Interconfessionale - Nuovo Testamento - Lettere di Paolo - Romani - 1
Lettera ai Romani 1
Saluto
Vi scrive Paolo, servo di Gesù *Cristo. Dio mi ha scelto e mi ha fatto *apostolo perché io porti il suo messaggio di salvezza.
Rimandi
1,5
l’apostolato è un dono Rm 12,3; 15,15; 1 Cor 3,10; Gal 2,8-9. — apostolo di tutti i popoli At 9,15; Rm 15,15-18. — la fede è un’ubbidienza Rm 6,15-20; 15,18; 16,26; 2 Cor 10,4-5; 2 Ts 1,8; 1 Pt 1,22; Eb 5,9; 11,8.
Paolo desidera visitare i cristiani di Roma
8Prima di tutto, per mezzo di Gesù Cristo, io ringrazio il mio Dio: perché in ogni parte del mondo si parla della vostra fede. Dio, che io servo con tutto me stesso annunziando il Figlio suo, sa che dico la verità e che vi ricordo continuamente.
13Voglio che voi sappiate questo, fratelli: già molte volte avevo deciso di venire a raccogliere anche tra voi qualche buon frutto, come l’ho ottenuto tra altri popoli; ma fino a ora non mi è stato possibile. 14Il mio compito è di rivolgermi a tutti: ai popoli di civiltà greca e agli altri, alla gente istruita e agli ignoranti; 15e per quanto dipende da me, sono pronto ad annunziare il messaggio di Cristo anche a voi che siete in Roma.
La potenza del messaggio che viene da Dio
Io non mi vergogno del messaggio del *Vangelo, perché è potenza di Dio per salvare chiunque ha fede, prima l’Ebreo e poi tutti gli altri.
Note al Testo
1,17
Dio… riabilita gli uomini davanti a sé: è, qui e in 3,21.22, il senso dell’espressione originale greca: giustizia di Dio; altrove è resa con Dio è fedele (3,5); oppure: Dio mette egli stesso gli uomini in una giusta relazione con sé (10,3); oppure: Dio salva in Cristo (10,3); in 3,25-26 per due volte ricorre l’espressione originale giustizia sua e si traduce che egli è giusto. Con queste diverse traduzioni di una stessa e ricchissima formula si cerca di esprimere nei diversi contesti l’azione di Dio che salva in Cristo (vedi anche nota a 3,26). — il giusto per fede vivrà: oppure: il giusto vivrà per la (sua) fede; vedi Abacuc 2,4.
La situazione degli uomini senza *Cristo
Di fatto, l’ira di Dio si manifesta dal cielo contro tutti gli uomini, perché lo hanno rifiutato e hanno commesso ogni specie di ingiustizia soffocando la verità.
Perciò gli uomini non hanno nessuna scusa: 21hanno conosciuto Dio, poi si sono rifiutati di adorarlo e di ringraziarlo come Dio. Si sono smarriti in stupidi ragionamenti e così non hanno capito più nulla. 22Essi, che pretendono di essere sapienti, sono impazziti: adorano immagini dell’uomo mortale, di uccelli, di quadrupedi e di rettili, invece di adorare il Dio glorioso e immortale.
28E poiché si sono allontanati da Dio nei loro pensieri, Dio li ha abbandonati, li ha lasciati soli in balia dei loro pensieri corrotti, ed essi hanno compiuto cose orribili. Sono ormai giunti al colmo di ogni specie di ingiustizia e di vergognosi desideri. Sono avidi, cattivi, invidiosi, assassini. Litigano e ingannano. Sono maligni, traditori,
Rimandi
1,29
sregolatezze dei pagani Rm 13,13; 1 Cor 5,10-11; 6,9-10; Gal 5,19-21; Ef 5,3-5; 1 Tm 1,9-10; 2 Tm 3,2-4; Tt 3,3; 1 Pt 4,3; Ap 21,8; 22,15.
Rimandi
Note al Testo