Interconfessionale - Antico Testamento - Profeti - Giosuè - 8
Giosuè 8
I piani per l’attacco della città di Ai
Il Signore disse a Giosuè: «Non aver paura e non perderti di coraggio. Prendi tutti i tuoi soldati e va’ ad attaccare Ai. Io do in tuo potere il re di Ai e il suo popolo, la sua città e il suo territorio. Dovrete trattare Ai e il suo re come Gerico e il suo re; ma questa volta potrete prendere per voi il bottino e il bestiame. Organizza un agguato alle spalle della città».
Rimandi
8,2
come Gerico e il suo re Gs 10,1.28.30; 12,9. — potrete prendere per voi il bottino Gs 8,27; Dt 2,35+; cfr. Gs 6,17.
9Poi Giosuè li congedò. Essi andarono a nascondersi in agguato a ovest di Ai, tra la città e Betel.
Giosuè trascorse quella notte in mezzo alle sue truppe.
La battaglia
10L’indomani, all’alba, Giosuè passò in rassegna i suoi uomini; si mise alla loro testa con i capi d’Israele e marciarono contro Ai. 11Arrivarono in vista della città. Andarono ad accamparsi a nord, di fronte ad essa. In mezzo c’era la valle. Giosuè prese altri cinquemila uomini circa e li mise in agguato tra Betel e Ai, a ovest della città.
18Allora il Signore ordinò a Giosuè: «Prendi la tua lancia e puntala contro Ai: sto per dare la città in tuo potere!». Appena Giosuè stese il braccio, 19i soldati in agguato saltarono fuori dai loro nascondigli e piombarono sulla città; la conquistarono e subito la incendiarono.
20A un certo punto i soldati di Ai guardarono indietro: una grossa nube di fumo saliva dalla città fino al cielo, mentre davanti a loro gli Israeliti, che prima erano in fuga, ora si voltavano per attaccarli. Non restava loro via di scampo. 21Anche Giosuè e i suoi uomini videro il fumo: capirono che l’agguato era riuscito; subito si voltarono e passarono all’attacco. 22Nel frattempo anche gli Israeliti che avevano teso l’agguato uscirono a combattere. Così gli uomini di Ai si trovarono accerchiati e furono uccisi. Non se ne salvò nemmeno uno, 23eccetto il re di Ai, che fu catturato vivo e portato da Giosuè.
Gli Israeliti, dopo aver ucciso in aperta campagna tutti i soldati che li avevano inseguiti verso il deserto, tornarono nella città e uccisero tutti gli abitanti.
Giosuè aveva sempre tenuto la lancia puntata verso Ai. Smise soltanto quando tutti gli abitanti della città furono uccisi.
Note al Testo
8,26
la lancia puntata verso Ai: questo fatto ricorda quello di Mosè che tiene il bastone alzato contro gli Amaleciti (vedi Esodo 17,9-12 e nota a 17,11).
Giosuè fece impiccare a un albero il re di Ai e il suo cadavere restò appeso fino a sera. Al tramonto, per ordine di Giosuè, gli Israeliti lo tolsero dall’albero. Lo gettarono all’ingresso della città e lo seppellirono sotto un grande mucchio di pietre. Quel mucchio è ancora là.
Rimandi
8,29
un grande mucchio di pietre Gs 7,26.
Note al Testo
8,29
fino a sera: il cadavere del condannato a morte non doveva restare appeso durante la notte (vedi Deuteronomio 21,22-23).
Assemblea per la lettura della legge
30Giosuè innalzò sul monte Ebal un altare al Signore, Dio d’Israele. Era fatto di blocchi di pietra non ancora lavorati, secondo le istruzioni date agli Israeliti dal servo del Signore Mosè nel libro della legge. Su quell’altare offrirono al Signore sacrifici completi e sacrifici per il banchetto sacro.
Rimandi
8,33
sacerdoti della tribù di Levi Dt 17,9+. — Gli Israeliti, quelli del popolo e quelli di fuori Es 22,20; 23,9; Lv 19,10.33-34; 23,22. — lo straniero assimilato all’indigeno Lv 16,29+. — il popolo diviso in due gruppi Dt 27,11-13.
Note al Testo
8,33
Per i monti Garizìm ed Ebal vedi nota a Deuteronomio 11,29. — come… aveva ordinato Mosè: per questa assemblea vedi Deuteronomio 11,29-30 e 27,11ss.
Rimandi
Note al Testo