Interconfessionale - Antico Testamento - Scritti - Giobbe - 7
Giobbe 7
Giobbe vive giorni senza speranza
«I giorni dell’uomo sulla terra
sono un duro servizio,
sono giorni di lavoro pesante.
Lo schiavo sospira l’ombra,
l’operaio aspetta la sua paga,
i miei giorni invece trascorrono vuoti,
passo le notti insonni per la sofferenza.
le notti sono lunghe e io mi agito fino all’alba.
la mia pelle è tutta una piaga purulenta.
I miei giorni scorrono veloci come la spola
e ∆svaniscono senza speranza».
Rimandi
7,6
i miei giorni scorrono veloci 9,25.
Note al Testo
7,6
spola: strumento del tessitore. — svaniscono senza speranza: altri: finiscono in fretta per mancanza di filo.
La vita passa velocemente
«Ricordati, Signore: la mia vita passa come il vento,
i miei occhi non vedranno più la felicità.
8Chi mi ha visto non mi vedrà più.
Mi cercherai, ma non ci sarò più.
Come una nuvola di passaggio,
chi muore non torna indietro,
Rimandi
7,9
una nuvola di passaggio Sap 2,1-4; Gc 4,14. — non torna indietro Gb 10,21; 16,22; 2 Sam 12,23.
ed è dimenticato da tutti.
Ho lo spirito angosciato e parlerò,
la mia anima è afflitta e mi lamenterò».
Dio terrorizza Giobbe
«Perché, Signore, mi hai messo un guardiano alle calcagna?
Sono forse il mare o un ∆mostro marino?
Rimandi
7,12
mettere un guardiano al mare 38,8-11.
Note al Testo
7,12
guardiano, mostro marino: Giobbe si riferisce qui ad alcuni miti (soprattutto babilonesi) che presentano la creazione come se fosse la vittoria di una divinità (il guardiano) su forze avversarie (il mare e il mostro marino).
per trovare conforto,
mi sdraio un po’ per riposarmi”,
tu, o Dio, mi terrorizzi con gli incubi
e mi spaventi con le visioni.
piuttosto che soffrire queste pene.
Rimandi
7,15
preferisco morire strangolato 2 Sam 17,23; Mt 27,5. — la morte Gb 3,21+.
Note al Testo
7,15
soffrire queste pene: altri: vivere in queste mie ossa.
Lasciami! I miei giorni svaniscono».
Dio controlla le azioni degli uomini
«Signore, perché dai importanza all’uomo?
Perché gli presti attenzione?
18Perché lo controlli ogni giorno
e ogni momento lo metti alla prova?
Fino a quando terrai gli occhi su di me?
Non mi lasci neppure ingoiare la saliva!
Tu che controlli gli uomini,
perché mi prendi come bersaglio,
e ti sono tanto insopportabile?
e non cancelli le mie colpe?
Presto tornerò alla polvere.
Mi cercherai, ma io non ci sarò più».
Rimandi
Note al Testo