Interconfessionale - Antico Testamento - Deuterocanonici - Siracide - 16
Siracide 16
Troverai quello che ti sei costruito
Non desiderare una famiglia numerosa
se poi i tuoi figli sono buoni a nulla;
non puoi essere contento se quelli che hai sono senza fede.
Quando crescono di numero, non puoi essere contento
se loro non rispettano il Signore.
e non contare sul loro numero,
perché dovrai piangere prima del tempo
e presto li vedrai morire.
A volte è meglio averne uno solo che mille
e morire senza figli è meglio che avere figli che disprezzano Dio.
ma una massa di senza legge viene annientata.
e ho udito di tanti fatti ancor più gravi.
Un giorno il fuoco ha bruciato un gruppo di miscredenti,
e un’altra volta Dio è intervenuto per punire tutto un popolo ribelle.
Dio non tollerò nemmeno gli antichi giganti
che si erano ribellati perché si sentivano forti.
Non risparmiò la città di Lot,
perché era nauseato della superbia di quegli abitanti.
la sterminò per i loro peccati.
Egli agì così perché quegli uomini erano insensibili
e in mezzo a loro non aveva trovato qualcuno che gli fosse gradito.
La stessa sorte toccò a quei seicentomila soldati
che tutti insieme si erano ostinati contro il Signore.
Sì, il Signore ha castigato e ha avuto pietà, ha colpito e ha guarito,
è intervenuto con il castigo e con la sua misericordia.
Note al Testo
16,10
ostinati contro il Signore: si tratta dei soldati israeliti usciti dall’Egitto. Essi si ribellarono al Signore e perciò non entrarono nella terra promessa. Vedi Numeri 1,46; 11,21; 14,20-35.
sarebbe strano che Dio non lo punisse,
perché il Signore sa perdonare, ma anche castigare,
mostra la sua forza nel perdono, ma anche nell’ira.
È grande il suo amore, ma è ugualmente grande la sua severità,
egli giudica l’uomo su quello che ha fatto.
ma chi è costante nell’amare il Signore non resta deluso,
perché Dio tiene conto di ogni gesto di amore.
Insomma: ognuno troverà ciò che si è costruito.
Il Signore ha reso testardo il faraone e gli ha impedito di riconoscerlo,
allora è intervenuto e ha fatto conoscere le sue imprese a tutto il mondo.
e ha assegnato agli uomini luce e tenebre.
Non illuderti
Non illuderti pensando: «Se mi nascondo,
come farà il Signore a ricordarsi di me?
Come potrà riconoscermi in mezzo a tanta gente?
Che cosa sono io in un mondo così grande?».
la terra e gli abissi tremano quando Dio interviene.
Sì, perché tutto l’universo è stato creato ed esiste
perché Dio l’ha voluto.
Anche le montagne e le basi della terra
si scuotono appena lui le guarda.
nessuno riflette su quello che Dio fa.
così molti interventi il Signore li prepara in segreto.
ma chi le annunzia? chi le aspetta?
Ciò che ha promesso di fare con noi
è ormai troppo lontano nel tempo.
E poi Dio interverrà solo alla fine!».
Note al Testo
16,22
ciò che ha promesso: forse si pensa agli impegni assunti da Dio nell’alleanza del Sinai (vedi Esodo 19,5 e Siracide 17,12), ma più probabilmente al fatto che in caso di trasgressione di questa o di qualsiasi altra alleanza, Dio può intervenire con la sua punizione.
è uno stupido che la pensa come un pazzo.
Contempla la creazione di Dio
Figlio mio, ascoltami se vuoi diventare saggio,
e fa’ attenzione a quello che ti dico,
Rimandi
16,24-25
accogliere l’educazione Prv 1,23.
Note al Testo
16,24
Figlio mio: l’autore in 16,24-17,10 propone una sua riflessione sui primi due capitoli del libro della Genesi.
e una conoscenza esatta delle cose.
Il Signore in principio decise di creare il mondo,
lo fece e a ciascuna delle sue opere assegnò un posto;
Rimandi
16,26
in principio Gn 1,1. — a ciascuna delle sue opere assegnò un posto cfr Gn 1,4.6.7.14.18.
e a ciascuna dette un compito preciso da svolgere.
Esse non patiscono la fame e non si stancano mai,
anche se non smettono mai di lavorare.
e mai disubbidisce alla parola del Signore.
29In un secondo tempo il Signore si rivolse alla terra
riempiendola di cose buone.
Il suolo si ricoprì di ogni specie di animali
che quando muoiono tornano ad essa.
Rimandi
Note al Testo