Interconfessionale - Antico Testamento - Scritti - Rut - 2
Rut 2
Rut va a spigolare nei campi di Booz
Noemi aveva un parente che si chiamava Booz, un uomo ricco ed influente; era della famiglia di suo marito Elimèlek.
— Fammi andare nei campi a raccogliere le spighe che i mietitori lasciano cadere. Sono sicura di trovare qualcuno che me lo permetterà.
— Va’ pure, figlia mia, — rispose Noemi.
Rimandi
2,2
che me lo permetterà Gn 6,8; Nm 32,5; 1 Sam 25,8; Est 7,3; Lc 1,30.
Note al Testo
2,2
me lo permetterà: i poveri avevano diritto di raccogliere le spighe dimenticate dai mietitori (vedi Levitico 19,9-10; Deuteronomio 24,19-21).
Intanto Booz in persona arrivò da Betlemme e salutò i mietitori:
— Il Signore sia con voi, — disse.
Ed essi risposero:
— Il Signore ti benedica.
— Chi è quella ragazza?
6Il capo dei mietitori rispose:
— È la ragazza moabita che è tornata dal paese di Moab con Noemi. Mi ha chiesto di poter raccogliere le spighe dietro ai mietitori. È da stamattina presto che sta lavorando, e solo ora si è messa all’ombra per riposarsi.
— Ascolta, figlia mia: non andare a raccogliere le spighe nei campi degli altri. Non andare via da qui e lavora con le mie serve, 9guarda quale campo viene mietuto e segui i mietitori. Darò ordine ai miei uomini di non darti fastidio. E quando hai sete, vai pure a bere alle brocche di acqua che essi hanno riempito.
Rut si inchinò fino a terra e disse a Booz:
— Come mai mi prendi così a cuore e sei tanto gentile con me che sono straniera?
— Ho saputo quel che hai fatto per tua suocera da quando è morto tuo marito. Hai lasciato tuo padre, tua madre e la tua patria, per venire in mezzo a un popolo che ti era sconosciuto.
Rispose Rut:
— Possa io trovare il tuo favore, mio signore! Tu mi hai incoraggiato e mi hai parlato in modo gentile, anche se io non sono una delle tue serve.
14Quando fu il momento di mangiare, Booz disse a Rut:
— Vieni a prendere un boccone e intingilo nell’aceto.
Rut si sedette insieme ai mietitori, e Booz le passò del grano tostato. Ne mangiò a sazietà, e ne mise da parte un po’.
15Rut riprese il suo lavoro e Booz diede ordine ai servitori:
— Lasciatela raccogliere le spighe anche fra i covoni e non rimproveratela. 16Anzi, lasciate cadere apposta delle spighe perché possa raccoglierle. Non sgridatela!
17Rut continuò a lavorare nei campi fino a sera. Battute le spighe raccolte, ricavò circa trenta chili di orzo. 18Se lo caricò addosso, tornò in città e lo mostrò alla suocera. Poi le diede anche le spighe arrostite messe da parte per lei. 19Noemi le domandò:
— Dove hai fatto questo raccolto? Di chi è il campo dove hai lavorato? Possa Dio benedire chi ti ha aiutato.
E Rut disse a Noemi di aver lavorato nel campo di un certo Booz.
— Il Signore benedica Booz! — disse Noemi alla nuora. — Il Signore è sempre fedele alle sue promesse, con i vivi e con i morti.
E aggiunse:
— Booz è nostro parente, ed è tenuto a prendersi cura di noi.
Rimandi
Note al Testo
2,20
è tenuto a prendersi cura di noi: era infatti un loro parente (2,1); aveva quindi il diritto di riscattare la terra del parente defunto, Elimèlek, e di perpetuarne la famiglia (vedi 4,1.8 e Geremia 32,7-9); in questo caso doveva sottomettersi alla legge del levirato (vedi nota a Rt 1,11).
— Mi ha anche invitato a raccogliere le spighe con i suoi servi finché durerà la mietitura.
22Noemi disse a sua nuora Rut:
— Sì, figlia mia, è meglio per te lavorare con le serve di Booz nel suo campo. Se vai altrove, corri il rischio di essere infastidita.
23Così Rut lavorò con loro e raccolse spighe per tutta la mietitura dell’orzo e del grano. E continuò ad abitare con la suocera.
Rimandi
Note al Testo