Interconfessionale - Antico Testamento - Profeti - Ezechiele - 47
Ezechiele 47
La sorgente del tempio
L’uomo mi riportò all’entrata del tempio. Allora vidi acqua scaturire da sotto l’entrata e scorrere verso est; infatti la facciata del santuario era rivolta a est. L’acqua discendeva dal lato sud del tempio e passava a sud dell’altare.
Note al Testo
47,8
Il Mar Morto è talmente salato da non consentire lo sviluppo di alcuna forma di vita, a meno che l’acqua non sia bonificata (vedi Esodo 15,23-25 e anche 2 Re 2,21-22).
Il Signore stabilisce le frontiere d’Israele
Dio, il Signore, disse: «Questi sono i confini della terra che le dodici tribù d’Israele si divideranno in eredità. I discendenti di Giuseppe ne riceveranno due parti.
Rimandi
47,13
confini della terra d’Israele Nm 34,1-12; Gs 1,1-14; Gdc 20,1.
Note al Testo
47,13
Giuseppe riceve due parti, una per ogni figlio, Manasse ed Èfraim, adottati da Giacobbe (vedi Genesi 48); i loro discendenti sono quindi considerati due tribù, come quelle degli altri figli di Giacobbe.
Note al Testo
47,18
Tamar: così secondo antiche traduzioni, v. 19 e 48,28; testo ebraico per noi oscuro. Alcuni territori a est del Giordano erano stati assegnati a tribù israelite, ma non fanno parte della terra promessa (vedi Numeri 34,12; Giosuè 22,19.25).
21«Vi spartirete il territorio tra le vostre tribù. Lo dividerete a sorte fra voi, senza dimenticare gli stranieri che si sono stabiliti in mezzo a voi e che hanno avuto figli qui. Infatti devono essere trattati come gli Israeliti, come membri del popolo, e ricevere la loro parte del territorio fra le tribù d’Israele. 23Ogni straniero avrà la sua parte nella tribù dove si è stabilito. Lo ordino io, Dio, il Signore».
Rimandi
Note al Testo