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INTERCONFESSIONALE

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INTRODUZIONE
ALLA PRIMA LETTERA DI PAOLO
AI CRISTIANI DI CORINTO

Caratteristiche principali

Questa lunga lettera contiene una serie di interventi rigorosi dell’apostolo Paolo nei confronti dei cristiani di Corinto, per aiutarli ad applicare l’insegnamento cristiano a diversi problemi concreti. Infatti la comunità di Corinto, relativamente numerosa, a quel tempo era agitata da contrasti. L’apostolo critica severamente l’esistenza di gruppi tanto divisi tra loro e riafferma il ruolo unico e fondamentale di Cristo e quello diverso e secondario del predicatore, di chiunque si tratti, lui compreso.
Il tono della lettera è polemico soprattutto rispetto alla sopravvalutazione della sapienza religiosa in genere: ciò portava i Corinzi a trascurare la sapienza della croce di Cristo. Paolo affronta pure questioni relative alla morale sessuale e familiare rispondendo forse a domande precise (vedi 7,1.25 e forse 8,1; 12,1). Istruisce anche i Corinzi sui comportamenti da tenere riguardo alle consuetudini pagane del loro ambiente (per esempio: come usare le carni dei sacrifici offerti agli idoli…); raccomanda la disciplina e la vera unità di tutti i credenti; riprende il tema centrale della risurrezione; invita a partecipare a una colletta in favore dei cristiani poveri di Gerusalemme. Lo stile è vivace e deciso, a volte severo. Si capisce che l’apostolo si preoccupa di mettere ordine tra questi credenti da lui condotti alla fede e di favorirne la maturità.
Primi lettori

Sono una minoranza cristiana dispersa in una grande città greca di mare, ricca di commercio, incrocio di popolazioni diverse. Un clima diffuso di immoralità, idee e ideali pagani, un certo lusso… esercitano una loro influenza sopra questa comunità formata da credenti per lo più poveri e di poco peso sociale (1,26). Possiedono molti doni spirituali (1,4-5.12), ma il senso della misteriosa potenza di Dio si rivela scarso in loro (capitolo 2). Sono molto divisi (1,10-13; 6,1-11); tollerano situazioni scandalose (5,1-13) e in certi casi non sanno come comportarsi: mostrano esagerate tendenze ascetiche (7,1-40), mostrano ora disinvoltura ora scrupoli nell’uso delle carni già sacrificate agli idoli (capitolo 8), sopravvalutano o sottovalutano i doni dello Spirito (capitoli 12-14). Paolo li accusa anche di celebrare la cena del Signore senza vero amore fraterno (capitolo 11) e nutrendo sentimenti legati a false concezioni della libertà (6,12).
Autore

Senza dubbio è l’apostolo Paolo. A Corinto egli è rimasto circa un anno e mezzo. Anche in seguito egli ha continuato a mantenere i rapporti con questa comunità: o scrivendo (5,9) o inviando Timòteo (4,17) o ricevendo notizie da amici che lo tengono informato (1,11).
La data del suo soggiorno è sicura: 49-50 d.C.; quella della lettera sembra essere il 54/55 d.C.
Schema
— Introduzione 1,1-9 — Una comunità divisa 1,10-4,21 — Morale sessuale e processi 5,1-6,20 — Matrimonio e celibato 7,1-40 — Le carni sacrificate agli idoli 8,1-11,1 — La comunità, la cena del Signore e i doni dello Spirito 11,2-14,40 — La risurrezione di Gesù e dei cristiani 15,1-58 — La colletta: progetti di viaggio 16,1-12 — Conclusione 16,13-24