Interconfessionale - Antico Testamento - Deuterocanonici - Siracide - 30
Siracide 30
Come educare i figli
Chi vuol bene a suo figlio
spesso dovrà essere severo con lui,
ma alla fine potrà essere contento.
in mezzo ai conoscenti potrà essere fiero di lui.
ma i tuoi amici si congratulano con te.
Anche quando il padre muore è come se restasse in vita,
perché lascia un figlio che gli somiglia;
e al momento della morte non ha rimpianti:
6suo figlio lo vendicherà contro i nemici
e continuerà a essere riconoscente con gli amici.
Se invece un padre vizia suo figlio
dovrà portarne le conseguenze
e a ogni suo grido sarà sconvolto.
Note al Testo
30,7
Se invece… conseguenze: altri: Chi accarezza un figlio ne fascerà poi le ferite. — Il verso può essere interpretato in vari modi. Può significare che il padre udrà i piagnistei che un figlio viziato fa quando gli capita una cosa da niente, ma può anche alludere ai rimproveri e ai colpi che un padre riceve da un figlio viziato quando questi diventa più grande; infine, si può vedere nel testo un ammonimento al padre che, viziando suo figlio, diventa responsabile della sua rovina.
proprio come un cavallo che non è domato.
9Se vizi tuo figlio avrai brutte sorprese,
e se scherzi con lui più tardi dovrai piangere.
10Non ridere con tuo figlio: domani saranno dolori
e ti mangerai il fegato.
11Non dargli troppa corda quando è giovane,
e non chiudere gli occhi quando va fuori strada.
Fagli piegare la testa quando è giovane,
tienilo alle strette fin da piccolo,
se no diventa testardo e non ti ubbidirà più
e ti farà morire di crepacuore.
per non essere travolto dalla sua insolenza.
La salute
Meglio un povero robusto e sano,
piuttosto che un ricco con un corpo malandato.
valgono di più di tutto l’oro del mondo,
e un fisico robusto più di una fortuna immensa.
16Nessuna ricchezza vale più della salute
e la baldoria di una festa non è paragonabile a una gioia intima.
17Meglio morire che tirare avanti da disperato,
il riposo eterno è preferibile a un male inguaribile.
Mettere cibi squisiti davanti a un malato senza appetito
è come presentarli in dono a un idolo;
Note al Testo
30,18
idolo: così secondo il testo ebraico (vedi Supplementi a Daniele 14,1-22 ). Il traduttore greco ha reso con tomba e probabilmente ha voluto adattare il testo all’uso, praticato ai suoi tempi, di portare sulle tombe doni e cibi per offrirli ai defunti (vedi anche Lettera di Geremia 26).
Non li mangia e non può sentirne nemmeno il profumo.
Lo stesso capita al malato che è stato colpito dal Signore:
come sospira un impotente quando abbraccia una ragazza
e come un magistrato che vuole imporre la giustizia con la forza.
La gioia è un bene da conquistare
Non abbandonarti alla tristezza
e non stare a tormentarti
e la gioia allunga i giorni della vita.
Cerca di trovare soddisfazioni e conforto
e tieni lontana la tristezza
perché essa non serve a niente
e ha già mandato in rovina tanta gente.
e le preoccupazioni ti fanno invecchiare prima del tempo;
Note al Testo
30,24
Tutti i manoscritti greci pongono 33,16b-36,13a prima di 30,25-33,16a. I manoscritti ebraici, siriaci e latini hanno conservato l’ordine originario, che anche noi seguiamo.
e riesci a gustare quel che mangi.
Rimandi
Note al Testo