ribellarono al Signore.
hanno seguito divinità straniere,
lo hanno irritato con idoli vergognosi.
Hanno offerto i loro sacrifici
a spiriti maligni, che non sono Dio,
a divinità che non avevano conosciuto,
dèi venuti da poco,
che i loro padri non avevano temuto.
Rimandi
32,17
spiriti maligni Sal 106,37; 1 Cor 10,20; Ap 9,20. — che non sono Dio 2 Re 19,18; Ger 2,11; 16,20; Os 8,6.
colui che vi ha messi al mondo;
dimenticate il Dio
che vi ha dato la vita».
Il castigo di Dio
19«Il Signore vide questo e fu pieno di ribrezzo:
i suoi figli e le sue figlie l’avevano offeso!
20Egli disse: “Toglierò la mia protezione,
vedrò la loro fine.
Gente incostante, figli infedeli.
Mi hanno tradito con falsi dèi,
mi hanno oltraggiato con i loro idoli vani.
Anch’io li tradirò,
aiuterò un popolo che non è il mio;
li offenderò,
mi servirò di una nazione che non capisce.
e divampò raggiungendo l’abisso del regno dei morti:
distrusse la terra e i suoi prodotti,
incenerì perfino le fondamenta delle montagne.
Aumenterò contro di loro i miei castighi,
scaglierò tutte le mie frecce:
saranno sfiniti dalla fame,
consumati da febbre e orribile pestilenza;
scatenerò contro di loro animali selvaggi,
li colpirò con veleno di serpenti.
Rimandi
32,24
sfiniti dalla fame 28,48.53-57. — animali selvaggi Lv 26,22; Ez 14,15.21. — fame, animali, pestilenza Lv 26,22-28; Ez 5,17.
nelle case ci sarà terrore;
moriranno tutti:
giovani e ragazze, lattanti e vecchi”».
Il Signore castigherà anche i nemici d’Israele
«“Io, il Signore, avevo intenzione di distruggerli,
di cancellare il loro ricordo fra gli uomini;
ma ho temuto di favorire l’arroganza dei nemici.
I loro avversari si ingannano
quando pensano di essere i più forti,
e non riconoscono che io, il Signore, faccio questo.
che non capisce niente.
e saprebbero qual è la loro fine.
È possibile che un nemico, da solo,
metta in fuga mille Israeliti,
o che due ne facciano scappare diecimila?
Solo io, il Signore, la loro Roccia,
li abbandono in potere dei loro avversari!
Rimandi
32,30
uno solo mette in fuga mille Is 30,17. — il Signore li abbandona in potere degli avversari Gdc 2,14; 1 Sam 12,9; 2 Cr 24,24.
che il loro dio protettore non è come me,
la Roccia di Israele.
Non sono diversi dalla gente di Sòdoma e Gomorra;
sono una vigna che produce
uva avvelenata e grappoli amari;
Note al Testo
32,32
Sòdoma e Gomorra: queste due città sono nominate spesso nella Bibbia come esempio di immoralità (vedi Genesi 18,20-21; 19,1-11).
a terribile tossico di vipere.
34Ma non dimenticherò nulla;
tutto resterà segreto presso di me,
fino al giorno della vendetta e del castigo;
fino a quando i nemici d’Israele
non saranno più sicuri.
Il giorno della strage è vicino,
e il loro destino è segnato!”».
Note al Testo
32,35
fino al giorno della vendetta e del castigo: così secondo il Pentateuco samaritano e la traduzione greca. Il testo ebraico più usato ha: a me appartengono la vendetta e il castigo (vedi Romani 12,19; Ebrei 10,30).
Trionfo del Signore
«Certo, il Signore farà giustizia al suo popolo;
avrà pietà della sorte dei suoi servi
quando vedrà che non hanno più forza,
e manca loro ogni appoggio e sostegno.
Rimandi
32,36
il Signore farà giustizia Sal 135,14.
Note al Testo
32,36
manca loro ogni appoggio o sostegno: altri: non è rimasto né schiavo né libero.
“Dove sono gli dèi
in cui cercavate sicurezza?
e bevevano il vino delle vostre offerte:
vengano ora ad aiutarvi;
vi diano la loro protezione!
Rimandi
32,38
gli dei che mangiano e bevono Sal 50,12-13; Suppl.Dn 14,1-22.
Note al Testo
32,38
il grasso dei vostri sacrifici: le parti grasse degli animali erano considerate le porzioni migliori e venivano offerte a Dio (vedi Levitico 3,3 e nota).
con me non c’è altro dio!
Io faccio morire e do vita;
ferisco e do guarigione.
Nessuno può salvare dalla mia mano.
e dichiaro con giuramento:
Com’è vero che io vivo per sempre,
affilo la lama della mia spada;
ho già in mano la sentenza:
farò vendetta contro i miei nemici;
castigherò chi mi odia.
Le mie frecce si ubriacheranno di sangue,
del sangue degli uccisi e dei prigionieri;
la mia spada divorerà la carne,
le teste dei principi nemici!”».
Conclusione del canto
«Tutte le nazioni facciano festa
con il popolo del Signore!
Il Signore vendicherà la morte dei suoi servitori;
castigherà i suoi avversari
e toglierà la maledizione dalla terra del suo popolo».
Rimandi
32,43
il Signore vendica i suoi servitori Ap 6,10; 19,2. — toglierà la maledizione dal suo popolo 21,8.
Note al Testo
32,43
La traduzione greca (e, in parte, un manoscritto ebraico trovato a Qumran) ha questo versetto in una forma più lunga: Cieli, rallegratevi con il Signore, e tutti gli esseri divini lo adorino. Nazioni, fate festa con il suo popolo, tutti gli angeli di Dio siano forti per lui, poiché il sangue dei suoi figli è vendicato: il Signore farà vendetta e renderà giustizia contro i suoi nemici, ripagherà quelli che lo odiano e toglierà la maledizione dalla terra del suo popolo (vedi Romani 15,10; Ebrei 1,6).
Ultime esortazioni e morte di Mosè
Le leggi del Signore danno la vita
Mosè, insieme a Giosuè figlio di Nun, si presentò al popolo e proclamò ad alta voce tutte le parole di questo canto.
Il Signore annuncia la morte di Mosè
(vedi 3,23-27; Numeri 27,12-14)
In quello stesso giorno il Signore disse a Mosè:
Rimandi
32,50-52
collera contro Mosè 1,37+.
32,50
morte di Aronne Nm 20,24-28. — raggiungere gli antenati Gn 25,8.17; 35,29; 49,33; cfr. Nm 20,24.
Rimandi
32,52
Mosè non entrerà nella terra promessa 3,27.
Note al Testo
32,52
terra che sto per dare: si ripete qui per l’ultima volta in Deuteronomio questa espressione che indica vicino il dono della terra (vedi nota a 1,25). Sarà ripresa in Giosuè 1,2.11.15.
Rimandi
Note al Testo