Interconfessionale - Antico Testamento - Profeti - Geremia - 17
Geremia 17
Le colpe del popolo di Giuda
Il peccato del popolo di Giuda
è scritto con uno scalpello di ferro,
è inciso nei loro cuori
e sugli angoli sporgenti dei loro altari
con una punta di diamante.
Rimandi
17,1
peccato indelebile Ger 2,22; 6,29; 13,23. — con uno scalpello di ferro Gb 19,24. — nei loro cuori Ger 31,33; Prv 3,3; 7,3; 2 Cor 3,3; cfr. Dt 6,4-9; Ez 36,25-27.
Note al Testo
17,1
il peccato del popolo di Giuda: nei vv. 1-3 si ha una nuova descrizione dell’idolatria del popolo (vedi 2,20 e nota).
dei loro altari e dei pali sacri,
piantati presso gli alberi verdi,
sulle colline elevate,
Popolo di Giuda,
farò saccheggiare dai nemici
le tue ricchezze e i tuoi tesori
per i peccati commessi
nei luoghi di culto degli dèi,
sparsi in tutto il tuo territorio.
Tu dovrai restituire
la terra che ti avevo dato.
Ti renderò schiavo dei tuoi nemici
in una regione che non conosci,
perché mi hai provocato
e la mia ira è come un fuoco
che non si spegne mai.
Rimandi
17,4
tu dovrai restituire Dt 15,1-3; cfr. Ger 34,8-22. — schiavo dei tuoi nemici Ger 15,14; Dt 28,48. — in una regione che non conosci Ger 16,13.
Note al Testo
17,4
tu dovrai restituire: il testo ebraico è oscuro, ma l’allusione al fatto che il popolo per i suoi peccati sarà privato della terra risulta chiara.
Sentenze varie
Il Signore dice:
«Maledetto chi si allontana da me,
perché ha fiducia nell’uomo
e conta soltanto su mezzi umani.
Rimandi
17,5-8
due vie Dt 30,15-20; Sal 1; Prv 4,18-19; 12,28; 15,24; Sir 15,17; 33,14.
17,5
falsa sicurezza Ger 2,18.37; Is 30,15; 31,1; Sal 146,3.
che cresce nel deserto,
in una terra arida, piena di sale,
dove è impossibile vivere:
non gli accadrà mai nulla di buono.
Ma io benedico chi ha fiducia in me
e cerca in me la sua sicurezza.
Egli sarà come un albero
trapiantato vicino a un fiume
che stende le sue radici fino all’acqua.
Non dovrà temere quando viene il caldo,
perché le sue foglie resteranno verdi.
Neppure un anno di siccità gli farà danno:
continuerà a produrre i suoi frutti.
più di ogni altra cosa:
è incorreggibile.
Chi può comprenderlo?
Ma io, il Signore,
scruto i sentimenti e i pensieri segreti dell’uomo.
Così posso trattare ciascuno
secondo la sua condotta
in base al risultato delle sue azioni».
è come un uccello che cova uova non sue:
a metà della vita le perderà
e alla fine resterà senza niente, come uno stolto.
Rimandi
17,11
ricchezza inutile Sal 39,7; Prv 28,8; Lc 12,16-21.
Note al Testo
17,11
uccello: altri: pernice.
è come un trono splendente
collocato in alto fin dalle origini.
Signore, tu sei la speranza d’Israele:
chi ti abbandona è destinato al fallimento!
Quelli che si allontanano da te
spariranno come nomi scritti nella polvere
perché hanno abbandonato te, il Signore,
la sorgente di acqua viva.
Altra preghiera del profeta
Signore, solo tu puoi guarirmi,
solo tu puoi salvarmi.
Tu mi hai sempre dato
un motivo per lodarti!
«Dove sono finite le parole del Signore?
Si realizzino, una buona volta!».
per essere un tuo profeta,
non ho desiderato
che venisse il giorno del castigo.
Signore, tu lo sai,
ho sempre parlato apertamente con te.
tu sei l’unico mio rifugio
quando mi trovo in pericolo.
Copri di ridicolo quelli che mi perseguitano,
ma risparmia me;
riempi di paura loro, non me.
Fa’ cadere su di loro tutte le disgrazie,
distruggili completamente.
Il sabato è consacrato al Signore
19Il Signore mi diede quest’ordine: «Geremia, va’ a metterti vicino alla porta di Gerusalemme chiamata porta dei Figli del popolo, dalla quale passano i re di Giuda per entrare e uscire dalla città. Poi va’ vicino a tutte le altre porte lungo le mura. 20A tutti quelli che le attraversano, re di Giuda, abitanti di Giuda e di Gerusalemme, dirai di ascoltare le mie parole. Dirai così: Se ci tenete alla vostra vita, non trasportate nessun peso nel giorno di sabato, non fate passare niente attraverso le porte di Gerusalemme. 22Non portate nessun peso fuori delle vostre case in giorno di sabato e non fate nessun lavoro. Il sabato lo dovete dedicare tutto a me, come ho comandato ai vostri antenati. Essi non mi hanno ascoltato, non hanno prestato attenzione. Anzi si sono intestarditi a non ubbidirmi e a rifiutare i miei insegnamenti.
24«Ma voi, dice il Signore, ascoltatemi bene: non fate passare nessun peso attraverso le porte di questa città in un giorno di sabato; invece, dedicate a me questo giorno e astenetevi da ogni lavoro. Allora i re e i principi che siedono sul trono di Davide entreranno liberamente attraverso le porte di questa città. Vi passeranno sui carri o a cavallo con i loro ufficiali, insieme alla gente di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme, perché la città sarà sempre abitata. La gente verrà dalle città di Giuda e dai dintorni di Gerusalemme, dal territorio di Beniamino, dalla regione della Sefela, dalle montagne e dal Negheb. Tutti porteranno qualcosa al mio tempio: sacrifici da bruciare completamente o in parte, offerte di grano o di incenso, sacrifici di lode.
Note al Testo
17,26
Negheb: per questa descrizione geografica della Palestina, vedi nota a Giudici 1,9.
Rimandi
Note al Testo