Interconfessionale - Antico Testamento - Scritti - Esdra - 3
Esdra 3
Le vicende della ricostruzione del tempio
Si ricostruisce l’altare a Gerusalemme
Nel settimo mese dell’anno gli Israeliti si erano ormai sistemati nelle diverse città e poterono convocare un’assemblea generale a Gerusalemme.
Rimandi
3,1
assemblea del settimo mese Ne 7,27-8,1.
Note al Testo
3,1
settimo mese: settembre-ottobre, vedi Calendario. Era il mese di importanti feste (vedi, ad esempio, Levitico 23,23-43).
Rimandi
3,3
mattino e sera Es 29,38-46+.
Note al Testo
3,3
gente del luogo: questa espressione indica le persone, Ebrei e non Ebrei, che avevano abitato la Giudea durante l’esilio e ora guardavano con sospetto i rimpatriati.
Iniziative per la ricostruzione del tempio
Allora la gente diede denaro per assumere tagliapietre e carpentieri. Si raccolsero viveri, bevande e olio per mandarli ai mercanti di Sidone e di Tiro in cambio di legname di cedro del Libano da trasportare per mare fino a Giaffa. Per fare tutto questo avevano ricevuto l’autorizzazione dal re di Persia.
Quando si gettarono le fondamenta del tempio del Signore, intervennero i sacerdoti vestiti dei loro paramenti, con le trombe, e i leviti discendenti di Asaf con i cembali per innalzare inni al Signore, come un tempo aveva ordinato Davide re d’Israele.
Molti sacerdoti, leviti e capifamiglia anziani si ricordavano del tempio precedente: vedendo le fondamenta del nuovo tempio, lì, davanti ai loro occhi, piangevano commossi. Molti altri invece gridavano di gioia.
Rimandi
Note al Testo