Interconfessionale - Antico Testamento - Scritti - Qoelet - 6
Qoelet 6
1Ho visto che può accadere un altro casograve e doloroso per l’uomo in questo mondo.
Dio concede a uno grandi ricchezze e onori,
gli dà tutto quel che desidera,
ma non gli permette di goderseli.
Infatti un estraneo se li gode al suo posto.
Questa è una disgrazia
e una grande delusione.
e vivere molto a lungo.
Se però non è felice di quello che ha
e quando è morto non gli danno sepoltura,
che valore ha la sua lunga vita?
Meglio essere un aborto
piuttosto che vivere così!
e se ne va senza vedere la luce.
Non ha nemmeno un nome.
5Non ha mai visto la luce del giorno,
non ha conosciuto la vita,
ma almeno riposa più tranquillo.
L’altro, invece, potrebbe anche vivere duemila anni,
senza trovare la felicità.
E alla fine tutti vanno allo stesso luogo.
7L’uomo lavora per mangiare,
ma la gola non è mai sazia.
8Che cosa ha il sapiente più dello stolto?
Che cosa serve al povero conoscere le buone maniere?
Meglio godere di ciò che si ha
piuttosto che vivere di sogni e speranze.
Fantasticare è inutile, come andare a caccia di vento.
si chiama Uomo,
ed egli non può competere
con chi è più forte di lui.
si dicono molte sciocchezze.
E che cosa ci si guadagna?
La sua vita ha i giorni contati,
passa come un soffio, come l’ombra.
Chi può dire che cosa succederà
nel mondo dopo di noi?
Rimandi