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Interconfessionale - Antico Testamento - Legge - Esodo - 3

Esodo 3

2. Annuncio della liberazione e incarico a Mosè

In quel tempo Mosè portava al pascolo il gregge di suo suocero Ietro. Una volta condusse il gregge oltre il deserto e arrivò fino all’Oreb, la montagna di Dio.
Rimandi
3,1 la montagna di Dio 4,27; 18,5; 24,13; 1 Re 19,8.
Note al Testo
3,1 Oreb: la montagna dove Dio si manifestò prima a Mosè e poi concluse l’alleanza con il popolo d’Israele (vedi Esodo capitoli 19 e 24). In altri passi della Bibbia è chiamato Sinai. La tradizione lo identifica con l’attuale monte Sinai, nella penisola che da esso prende nome.
2Gli apparve allora l’angelo del Signore come una fiamma di fuoco in un cespuglio. Mosè osservò e si accorse che il cespuglio bruciava ma non si consumava.
3Pensò allora di avvicinarsi per rendersi conto meglio di quel fatto straordinario; egli voleva capire perché il cespuglio non veniva consumato dal fuoco.
4Il Signore vide che si era avvicinato per guardare e Dio chiamò dal cespuglio:
— Mosè, Mosè!
Egli rispose:
— Eccomi!
Il Signore gli comandò:
— Fermati lì! Togliti i sandali, perché il luogo dove ti trovi è terra sacra!
Rimandi
3,5 togliti i sandali Gs 5,15.
Io sono il Dio di tuo padre, lo stesso Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe.
Mosè si coprì la faccia perché aveva paura di guardare Dio.
Rimandi
3,6 Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe 4,5; 6,3; Mc 12,26 par. — la paura di fronte a Dio Gn 28,17; Gdc 6,22-23; Is 6,5; Mt 17,6; Mc 16,5-8; Lc 5,8-9.
7Il Signore aggiunse:
— Ho visto le disgrazie del mio popolo in Egitto, ho ascoltato il suo lamento a causa della durezza dei sorveglianti e ho preso a cuore la sua sofferenza.
Sono sceso per liberarlo dalla schiavitù degli Egiziani, e per farlo salire da quel paese fino a una terra fertile e spaziosa dove scorre latte e miele: cioè nella regione che ora è abitata dai Cananei, dagli Ittiti, dagli Amorrei, dai Perizziti, dagli Evei e dai Gebusei.
Note al Testo
3,8 per farlo salire…: Dio decide di compiere, per i discendenti, quanto aveva promesso ad Abramo (vedi Genesi 15,13-14) e a Giacobbe (vedi Genesi 46,4). D’ora in poi lo sguardo è così rivolto al compimento della promessa di una terra. — dove scorre latte e miele: espressione per indicare la fertilità della terra, adatta sia all’allevamento del bestiame che all’agricoltura (vedi Es 33,3; Numeri 13,27; Deuteronomio 6,3; Geremia 11,5; ecc.).
9Il grido degli Israeliti è giunto fino a me e ho visto come gli Egiziani li opprimono.
Ora, va’! Io ti mando dal faraone per far uscire dall’Egitto il mio popolo, gli Israeliti.
Note al Testo
3,10 I “figli di Israele/Giacobbe” (1,11ss) sono diventati in Egitto un popolo numeroso e forte (1,9), e ora Dio dichiara che essi sono suo popolo.
11Mosè rispose:
— Ma chi sono io per andare dal faraone e far uscire gli Israeliti dall’Egitto?
Allora Dio gli disse:
— Io sarò con te! E questo sarà per te il segno che proprio io ti mando: quando avrai fatto uscire il popolo dall’Egitto, voi verrete ad adorarmi su questo monte.
Rimandi
3,12 il segno Gn 24,12-14; Gdc 6,17-18.36-40; 1 Sam 14,10; 2 Re 19,29; Gv 2,11. — voi verrete ad adorare Dio At 7,7.
Dio rivela il suo nome a Mosè

Mosè rispose a Dio:
— Ecco, quando andrò dagli Israeliti e dirò loro: Il Dio dei vostri padri mi ha mandato da voi, essi mi chiederanno: «Qual è il suo nome?». E io che cosa dovrò rispondere?
Rimandi
3,13 Il Dio dei vostri padri 6,2-3. — come si chiama? Gv 17,6.26.
E Dio disse a Mosè:
— Sono chi sono!
Poi soggiunse:
— Così dovrai rispondere agli Israeliti: Il Dio che si chiama «Io-Sono» mi ha mandato da voi.
Note al Testo
3,14 Sono chi sono!: questa frase può voler dire che l’identità di Dio non è esaurita nella rivelazione che fa del suo nome. Un’altra traduzione possibile è: Io sarò sempre quello che sono! Dio vuole mostrare la sua fedeltà alle promesse fatte ai patriarchi e la sua volontà di manifestarsi con gli avvenimenti con cui libererà Israele e lo condurrà alla terra promessa. Una terza traduzione possibile è: Io sono colui che è (così l’antica traduzione greca) in opposizione ai falsi dèi che non sono niente (vedi Ebrei 11,6; Apocalisse 1,4).
Infine Dio ordinò a Mosè:
— Tu dovrai dire agli Israeliti: il Signore, Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe mi ha mandato da voi. Questo è il mio nome per sempre e in questo modo voglio essere ricordato dalle generazioni future.
Rimandi
3,15 Questo è il mio nome per sempre Os 12,6; Sal 135,13.
Note al Testo
3,15 il Signore: il nome proprio di Dio, nell’Antico Testamento, è scritto con quattro consonanti YHWH, di cui non conosciamo l’esatta pronuncia. Più tardi gli Ebrei, in segno di rispetto, lo sostituirono con la parola Signore. Perciò quando nel testo ebraico ricorre il nome di Dio YHWH lo traduciamo il Signore, come hanno fatto anche le antiche traduzioni.
Va’, raduna gli anziani degli Israeliti e di’ loro: Il Signore, Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe mi è apparso e mi ha detto: sono intervenuto e ho visto come siete maltrattati in Egitto
Rimandi
3,16 Dio interviene in favore di qualcuno 4,31; Gn 21,1; 50,24-25; Sal 65,10; Ger 29,10.
e ho deciso: vi libererò dalla schiavitù d’Egitto e vi condurrò verso la terra dei Cananei, degli Ittiti, degli Amorrei, dei Perizziti, degli Evei e dei Gebusei, una terra dove scorre latte e miele.
Note al Testo
3,17 vi condurrò verso la terra: per la terza volta (vedi nota a 2,24 e 3,8) si ripete il tema della terra promessa ai padri.
Essi ascolteranno la tua voce, e allora tu e gli anziani degli Israeliti andrete dal re d’Egitto per dirgli: il Signore, il Dio degli Ebrei, si è manifestato a noi. Vorremmo inoltrarci nel deserto per tre giorni di cammino e offrire sacrifici al Signore nostro Dio.
Rimandi
3,18 per tre giorni di cammino 5,3; 8,23.
19Io so già che il re d’Egitto non vi lascerà andare, se non sarà costretto con la forza.
20Allora io interverrò con la mia potenza e opererò fatti straordinari contro l’Egitto: soltanto allora vi lascerà partire.
Farò in modo che gli Egiziani siano ben disposti verso di voi: allora ogni donna potrà chiedere oggetti d’argento e d’oro e vestiti alle sue vicine e a quelle che abitano nella stessa casa. Così quando partirete, non ve ne andrete a mani vuote. Farete portare questi oggetti dai vostri figli e dalle vostre figlie e in questo modo prenderete le ricchezze dell’Egitto.
Rimandi
3,21-22 prenderete le ricchezze dell’Egitto 11,2-3; 12,35-36; Gn 15,14; Sap 10,17-20.

Rimandi

3,1 la montagna di Dio 4,27; 18,5; 24,13; 1 Re 19,8.
3,5 togliti i sandali Gs 5,15.
3,6 Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe 4,5; 6,3; Mc 12,26 par. — la paura di fronte a Dio Gn 28,17; Gdc 6,22-23; Is 6,5; Mt 17,6; Mc 16,5-8; Lc 5,8-9.
3,12 il segno Gn 24,12-14; Gdc 6,17-18.36-40; 1 Sam 14,10; 2 Re 19,29; Gv 2,11. — voi verrete ad adorare Dio At 7,7.
3,13 Il Dio dei vostri padri 6,2-3. — come si chiama? Gv 17,6.26.
3,15 Questo è il mio nome per sempre Os 12,6; Sal 135,13.
3,16 Dio interviene in favore di qualcuno 4,31; Gn 21,1; 50,24-25; Sal 65,10; Ger 29,10.
3,18 per tre giorni di cammino 5,3; 8,23.
3,21-22 prenderete le ricchezze dell’Egitto 11,2-3; 12,35-36; Gn 15,14; Sap 10,17-20.

Note al Testo

3,1 Oreb: la montagna dove Dio si manifestò prima a Mosè e poi concluse l’alleanza con il popolo d’Israele (vedi Esodo capitoli 19 e 24). In altri passi della Bibbia è chiamato Sinai. La tradizione lo identifica con l’attuale monte Sinai, nella penisola che da esso prende nome.
3,8 per farlo salire…: Dio decide di compiere, per i discendenti, quanto aveva promesso ad Abramo (vedi Genesi 15,13-14) e a Giacobbe (vedi Genesi 46,4). D’ora in poi lo sguardo è così rivolto al compimento della promessa di una terra. — dove scorre latte e miele: espressione per indicare la fertilità della terra, adatta sia all’allevamento del bestiame che all’agricoltura (vedi Es 33,3; Numeri 13,27; Deuteronomio 6,3; Geremia 11,5; ecc.).
3,10 I “figli di Israele/Giacobbe” (1,11ss) sono diventati in Egitto un popolo numeroso e forte (1,9), e ora Dio dichiara che essi sono suo popolo.
3,14 Sono chi sono!: questa frase può voler dire che l’identità di Dio non è esaurita nella rivelazione che fa del suo nome. Un’altra traduzione possibile è: Io sarò sempre quello che sono! Dio vuole mostrare la sua fedeltà alle promesse fatte ai patriarchi e la sua volontà di manifestarsi con gli avvenimenti con cui libererà Israele e lo condurrà alla terra promessa. Una terza traduzione possibile è: Io sono colui che è (così l’antica traduzione greca) in opposizione ai falsi dèi che non sono niente (vedi Ebrei 11,6; Apocalisse 1,4).
3,15 il Signore: il nome proprio di Dio, nell’Antico Testamento, è scritto con quattro consonanti YHWH, di cui non conosciamo l’esatta pronuncia. Più tardi gli Ebrei, in segno di rispetto, lo sostituirono con la parola Signore. Perciò quando nel testo ebraico ricorre il nome di Dio YHWH lo traduciamo il Signore, come hanno fatto anche le antiche traduzioni.
3,17 vi condurrò verso la terra: per la terza volta (vedi nota a 2,24 e 3,8) si ripete il tema della terra promessa ai padri.