Interconfessionale - Antico Testamento - Profeti - Isaia - 14
Libro di Isaia 14
Il ritorno dall’esilio
Il Signore perdonerà Israele ancora una volta
e lo sceglierà come suo popolo:
riporterà in patria i discendenti di Giacobbe.
Anche gli stranieri si uniranno a loro
e formeranno un solo popolo.
a tornare nella terra che il Signore ha dato loro.
Ma Israele li prenderà,
li farà diventare suoi schiavi.
Così dominerà i suoi vecchi nemici,
e gli antichi padroni saranno suoi prigionieri.
Il re di Babilonia nel mondo dei morti
Allora il Signore darà riposo a Israele,
lo libererà dalle pene, dalle sofferenze
e dalle dure fatiche della schiavitù.
«Ecco questa è la fine di quel re crudele,
è finita la sua arroganza!
Rimandi
14,4
canzone (satirica) Nm 21,27-30; Mic 2,4; Ab 2,6. — Ecco questa è la fine… 2 Sam 1,19.27; Ez 26,17; Lam 1,1.
Note al Testo
14,4
arroganza: altri: aggressione.
al governatore iniquo, a quel tiranno spietato
6che colpiva i popoli con furore e non dava loro tregua,
con ira scatenata assoggettava le nazioni.
Finalmente il mondo gode la pace
e tutti cantano di gioia.
8Perfino i cipressi e i cedri del Libano
si rallegrano per la caduta del re, dicendo:
“Ora che tu sei a terra, nessuno pensa di abbatterci”.
Il mondo dei morti è in agitazione,
si prepara ad accogliere il re di Babilonia.
Per lui hanno svegliato i fantasmi
di quelli che erano potenti sulla terra,
hanno fatto alzare dai loro troni
le ombre dei re di tutto il mondo.
10Tutti vogliono dirgli:
“Anche tu sei diventato debole come noi!
Sei uno dei nostri!”.
11Eri onorato con musiche d’arpa,
ma ora sei nel mondo dei morti.
Giaci nel marciume
e sei coperto di vermi.
Come hai potuto cadere dal cielo
tu, splendente figlio dell’aurora?
In passato hai conquistato nazioni,
ma ora ti hanno steso a terra!
Rimandi
14,12
astro splendente Ap 22,16.
Note al Testo
14,12
splendente figlio dell’aurora: altri: astro del mattino, figlio dell’aurora.
“Scalerò il cielo,
porrò il mio trono
sulle stelle più alte.
Siederò come re
sulla montagna del settentrione
dove si radunano gli dèi.
Rimandi
14,13
pretese del re di Babilonia cfr. Ez 28,2-12.
Note al Testo
14,13
dove si radunano gli dèi: si allude qui alla mitologia cananea, documentata dai testi ritrovati nella città di Ugarit (Ras Shamra), in Siria, secondo la quale gli dèi si riunivano su una montagna del settentrione, simile all’Olimpo dei Greci.
diventerò simile all’Altissimo”.
nella parte più profonda del mondo dei morti.
e, per la meraviglia, restano a bocca aperta.
Si chiedono:
“È questo l’uomo che sconvolgeva la terra
e faceva tremare i regni?
17L’uomo che sconvolgeva città
e trasformava il mondo in un deserto?
L’uomo che non liberava mai
i suoi prigionieri?”.
18Tutti i re della terra
riposano onorati nelle loro tombe,
ma tu giaci fuori del sepolcro, come un rampollo abominevole.
Il tuo cadavere è rimasto sotto i corpi dei soldati morti in battaglia.
Tutti sono stati gettati in una fossa
e ricoperti di pietre,
tu invece sei stato abbandonato
come una carogna calpestata.
20Non avrai sepoltura come gli altri,
perché hai portato alla rovina la tua terra
e hai assassinato il tuo popolo.
Nessuno della tua famiglia malvagia
sarà più ricordato.
21Preparatevi a massacrare i figli di questo re!
Essi devono morire per i peccati dei loro padri.
Nessuno di loro conquisterà la terra né la coprirà di città».
Il Signore distruggerà Babilonia
Dice il Signore dell’universo:
«Attaccherò Babilonia e la distruggerò.
Non lascerò in vita nessuno:
neanche i bambini.
Non ci saranno superstiti.
23Raderò al suolo Babilonia,
la trasformerò in un posto per ricci, in una palude stagnante:
la spazzerò via».
Il Signore distruggerà gli Assiri
Il Signore dell’universo l’ha giurato:
«Quel che ho progettato accadrà.
Farò quel che ormai ho deciso.
Distruggerò gli Assiri
nella mia terra d’Israele,
e li calpesterò sulle mie montagne.
Libererò il mio popolo
dal potere degli Assiri e dalla loro oppressione».
il suo braccio è steso per punire le nazioni.
Il Signore dell’universo non recede:
ha steso il suo braccio per punire
e nessuno potrà fermarlo.
Il Signore distruggerà i Filistei
Questo messaggio del Signore
fu proclamato nell’anno in cui
morì il re Acaz:
Note al Testo
14,28
nell'anno in cui morì il re Acaz: nel 716 a.C. (vedi anche 2 Re 16,20; 2 Cronache 28,27).
il bastone che ti percuoteva
è stato spezzato,
ma non hai ancora motivo di rallegrarti.
Se muore un serpente
al suo posto viene una vipera,
e da questa nascerà un drago.
Rimandi
14,29
il bastone che ti percuoteva Is 10,5.20. — di male in peggio Am 5,19.
Note al Testo
14,29
il bastone che ti percuoteva: si tratta dell’Assiria (vedi 10,5). Il testo usa qui espressioni proverbiali per dire che tutto va di male in peggio.
per i poveri di questo popolo,
li farà vivere nella sicurezza.
Ma voi, Filistei, morirete di fame
e nessuno potrà sopravvivere.
Urlate e invocate aiuto,
voi tutte, città dei Filistei!
Tremate!
Perché una nuvola di polvere viene dal nord,
è un esercito compatto e ordinato».
Diremo: «Il Signore ha fondato Sion
e là il suo popolo oppresso
troverà sicurezza».
Rimandi
Note al Testo