Interconfessionale - Antico Testamento - Legge - Genesi - 2
Genesi 2
1Così Dio completòil cielo e la terra
e ciò che vi si trova:
tutto era in ordine.
Il settimo giorno,
terminata la sua opera,
Dio si riposò.
Il settimo giorno
aveva finito il suo lavoro.
e lo riservò per sé.
Quel giorno ∆si riposò dal suo lavoro:
tutto era creato.
Note al Testo
2,3
lo riservò per sé: altri: lo consacrò. Le due espressioni si equivalgono: “sacro” è ciò che appartiene a Dio in modo particolare, e Dio rivendica qui come suo il settimo giorno della creazione. — si riposò dal suo lavoro: al verbo ebraico “riposarsi” o “terminare di compiere un lavoro” si ricollega il nome sabato (vedi Esodo 20,8-11).
delle origini del cielo e della terra
quando Dio li creò.
Creazione dell’uomo
Quando Dio, il Signore, fece il cielo e la terra,
Rimandi
2,7
l’uomo riceve l’alito vitale Sal 104,29-30; Gb 33,4; 34,14-15; Qo 3,20; 12,7; 1 Cor 15,45-49.
Rimandi
2,9
albero della vita Prv 3,18; Ap 2,7; 22,2.14. — conoscenza di tutto (bene e male) Gn 3,5.22; Dt 1,39; 2 Sam 14,17; 1 Re 3,9; Is 7,15-16.
Note al Testo
2,9
uno per dare la vita e l’altro per infondere la conoscenza di tutto: altri: l’albero della vita… e l’albero della conoscenza del bene e del male.
Note al Testo
2,11
Pison: nome di un fiume per noi sconosciuto. — Avìla: questo nome significa terra della sabbia (o: della polvere). Potrebbe trattarsi di una regione dell’Arabia del nord (vedi 10,29). Sappiamo che lungo la costa dell’Arabia anticamente si trovavano sabbie aurifere che davano oro allo stato puro. Ma (vedi 25,18) potrebbe anche trattarsi di una regione vicino all’Egitto a sud della Palestina.
Note al Testo
2,13
Ghicon: nome di una sorgente per noi sconosciuta. Non pare sia la stessa fonte che si trova a sud della città di Gerusalemme, dove fu unto re Salomone (vedi 1 Re 1,33.38.45) e le cui acque furono deviate dal re Ezechia (vedi 2 Cronache 32,30). — Etiopia: nel testo ebraico si legge Cus. La parola indica generalmente la Nubia o l’Etiopia.
Creazione della donna
Poi Dio, il Signore, disse: «Non è bene che l’uomo sia solo. Gli farò un aiuto, adatto a lui». 19Con un po’ di polvere della terra Dio, il Signore, fece tutti gli animali della campagna e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all’uomo per vedere come li avrebbe chiamati. Ognuno di questi animali avrebbe avuto il nome datogli dall’uomo. 20L’uomo diede dunque un nome a tutti gli animali domestici, a quelli selvatici e agli uccelli. Ma nessuno di essi era un aiuto adatto all’uomo. Allora Dio, il Signore, fece scendere un sonno profondo sull’uomo, che si addormentò; poi gli tolse una costola e richiuse la carne al suo posto.
Rimandi
2,22
la donna creata per l’uomo 1 Cor 11,8-9.
Note al Testo
2,22
uomo: con questo termine, nei capitoli 1-3, si traduce una parola ebraica che da 4,1 in poi sarà anche tradotta con Adamo. La parola Adamo deriva dall’ebraico adamà (terra). Originariamente non è nome di persona, ma un sostantivo comune, singolare collettivo, che significa “umanità”.
«Questa sì!
È osso delle mie ossa,
carne della mia carne.
Si chiamerà: ∆Donna
perché è stata tratta dall’uomo».
Rimandi
Note al Testo
2,23
osso delle mie ossa, carne della mia carne: altrove questa espressione indica parentela stretta e consanguineità (vedi 29,14; Giudici 9,2; 2 Samuele 5,1; 19,13-14; vedi Genesi 37,27). — Donna: qui i termini ebraici per uomo e donna hanno un suono molto simile e suggeriscono l’uguaglianza dei due. Impossibile riprodurre in italiano quel gioco di parole che c’è nel testo ebraico: bisognerebbe dire uomo-uoma (l’antica versione latina detta Volgata usa i due termini vir e virago, anche se il secondo non deriva dal primo).
Rimandi
Note al Testo