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Interconfessionale - Nuovo Testamento - Atti degli Apostoli - Atti - 17

Atti degli Apostoli 17

Paolo e Sila arrivano a Tessalonica

Paolo e Sila passarono per le città di Anfìpoli e di Apollonia; poi arrivarono a Tessalonica. In questa città gli Ebrei avevano una *sinagoga.
Rimandi
17,1-9 Difficoltà a Tessalonica 1 Ts 2,1-2.
Note al Testo
17,1 Tessalonica: città della Macedonia, regione settentrionale della Grecia.
Come al solito, Paolo andò da loro, e per tre *sabati rimase a discutere con loro sulla base di quello che sta scritto nella Bibbia.
Rimandi
17,2 come al solito, alla sinagoga Lc 4,16; At 9,20; 17,10.17.
Spiegava le profezie e dimostrava agli Ebrei presenti che il *Messia doveva soffrire e poi risorgere dai morti. E concludeva così: «Questo Gesù che io vi annunzio, è lui il Messia».
Rimandi
17,3 il Messia doveva soffrire Lc 24,26; At 3,18. — risorgere dai morti Lc 24,46. — Gesù è il Messia At 5,42+.
Alcuni dei presenti restarono convinti e si unirono a Paolo e Sila; così pure un buon numero di Greci credenti in Dio e molte donne dell’alta società.
Rimandi
17,4 donne dell’alta società At 13,50; 17,12. — convertiti di Tessalonica At 20,4; cfr. Col 4,10.
Note al Testo
17,4 credenti in Dio: espressione che indica i non Ebrei che avevano accettato la fede ebraica in Dio; sono distinti dai proseliti (vedi nota a 2,11 e 13,16).
Ma gli Ebrei furono presi da grande gelosia. Raccolsero nelle piazze alcuni malviventi, provocarono una sommossa tra la folla e crearono disordini in città. Poi assalirono la casa di un certo Giasone, per catturare Paolo e Sila e condurli davanti al popolo.
Rimandi
17,5-6 violenza da parte di Ebrei a Tessalonica 1 Ts 2,14.
Poiché non li trovarono, presero Giasone e alcuni altri credenti e li trascinarono davanti ai responsabili della città e si misero a gridare: «Questi uomini hanno messo in agitazione il mondo intero e ora sono arrivati anche qui da noi.
Rimandi
17,6 Questi uomini At 16,20.
Note al Testo
17,6 responsabili della città: si traduce così il termine tecnico politarchi, titolo riservato ai capi della città.
Giasone li ha accolti in casa sua. Tutta questa gente agisce contro la legge dell’imperatore: essi infatti dicono che c’è un altro re, Gesù».
Rimandi
17,7 contro la legge dell’imperatore Lc 23,2. — un altro re, Gesù Lc 23,2; Gv 19,12; cfr. Mt 2,1-3.
Note al Testo
17,7 un altro re, Gesù: si noti come sono simili le accuse lanciate contro Paolo e quelle rivolte contro Gesù (vedi Luca 23,2.5).
8Con queste accuse gli Ebrei eccitarono la folla e i capi della città.
9Giasone e gli altri credenti dovettero pagare una multa alle autorità e così furono lasciati liberi.
Paolo e Sila nella città di Berèa

10Durante la notte i cristiani di Tessalonica fecero partire in fretta Paolo e Sila per la città di Berèa. Appena arrivati, essi entrarono nella *sinagoga degli Ebrei.
Gli Ebrei di questa città però erano migliori di quelli di Tessalonica: infatti accolsero la loro predicazione con grande entusiasmo. Ogni giorno esaminavano le profezie della Bibbia per vedere se le cose stavano come Paolo diceva.
Rimandi
17,11 esaminare le profezie della Bibbia Gv 5,39.
Molti tra gli Ebrei di Berèa diventarono credenti, e anche tra i Greci, molti uomini e molte nobildonne.
Rimandi
17,12 diventarono credenti At 2,44+. — nobildonne At 13,50; 17,4.
Ma gli Ebrei di Tessalonica vennero a sapere che Paolo predicava la parola di Dio anche nella città di Berèa: allora corsero in quella città per mettere in agitazione la folla e spingerla contro di lui.
Rimandi
17,13 attivisti ebrei At 14,19.
Pertanto i cristiani di Berèa fecero subito partire Paolo verso il mare. Sila e Timòteo invece restarono in città.
Rimandi
17,14 Sila At 15,22+. — Timòteo At 16,1+. — suo ritorno da Tessalonica 1 Ts 3,1-6.
15Quelli che accompagnavano Paolo andarono con lui fino ad Atene. Qui Paolo li incaricò di dire a Sila e Timòteo di raggiungerlo il più presto possibile.
Paolo nella città di Atene

16Mentre Paolo aspettava Sila e Timòteo ad Atene, fremeva dentro di sé nel vedere quella città piena di idoli.
Nella *sinagoga invece discuteva con gli Ebrei e con i Greci credenti in Dio. E ogni giorno, in piazza, discuteva con quelli che incontrava.
Rimandi
17,17 Paolo si rivolge agli Ebrei At 18,19; cfr. 17,2+. — in piazza At 16,19.
Anche alcuni filosofi, epicurei e stoici, si misero a discutere con Paolo.
Alcuni dicevano: «Che cosa pretende di insegnarci questo ciarlatano?». Altri invece sentendo che annunziava Gesù e la risurrezione osservavano: «A quanto pare è venuto a parlarci di divinità straniere».
Note al Testo
17,18 risurrezione: essi pensano che la parola greca anàstasis (= risurrezione) sia il nome di una divinità femminile da mettere accanto a Gesù.
Per questo lo presero e lo portarono al tribunale dell’Areòpago. Poi gli dissero: «Possiamo sapere cos’è questa nuova dottrina che vai predicando?
Rimandi
17,19 testimonianza dinanzi alle autorità At 4,8-12; 5,27-33; 9,15; 23,6; 24,10-21; 26,2-23; cfr. Lc 21,12.
20Tu ci hai fatto ascoltare cose piuttosto strane: vorremmo dunque sapere di che cosa si tratta».
21Infatti per tutti i cittadini di Atene e per gli stranieri che vi abitavano il passatempo più gradito era questo: ascoltare o raccontare le ultime notizie.
Paolo allora si alzò in mezzo all’Areòpago e disse: «Cittadini ateniesi, io vedo che voi siete persone molto religiose da tutti i punti di vista.
Rimandi
17,22-31 relazione di Paolo At 13,16-41; 20,18-35; 22,1-21; 24,10-21; 26,2-23; cfr. At 2,14+; 1 Ts 1,9-10.
Note al Testo
17,22 È il discorso più articolato e completo tra quelli rivolti dai cristiani ai pagani (vedi anche nota a 14,17). Oltre allo spessore teologico, gli studiosi vi riconoscono una certa raffinatezza letteraria.
Ho percorso la vostra città e ho osservato i vostri monumenti sacri; ho trovato anche un *altare con questa dedica: al dio sconosciuto. Ebbene, io vengo ad annunziarvi quel Dio che voi adorate ma non conoscete.
Note al Testo
17,23 al dio sconosciuto: così facendo gli Ateniesi speravano di evitare l’ira di un qualche dio eventualmente ignorato.
«Egli è colui che ha fatto il mondo e tutto quello che esso contiene. Egli è il Signore del cielo e della terra, e non abita in templi costruiti dagli uomini.
Rimandi
17,24 Dio creatore dell’universo Sal 146,6; Is 42,5; Sap 13-14; At 14,15. — Signore del cielo e della terra Mt 11,25. — non abita… 1 Re 8,27; Is 66,1-2; At 7,48.
Non si fa servire dagli uomini come se avesse bisogno di qualche cosa: anzi è lui che dà a tutti la vita, il respiro e tutto il resto.
Rimandi
17,25 non si fa servire dagli uomini Sal 50,12. — come se avesse bisogno di qualche cosa Sal 51,18; Ger 7,21-22. — dà a tutti la vita, il respiro Is 42,5.
«Da un solo uomo Dio ha fatto discendere tutti i popoli, e li ha fatti abitare su tutta la terra. Ha stabilito per loro i periodi delle stagioni e i confini dei territori da loro abitati.
Note al Testo
17,26 un solo uomo: cioè Adamo (vedi Genesi 1,28 e nota a Luca 3,23).
Dio ha fatto tutto questo perché gli uomini lo cerchino e si sforzino di trovarlo, anche a tentoni, per poterlo incontrare. In realtà Dio non è lontano da ciascuno di noi.
Rimandi
17,27 cercare Dio Is 55,6; cfr. Rm 1,19-20. — non è lontano da ciascuno di noi Sal 145,18; Ger 23,23.
In lui infatti noi viviamo, ci muoviamo ed esistiamo. Anche alcuni vostri poeti l’hanno detto:
“Noi siamo figli di Dio”.
Rimandi
17,28 siamo figli di Dio cfr. Gn 1,26; 2 Pt 1,4; 1 Gv 3,2.
Note al Testo
17,28 Paolo si rifà liberamente al poeta greco Epimènide. Subito dopo offre una citazione del poeta Arato.
«Se dunque noi veniamo da Dio non possiamo pensare che Dio sia simile a statue d’oro, d’argento o di pietra scolpite dall’arte e create dalla fantasia degli uomini.
Rimandi
17,29 non si può rappresentare Dio Is 40,18-20; 44,10-17; At 19,26.
Ebbene: Dio, ora, non tiene più conto del tempo passato, quando gli uomini vivevano nell’ignoranza. Ora, egli rivolge un ordine agli uomini: tutti dappertutto devono convertirsi.
Rimandi
17,30 vivevano nell’ignoranza At 3,17; 13,27; 14,16; 17,23; Ef 4,17-19.
Dio infatti ha fissato un giorno nel quale giudicherà il mondo con giustizia. E lo farà per mezzo di un uomo, che egli ha stabilito e ha approvato davanti a tutti, facendolo risorgere dai morti».
Rimandi
17,31 Dio giudicherà il mondo con giustizia Sal 9,9; 96,13; 98,9. — per mezzo di un uomo che egli ha stabilito At 10,42.
Note al Testo
17,31 di un uomo: alcuni antichi manoscritti aggiungono: Gesù.
32Appena sentirono parlare di risurrezione dei morti, alcuni dei presenti cominciarono a deridere Paolo. Altri invece dissero: «Su questo punto ti sentiremo un’altra volta».
33Così Paolo si allontanò da loro.
Alcuni però lo seguirono e credettero. Fra questi vi era anche un certo Dionigi, uno del consiglio dell’Areòpago, una donna di nome Dàmaris e alcuni altri.
Rimandi
17,34 alcuni credettero At 17,4.

Rimandi

17,1-9 Difficoltà a Tessalonica 1 Ts 2,1-2.
17,2 come al solito, alla sinagoga Lc 4,16; At 9,20; 17,10.17.
17,3 il Messia doveva soffrire Lc 24,26; At 3,18. — risorgere dai morti Lc 24,46. — Gesù è il Messia At 5,42+.
17,4 donne dell’alta società At 13,50; 17,12. — convertiti di Tessalonica At 20,4; cfr. Col 4,10.
17,5-6 violenza da parte di Ebrei a Tessalonica 1 Ts 2,14.
17,6 Questi uomini At 16,20.
17,7 contro la legge dell’imperatore Lc 23,2. — un altro re, Gesù Lc 23,2; Gv 19,12; cfr. Mt 2,1-3.
17,11 esaminare le profezie della Bibbia Gv 5,39.
17,12 diventarono credenti At 2,44+. — nobildonne At 13,50; 17,4.
17,13 attivisti ebrei At 14,19.
17,14 Sila At 15,22+. — Timòteo At 16,1+. — suo ritorno da Tessalonica 1 Ts 3,1-6.
17,17 Paolo si rivolge agli Ebrei At 18,19; cfr. 17,2+. — in piazza At 16,19.
17,19 testimonianza dinanzi alle autorità At 4,8-12; 5,27-33; 9,15; 23,6; 24,10-21; 26,2-23; cfr. Lc 21,12.
17,22-31 relazione di Paolo At 13,16-41; 20,18-35; 22,1-21; 24,10-21; 26,2-23; cfr. At 2,14+; 1 Ts 1,9-10.
17,24 Dio creatore dell’universo Sal 146,6; Is 42,5; Sap 13-14; At 14,15. — Signore del cielo e della terra Mt 11,25. — non abita… 1 Re 8,27; Is 66,1-2; At 7,48.
17,25 non si fa servire dagli uomini Sal 50,12. — come se avesse bisogno di qualche cosa Sal 51,18; Ger 7,21-22. — dà a tutti la vita, il respiro Is 42,5.
17,27 cercare Dio Is 55,6; cfr. Rm 1,19-20. — non è lontano da ciascuno di noi Sal 145,18; Ger 23,23.
17,28 siamo figli di Dio cfr. Gn 1,26; 2 Pt 1,4; 1 Gv 3,2.
17,29 non si può rappresentare Dio Is 40,18-20; 44,10-17; At 19,26.
17,30 vivevano nell’ignoranza At 3,17; 13,27; 14,16; 17,23; Ef 4,17-19.
17,31 Dio giudicherà il mondo con giustizia Sal 9,9; 96,13; 98,9. — per mezzo di un uomo che egli ha stabilito At 10,42.
17,34 alcuni credettero At 17,4.

Note al Testo

17,1 Tessalonica: città della Macedonia, regione settentrionale della Grecia.
17,4 credenti in Dio: espressione che indica i non Ebrei che avevano accettato la fede ebraica in Dio; sono distinti dai proseliti (vedi nota a 2,11 e 13,16).
17,6 responsabili della città: si traduce così il termine tecnico politarchi, titolo riservato ai capi della città.
17,7 un altro re, Gesù: si noti come sono simili le accuse lanciate contro Paolo e quelle rivolte contro Gesù (vedi Luca 23,2.5).
17,18 risurrezione: essi pensano che la parola greca anàstasis (= risurrezione) sia il nome di una divinità femminile da mettere accanto a Gesù.
17,22 È il discorso più articolato e completo tra quelli rivolti dai cristiani ai pagani (vedi anche nota a 14,17). Oltre allo spessore teologico, gli studiosi vi riconoscono una certa raffinatezza letteraria.
17,23 al dio sconosciuto: così facendo gli Ateniesi speravano di evitare l’ira di un qualche dio eventualmente ignorato.
17,26 un solo uomo: cioè Adamo (vedi Genesi 1,28 e nota a Luca 3,23).
17,28 Paolo si rifà liberamente al poeta greco Epimènide. Subito dopo offre una citazione del poeta Arato.
17,31 di un uomo: alcuni antichi manoscritti aggiungono: Gesù.