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Interconfessionale - Nuovo Testamento - Lettere di Paolo - Romani - 5

Lettera ai Romani 5

Riconciliàti con Dio

Dio dunque ha accolti come suoi noi che abbiamo creduto. Perciò ora siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù *Cristo.
Rimandi
5,1 pace Ef 2,14-17; Col 3,15.
Note al Testo
5,1 accolti come suoi: vedi nota a 3,26.
Per mezzo suo possiamo accostarci con la fede alla bontà di Dio che ci accoglie, e siamo orgogliosi della nostra speranza: un giorno Dio ci farà partecipare alla sua gloria.
Note al Testo
5,2 con la fede: questa espressione manca in alcuni antichi manoscritti.
Ma c’è di più: addirittura siamo orgogliosi delle nostre sofferenze, perché sappiamo che la sofferenza produce perseveranza, la perseveranza ci rende forti nella prova, e questa forza ci apre alla speranza.
Rimandi
5,4 costanza nella prova Rm 8,18; 2 Cor 4,17; Gc 1,2-4; 1 Pt 1,6-7; Eb 6,18-19.
La speranza poi non porta alla delusione, perché Dio ha messo il suo amore nei nostri cuori per mezzo dello *Spirito Santo che ci ha dato.
Rimandi
5,5 Spirito Santo Rm 8,9-16; Gal 4,6; Tt 3,5-7; 1 Gv 4,13.
Noi eravamo ancora incapaci di avvicinarci a Dio, quando Cristo, nel tempo stabilito, morì per i peccatori.
Rimandi
7È difficile che qualcuno sia disposto a morire per un uomo onesto; al massimo si potrebbe forse trovare qualcuno disposto a dare la propria vita per un uomo buono.
8Cristo invece è morto per noi, quando eravamo ancora peccatori: questa è la prova che Dio ci ama.
9Ma non basta: ora Dio per mezzo della morte di Cristo ci ha messi nella giusta relazione con sé; a maggior ragione ci salverà dal castigo, per mezzo di lui.
Noi eravamo suoi nemici, eppure Dio ci ha riconciliati a sé mediante la morte del Figlio suo; a maggior ragione ci salverà mediante la vita di Cristo, dopo averci riconciliati.
Rimandi
5,10 riconciliazione 2 Cor 5,18-19; Ef 2,16; Col 1,20-22.
11E non basta! Addirittura possiamo vantarci di fronte a Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, perché ora, grazie a lui, Dio ci ha riconciliati con sé.
Le conseguenze del peccato di Adamo

Il peccato è entrato nel mondo a causa di un solo uomo, Adamo. E il peccato ha portato con sé la morte. Di conseguenza, la morte passa su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato.
Rimandi
5,12 la morte, frutto del peccato Gn 2,17; 3,19; Sap 2,24; Rm 6,23; 7,5; 8,6.13; 1 Cor 15,21-22.45; Gal 6,7-9; Gc 1,15.
13Prima della *legge di Mosè, c’era già il peccato nel mondo. Ma dove non c’è Legge non si dovrebbe neppure tener conto del peccato.
Eppure, da Adamo fino a Mosè, la morte ha sempre dominato gli uomini, anche quelli che non avevano disubbidito come Adamo a un ordine di Dio.
Adamo e Cristo

Adamo era la figura di colui che doveva venire.
Note al Testo
5,14 la figura di colui che doveva venire, cioè il Cristo.
15Ma quale differenza tra il peccato di Adamo e quel che Dio ci dà per mezzo di Cristo! Adamo da solo, con il suo peccato, ha causato la morte di tutti gli uomini. Dio invece, per mezzo di un solo uomo, Gesù Cristo, ci ha dato con abbondanza i suoi doni e la sua grazia.
16Dunque, il dono di Dio ha un effetto diverso da quello del peccato di Adamo: il giudizio provocato dal peccato di un sol uomo ha portato alla condanna, mentre il dono concesso dopo tanti peccati ci ha messi nel giusto rapporto con Dio.
Certo, la morte ha dominato per la colpa di un solo uomo; ma ora si ha molto di più: quelli che ricevono l’abbondante grazia di Dio e sono stati accolti da lui parteciperanno alla vita eterna unicamente per mezzo di Gesù Cristo.
Note al Testo
5,17 sono stati accolti: vedi nota a 4,3 seconda parte.
Dunque uno solo è caduto, Adamo, e ha causato la condanna di tutti gli uomini; così, uno solo ha ubbidito, Gesù Cristo, e ci ha ristabiliti nella giusta relazione con Dio che è fonte di vita per tutti gli uomini.
Note al Testo
5,18 ci ha ristabiliti nella giusta relazione con Dio: vedi nota a 4,25.
Per la disubbidienza di uno solo, tutti risultarono peccatori; per l’ubbidienza di uno solo, tutti sono accolti da Dio come suoi.
Rimandi
5,19 ubbidienza di Cristo Is 53,11; Fil 2,8; Eb 5,8.
20In seguito venne la *Legge, e così i peccati si moltiplicarono. Ma dove era abbondante il peccato, ancora più abbondante fu la grazia.
Il peccato ha manifestato il suo potere nella morte; la grazia manifesta il suo potere nel fatto che Dio ci accoglie e ci dà la vita eterna per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore.
Rimandi Note al Testo
5,21 Dio ci accoglie: vedi nota a 4,3 seconda parte.

Rimandi

5,1 pace Ef 2,14-17; Col 3,15.
5,4 costanza nella prova Rm 8,18; 2 Cor 4,17; Gc 1,2-4; 1 Pt 1,6-7; Eb 6,18-19.
5,5 Spirito Santo Rm 8,9-16; Gal 4,6; Tt 3,5-7; 1 Gv 4,13.
5,10 riconciliazione 2 Cor 5,18-19; Ef 2,16; Col 1,20-22.
5,12 la morte, frutto del peccato Gn 2,17; 3,19; Sap 2,24; Rm 6,23; 7,5; 8,6.13; 1 Cor 15,21-22.45; Gal 6,7-9; Gc 1,15.
5,19 ubbidienza di Cristo Is 53,11; Fil 2,8; Eb 5,8.

Note al Testo

5,1 accolti come suoi: vedi nota a 3,26.
5,2 con la fede: questa espressione manca in alcuni antichi manoscritti.
5,14 la figura di colui che doveva venire, cioè il Cristo.
5,17 sono stati accolti: vedi nota a 4,3 seconda parte.
5,18 ci ha ristabiliti nella giusta relazione con Dio: vedi nota a 4,25.
5,21 Dio ci accoglie: vedi nota a 4,3 seconda parte.