Interconfessionale - Antico Testamento - Legge - Genesi - 14
Genesi 14
Abramo libera Lot
Ecco che cosa accadde ai tempi di Amrafèl re di Sinar, di Ariòc re di Ellasàr, di Chedorlaòmer re di Elam, e di Tidal re di Goìm.
Rimandi
14,2
Sòdoma e Gomorra 18,16+.
Note al Testo
14,2
Bera e Birsa: nomi propri con valore simbolico; potrebbero significare nel male e nella cattiveria. — Adma e Seboìm, in Deuteronomio 29,22, sono associate a Sòdoma e Gomorra, ma non sappiamo dove si trovavano.
10La valle di Siddìm era piena di grandi pozze di bitume. I re di Sòdoma e di Gomorra in fuga vi caddero dentro. Gli scampati invece si rifugiarono verso il monte. 11I vincitori presero allora tutte le ricchezze e le vettovaglie di Sòdoma e di Gomorra e se ne andarono. 12Presero anche Lot, nipote di Abram, figlio di suo fratello, che abitava a Sòdoma, e le sue ricchezze, e se ne andarono.
13Uno degli scampati venne a riferire il fatto ad Abram, l’Ebreo, che abitava vicino alle querce che appartenevano a Mamre, l’Amorreo, fratello di Escol e di Aner, alleati di Abram. Appena saputo che suo nipote era caduto prigioniero, Abram organizzò i suoi uomini: con trecentodiciotto servi tra i più fidati inseguì quei re fino a ∆Dan.
Note al Testo
14,14
nipote: nel testo ebraico c’è fratello. Ma da 11,27 e 12,5 sappiamo che Lot era figlio di un fratello di Abram. I semiti a volte chiamavano fratelli anche i nipoti e i cugini (vedi 31,28.43). — La città di Dan, a nord della Palestina, fu fondata qualche secolo dopo Abramo (vedi Giudici 18,27-31). L’autore la ricorda qui per indicare ai lettori del suo tempo una località a loro ben nota.
Melchìsedek benedice Abramo
17Dopo aver sconfitto Chedorlaòmer e i re suoi alleati, Abram era sulla via del ritorno. Allora il re di Sòdoma gli andò incontro nella valle di Save, chiamata anche la valle del Re.
In quell’occasione il re di Salem, Melchìsedek, portò pane e vino. Egli era sacerdote del ∆Dio Altissimo.
Rimandi
Note al Testo
14,18
Melchìsedek potrebbe significare: il mio re è giustizia. Come molti sovrani dell’Antico Oriente, era allo stesso tempo re e sacerdote. Regnava a Salem, città che alcuni identificano con Gerusalemme. La Bibbia lo ricorda solo qui, in Salmo 110,4 ed Ebrei 5,6.10; 6,20; 7,1-10. — Dio Altissimo: l’autore biblico identifica il Dio Altissimo, adorato a Salem, con il Dio d’Israele.
«Dio, l’Altissimo, creatore del cielo
e della terra, benedica te, Abram!
perché ti ha reso vittorioso sui tuoi nemici!».
E Abram diede a Melchìsedek la decima parte di ogni cosa.
Rimandi
14,20
decima parte 28,22; Lv 27,30-33; Nm 18,21-32; Dt 14,22-29; Ne 10,37-38; Lc 18,12.
Note al Testo
14,20
la decima parte: nell’Antico Testamento indica originariamente la decima parte dei prodotti dell’agricoltura e, più tardi, del bestiame; costituiva l’offerta presentata a Dio per mezzo dei sacerdoti e dei leviti. Qui Abram dà la decima parte di tutto quanto possiede (vedi Ebrei 7,4-10).
— Restituiscimi i miei uomini e tieni per te il bottino di guerra.
22Abram però gli rispose:
— Giuro dinanzi al Signore Altissimo, creatore del cielo e della terra, 23che non prenderò neppure un filo di quel che è tuo, neanche un laccio di calzatura. Perché tu non possa dire: io ho arricchito Abram. 24Non voglio niente per me, salvo quanto hanno mangiato i miei servi, e la parte che spetta ai miei uomini, cioè Aner, Escol e Mamre. Quelli si prenderanno quanto loro dovuto.
Rimandi
Note al Testo