CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - 1 Samuele - 15
1 Samuele
15 Samuele disse a Saul: "Il Signore ha inviato me per ungerti re sopra Israele, suo popolo. Ora ascolta la voce del Signore. Così dice il Signore degli eserciti: "Ho considerato ciò che ha fatto Amalèk a Israele, come gli si oppose per la via, quando usciva dall'Egitto.
15,2
Così dice il Signore degli eserciti: la formula introduce un ordine di sterminio, tipico della guerra santa. A partire dall’oracolo di Nm 24,20 gli Amaleciti sono divenuti il nemico-simbolo di Israele.
15,4
Telaìm: una città del Negev già citata nell’elenco di Gs 15,24 (Telem).
15,6
Keniti: secondo Gdc 4,11 a questi nomadi apparteneva anche il suocero di Mosè. Questo spiegherebbe il riguardo usato da Saul nei loro confronti.
10Allora fu rivolta a Samuele questa parola del Signore: 11"Mi pento di aver fatto regnare Saul, perché si è allontanato da me e non ha rispettato la mia parola". Samuele si adirò e alzò grida al Signore tutta la notte. 12Al mattino presto Samuele si alzò per andare incontro a Saul, ma fu annunciato a Samuele: "Saul è andato a Carmel, ed ecco si è fatto costruire un trofeo, poi è tornato passando altrove ed è sceso a Gàlgala". 13Samuele raggiunse Saul e Saul gli disse: "Benedetto tu sia dal Signore; ho eseguito gli ordini del Signore". 14Rispose Samuele: "Ma che è questo belar di pecore che mi giunge all'orecchio, e questi muggiti d'armento che odo?". 15Disse Saul: "Li hanno condotti qui dagli Amaleciti, come il meglio del bestiame grosso e minuto, che il popolo ha risparmiato per sacrificarli al Signore, tuo Dio. Il resto l'abbiamo votato allo sterminio". 16Rispose Samuele a Saul: "Lascia che ti annunci ciò che il Signore mi ha detto questa notte". E Saul gli disse: "Parla!". 17Samuele continuò: "Non sei tu capo delle tribù d'Israele, benché piccolo ai tuoi stessi occhi? Il Signore non ti ha forse unto re d'Israele? 18Il Signore ti aveva mandato per una spedizione e aveva detto: "Va', vota allo sterminio quei peccatori di Amaleciti, combattili finché non li avrai distrutti". 19Perché dunque non hai ascoltato la voce del Signore e ti sei attaccato al bottino e hai fatto il male agli occhi del Signore?". 20Saul insisté con Samuele: "Ma io ho obbedito alla parola del Signore, ho fatto la spedizione che il Signore mi ha ordinato, ho condotto Agag, re di Amalèk, e ho sterminato gli Amaleciti. 21Il popolo poi ha preso dal bottino bestiame minuto e grosso, primizie di ciò che è votato allo sterminio, per sacrificare al Signore, tuo Dio, a Gàlgala". 22Samuele esclamò:
"Il Signore gradisce forse gli olocausti e i sacrifici
quanto l'obbedienza alla voce del Signore?
Ecco, obbedire è meglio del sacrificio,
essere docili è meglio del grasso degli arieti.
Sì, peccato di divinazione è la ribellione,
e colpa e terafìm l'ostinazione.
Poiché hai rigettato la parola del Signore,
egli ti ha rigettato come re".
15,23
colpa e terafìm: la ribellione di Saul merita la stessa condanna della divinazione e della stregoneria. I terafìm sono condannati in 2Re 23,24.
15,27
Lo strappo del mantello avviene accidentalmente, ma Samuele lo interpreta come un simbolo profetico (v. 28). In un episodio simile, il profeta Achia strappa invece intenzionalmente il proprio mantello (1Re 11,30).
32Poi Samuele disse: "Conducetemi Agag, re di Amalèk". Agag avanzò in catene verso di lui e disse: "Certo è passata l'amarezza della morte!". 33Samuele l'apostrofò: "Come la tua spada ha privato di figli le donne, così tra le donne sarà privata di figli tua madre". E Samuele abbatté Agag davanti al Signore a Gàlgala.
34Samuele andò quindi a Rama e Saul salì a casa sua, a Gàbaa di Saul. 35Samuele non rivide più Saul fino al giorno della sua morte; ma Samuele piangeva per Saul, perché il Signore si era pentito di aver fatto regnare Saul su Israele.
Note al testo