Interconfessionale - Antico Testamento - Scritti - Lamentazioni - 1
Lamentazioni 1
Gerusalemme è abbandonata
È stata proprio abbandonata da tutti
la città prima tanto popolata!
Era così rinomata tra le nazioni,
e ora è come una vedova.
Era signora e dominava tra le province,
e ora è costretta ai lavori forzati.
Rimandi
Note al Testo
1,1
Nel testo ebraico delle Lamentazioni i cc. 1.2.4 iniziano ogni versetto con una lettera dell’alfabeto ebraico: il primo versetto di ogni capitolo inizia con la prima lettera dell’alfabeto, il secondo con la seconda e così via. Fa eccezione il c. 3 che ha tre versetti per ogni lettera. Troviamo un simile procedimento anche in alcuni salmi (vedi nota a Salmo 9,1).
e le lacrime rigano le sue guance.
Tra quelli che l’amavano
più nessuno ora la consola.
Tutti i suoi amici l’hanno tradita,
anzi sono diventati suoi nemici.
Rimandi
1,2
notti passate a piangere Sal 6,7. — nessuno la consola 1,9.16.19.21; Sal 69,21. — consolatore, consolazione Is 12,1; 40,1; Sal 71,21; 86,17; Lc 2,25; Gv 14,16.26; 15,26; 16,7. — sono diventati suoi nemici Ger 30,14.
Note al Testo
1,2
quelli che l’amavano… amici: sono i popoli stranieri; la gente di Gerusalemme (qui simbolizzata da una donna) aveva preferito il loro appoggio piuttosto che quello del Signore (vedi Osea 1,2; 2,4; Zaccaria 13,6).
soffre per la miseria e la più dura schiavitù.
Vive tra le nazioni,
ma non trova dove stabilirsi.
Quando era in difficoltà,
è stata raggiunta dai suoi persecutori.
Le strade di Sion sono in lutto
perché nessuno va più alle feste,
le sue porte sono deserte.
I suoi sacerdoti sospirano,
le sue ragazze sono tristi.
In Sion c’è solo amarezza.
i suoi nemici stanno tranquilli,
perché è il Signore che la fa soffrire
per i molti peccati che ha commesso.
I suoi bambini sono fatti prigionieri,
camminano spinti dai nemici.
La figlia, Sion,
perde tutto il suo splendore.
I suoi capi sono come cervi
che non trovano pascoli,
si trascinano senza forze
davanti ai loro inseguitori.
Rimandi
1,6
Sion perde il suo splendore Ez 10,18-22; 11,22-23.
Note al Testo
1,6
Sion, la figlia: Sion, Gerusalemme e Giuda ricevono spesso la qualifica di figlia e vergine. Si tratta di un modo di personificare il nome di luogo, ma anche di esprimere affetto o commiserazione.
Gerusalemme ricorda
tutto quel che aveva di più prezioso
nel tempo passato.
Ricorda pure il suo popolo
che cadeva nelle mani del nemico
e nessuno l’aiutava;
i suoi avversari ridevano
nel vederla distrutta.
per questo ora è divenuta una vagabonda.
Chi la rispettava adesso la disprezza,
perché l’ha vista miseramente nuda.
Ed essa sospira
e si nasconde per la vergogna.
Non aveva previsto quel che sarebbe successo;
è sorpresa di essere caduta
senza che nessuno la conforti.
«Signore, — dice, — guarda la mia miseria,
vedi come trionfano i miei nemici».
di tutti i suoi tesori.
Essa ha visto entrare
nel tempio gli stranieri,
mentre tu, Signore, avevi loro proibito
di prendere parte alle riunioni sacre.
Rimandi
1,10
Il nemico l’ha depredata di tutti i suoi tesori 2 Re 24,13; Is 64,10. — stranieri non ammessi alle riunioni sacre Dt 23,4; Ez 44,7-9; At 21,28.
e cerca qualcosa da mangiare,
offre i suoi oggetti più preziosi in cambio di cibo
per mantenersi in vita.
«Signore, — essa prega —
guarda e considera come sono disprezzata».
«Voi che passate per la strada,
rendetevi conto, guardate
la sofferenza che il Signore mi ha inflitto
quando la sua collera è esplosa.
Il mio è un dolore troppo grande,
non c’è sofferenza che sia pari alla mia.
Rimandi
1,12
quando la collera del Signore è esplosa Lam 2,1.21.22; 4,11; Ez 7,19; Sof 2,2-3; Sal 110,5; Gb 20,28; Prv 11,4; Rm 2,5; Ap 6,17; Sal 31,11; 51,10. — sofferenza pari alla mia Lam 1,18; cfr. 2,13.20; Dn 9,12; 12,1; Mt 24,21.
Note al Testo
1,12
voi… conto: altri: Non sia così per voi che passate per la strada. Rendetevi conto…
e l’ha fatto penetrare nel mio corpo.
Ha teso una trappola ai miei piedi
e mi ha fatto cadere.
Ha fatto di me una donna distrutta
e sofferente per sempre.
le ha annodate l’una all’altra con la sua mano,
e le ha appese al mio collo come un giogo.
Il Signore ha paralizzato la mia forza,
mi ha consegnato ai miei nemici,
senza che io potessi opporre resistenza.
tutti i miei eroi.
Ha radunato i nemici contro di me
ed ha annientato i miei giovani.
Ha schiacciato me, Giuda, la figlia, la vergine,
come uva nel tino.
tutte le mie lacrime.
È lontano chi mi può consolare
e ridare la forza di vivere.
I miei figli sono perduti,
il nemico è stato il più forte».
ma nessuno la conforta.
Per ordine del Signore i vicini d’Israele
sono diventati i suoi avversari.
In mezzo a loro Gerusalemme
è diventata una donna impura.
«Il Signore ha avuto ragione nel punirmi
perché mi sono ribellata alle parole della sua bocca.
Ascoltate voi, popoli tutti,
e guardate la mia sofferenza.
Le mie ragazze e i miei giovani
sono finiti in prigionia.
ma essi mi hanno tradita.
I miei sacerdoti e i miei consiglieri
sono morti nella città
mentre cercavano un po’ di cibo
per sopravvivere.
le mie viscere sono in subbuglio
e il mio cuore è spezzato,
perché sono stata ribelle.
Nelle strade la spada ha ucciso i miei giovani,
nelle case regna la morte.
ma nessuno mi consola.
Tutti i miei nemici hanno visto la mia sventura
e sono contenti di quel che mi hai fatto.
Manda il giorno che hai annunziato
e allora essi avranno la mia stessa sorte!
Rimandi
1,21
nessuno mi consola v. 2+. — il giorno del Signore Gl 1,15+.
Note al Testo
1,21
manda… annunziato: così secondo l’antica traduzione siriaca; il testo ebraico ha: Hai fatto venire… annunziato.
e tratta anche loro
come hai trattato me
per tutte le mie colpe.
Nient’altro mi resta che sospirare
e il mio cuore è affranto».
Rimandi
Note al Testo