Interconfessionale - Antico Testamento - Profeti - Ezechiele - 8
Ezechiele 8
Idolatria nel tempio di Gerusalemme
Era il sesto anno dalla deportazione, il quinto giorno del sesto mese. Io stavo in casa mia, seduto insieme agli anziani dei deportati di Giuda, quando Dio, il Signore, mi afferrò con la sua potente mano.
Rimandi
8,1
il Signore afferrò il profeta con la sua potente mano Ez 1,3; 1 Re 18,46; 2 Re 3,15.per punire Ez 13,9.
Note al Testo
8,1
Il sesto anno dalla deportazione: corrisponde al 592-591 a.C.
Rimandi
8,2
aspetto umano Ez 1,26-28.
Note al Testo
8,2
dall’aspetto umano: così secondo l’antica traduzione greca; il testo ebraico ha: simile a un fuoco. Si tratta della medesima figura già apparsa al profeta in 1,26-28.
Rimandi
8,3
lo spirito di Dio Ez 3,14+.
Note al Testo
8,3
il suo spirito: altri: uno spirito. Non si sa quale sia la divinità cui ci si vuole riferire con il termine idolo; alcuni pensano a Tammuz (vedi v. 14).
7Egli mi trasportò all’ingresso del cortile esterno del tempio e vidi un buco nel muro. Il Signore mi disse: «Sfonda il muro in questo punto». Lo sfondai e vi aprii un passaggio. 9Poi mi ordinò: «Entra e osserva quali azioni ripugnanti e malvagie commettono qui». Entrai e vidi disegnate tutto intorno sul muro figure di rettili, di altre bestie e di tutti gli idoli degli Israeliti.
Note al Testo
8,10
I rettili secondo la legge sono animali impuri e rendono impuro chi li tocca (vedi Levitico 20,25).
Note al Testo
8,11
Gli anziani commettono un doppio peccato: adorano immagini (vedi Deuteronomio 4,16-18) e offrendo l’incenso compiono una funzione riservata ai sacerdoti (vedi Numeri 16).
Il Signore mi trasportò alla porta nord del tempio. Lì alcune donne sedute piangevano la morte del dio Tammuz.
Poi il Signore mi trasportò nel cortile interno del tempio. All’entrata del santuario, tra il porticato e l’altare, c’erano circa venticinque uomini. Con le spalle al santuario e il viso rivolto a oriente si inchinavano fino a terra per adorare il sole. Egli disse: «Hai visto, Ezechiele? Ma alla gente di Giuda non bastano le azioni abominevoli che commette qui. Anzi riempie il territorio di violenza e mi offende ancora di più. Inoltre avvicina il ramo al suo naso. Ma anch’io li tratterò con furore. Non avrò pietà, non risparmierò nessuno. Urleranno per chiedermi aiuto, ma non li ascolterò».
Rimandi
Note al Testo