Interconfessionale - Antico Testamento - Legge - Deuteronomio - 9
Deuteronomio 9
La terra promessa è un dono di Dio
«Ascoltate, Israeliti! Ora attraverserete il Giordano e conquisterete il paese che appartiene a popoli più forti e più numerosi di voi, che abitano città grandi e fortificate, con mura alte fino al cielo. Ci sono anche gli Anakiti, gente forte e alta di statura. Voi li conoscete e sapete quel che si dice: nessuno può resistere agli Anakiti.
Il peccato del popolo e la preghiera di Mosè
(vedi Esodo 32,1-29)
«Ricordatevi e non dimenticate mai che provocaste il Signore, vostro Dio, quando eravate nel deserto. Dal giorno in cui usciste dall’Egitto fino al vostro arrivo in questa terra, vi siete ribellati continuamente al Signore. Anche al monte Oreb provocaste la collera del Signore, ed egli voleva distruggervi.
«Io scesi subito dal monte che era avvolto dalle fiamme; portavo con me le due tavole con i comandamenti dell’alleanza.
«Poi mi prostrai di nuovo davanti al Signore per quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiare né bere. Rimasi in preghiera a causa del grave peccato che avevate commesso: avevate fatto quel che il Signore vi aveva proibito e lo avevate provocato.
Note al Testo
9,22
Taberà, Massa, Kibrot-Taavà, sono le tre località del deserto che ricordano altrettante ribellioni del popolo d’Israele contro il Signore (vedi Esodo 17,2-7 e Numeri 11,1-34).
La risposta di Dio alla preghiera di Mosè
(vedi Esodo 32,11-14.30-35; 34,1-9)
«Così rimasi in preghiera davanti al Signore quaranta giorni e quaranta notti, poiché egli aveva minacciato di distruggervi.
Rimandi
9,28
derisione dei pagani 32,27; Nm 14,15-16; Sal 115,2.
Note al Testo
9,28
terra che aveva promesso loro: ancora una volta (vedi Esodo 32,1-14; Numeri 11,11-15; 14,16) Mosè ricorda a Dio la promessa della terra.
Rimandi
Note al Testo