Interconfessionale - Antico Testamento - Scritti - Salmi - 102
Salmi 102 101
101
Lamento di un uomo vicino alla morte
Preghiera di un povero che è stanco e sfoga davanti a Dio la sua angoscia.
il mio grido giunga fino a te.
Non nascondermi il tuo volto,
quando mi colpisce la sventura.
Non chiudere il tuo orecchio;
quando t’invoco, fa’ presto: rispondimi!
le mie forze si consumano come brace.
e mi dimentico di mangiare il mio pane.
Non si sente che il mio sospiro,
sono ridotto a pelle e ossa.
7Sono come una civetta nel deserto,
un gufo in mezzo alle rovine.
8Sono rimasto a vegliare
come un passero solitario sul tetto.
I miei nemici mi insultano tutto il giorno,
imprecano furiosi contro di me.
Cenere e lutto sono il mio pane,
la mia bevanda è fatta di lacrime.
e mi hai gettato lontano.
e io, come erba, inaridisco.
Ma tu, Signore, sei re per sempre;
sei ricordato in ogni generazione.
ora è tempo di misericordia:
è questo il suo momento!
davanti alle sue rovine provano pietà.
tutti i re della terra la sua grandezza,
quando avrà ricostruito Sion
e apparirà nella sua gloria;
quando ascolterà gli indifesi
e non disprezzerà la loro preghiera.
Questo sia scritto per la generazione futura
e un popolo rinnovato loderà il Signore:
il Signore ha guardato la terra,
e liberare i condannati a morte.
lo si loderà in Gerusalemme,
quando si raduneranno i popoli
e i regni serviranno il Signore».
hai abbreviato i miei giorni.
non troncare a metà la mia vita».
il cielo è opera delle tue mani:
si consumano tutti come un abito logoro,
li cambi come un abito usato.
28Ma tu rimani sempre lo stesso,
senza fine sono i tuoi anni.
I figli dei tuoi fedeli abiteranno sicuri,
i loro discendenti vivranno alla tua presenza.
Rimandi
Note al Testo