Interconfessionale - Antico Testamento - Profeti - Osea - 7
Osea 7
e guarire Israele, ma tutto quel che riesco a vedere è la perversità di Èfraim, mio popolo, e la malvagità di Samaria. Essi mentono, i ladri entrano nelle case e i briganti rubano per le strade. Non si rendono conto che io ricordo tutte le loro malvagità. Sono immersi nelle loro infamie, e io non posso fare a meno di vederle».
Rimandi
7,2
Dio ricorda 1 Re 17,18; Sal 10,11; Ml 3,16; cfr. Os 8,13; 9,9; Am 8,7. — Sono immersi nelle loro cattive azioni Ger 2,19; Prv 5,21-22.
Cospirazioni contro i re
3Il Signore dice: «Il popolo imbroglia il re e i suoi ufficiali con le sue menzogne e le sue astuzie. 4Sono tutti traditori e sleali. Somigliano a un forno che il fornaio non attizza, in attesa che la pasta sia lievitata. 5Nel giorno dell’anniversario del re essi lo fanno ubriacare insieme ai suoi ufficiali, fino a fargli commettere sciocchezze. Nelle loro trame bruciano come un forno. Tutta la notte covano la loro ira; al mattino essa divampa come fiamma.
Israele continua nell’infedeltà a Dio
8Il Signore dice: «Èfraim è come una focaccia mal cotta. Si mescola alle nazioni vicine. Gli stranieri lo privano della sua forza, ma non se ne rende conto. Si è fatto vecchio, ma non se ne accorge. La stessa arroganza del popolo d’Israele li accusa apertamente. Con tutto quello che è accaduto non tornano a me, il Signore loro Dio, e non mi cercano nemmeno. Èfraim è come una colomba ingenua e senza giudizio. Il popolo va in cerca d’aiuto ora in Egitto, ora in Assiria.
«Volevo salvarli, ma il loro comportamento verso di me è falso.
Rimandi
Note al Testo