INTRODUZIONE
ALLA SECONDA LETTERA DI PAOLO
AI CRISTIANI DI CORINTO
ALLA SECONDA LETTERA DI PAOLO
AI CRISTIANI DI CORINTO
Caratteristiche principali
Qui lo stile è più appassionato e polemico che nella lettera precedente. Questo il motivo: l’autorità di Paolo è stata messa in discussione, il suo lavoro passato e le sue stesse intenzioni sono state poste in cattiva luce da certi predicatori, attivi a Corinto dopo di lui. Di conseguenza, nella lettera Paolo è preoccupato di difendersi, di spiegare quali veramente sono stati il suo ruolo e la sua attività (2,7; 10,13), di dichiarare tutto il suo affetto attuale per questi credenti (6,1-13; 11,2.11). Non mancano però anche pressanti esortazioni a perdonare certi colpevoli (2,5-11) e a mostrarsi perseveranti (6,1-2), e insistenti inviti alla generosità verso i poveri (capitoli 8-9). Una certa ripetizione degli argomenti fa sospettare che questo scritto raccolga il contenuto di più lettere, tutte del medesimo periodo.
Primi lettori
Sono ancora i cristiani di Corinto. La situazione è preoccupante. Succede che in questa comunità, per opera di alcuni falsi apostoli troppo facilmente ascoltati (11,3-4), i credenti non dimostrano a Paolo la stima di prima (10,10). Troppi ignorano o dimenticano il suo entusiasmo e la sua dedizione passata (11,7-9), le difficoltà da lui sopportate (1,8-9; 6,1-13; 11,16-33); le sue esperienze mistiche (12,1-10), la sua disponibilità (12,11-13,10), la vera natura del suo compito (capitoli 3-5).
Autore
È Paolo. Ciò risulta dalle indicazioni esplicite della lettera (1,1) e dall’insieme delle notizie relative al mittente e ai lettori. Anche se la lettera fosse la fusione di più lettere, queste sarebbero tutte di Paolo.
La data è abbastanza sicura: 55/56 d.C.
Schema
— Introduzione 1,1-11
— Modifiche ai piani di viaggio 1,12-2,13
— Il vero apostolo 2,14-5,21
— Le prove e i doni di Paolo 6,1-7,16
— Invito alla generosità (la colletta) 8,1-9,15
— Difesa di se stesso, accusa dei falsi apostoli 10,1-12,21
— Esortazioni e saluti 13,1-13