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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - 1 Samuele - 28

1 Samuele

28 1 In quei giorni i Filistei radunarono l'esercito per combattere contro Israele e Achis disse a Davide: "Tieni bene a mente che devi uscire in campo con me insieme con i tuoi uomini".
2Davide rispose ad Achis: "Tu sai già quello che farà il tuo servo". Achis disse: "Bene! Ti faccio per sempre mia guardia del corpo".
Samuele era morto e tutto Israele aveva fatto il lamento su di lui; poi l'avevano seppellito a Rama, sua città. Saul aveva bandito dalla terra i negromanti e gli indovini.
28,3-25 Saul e la chiromante di Endor
I Filistei si radunarono e andarono a porre il campo a Sunem. Saul radunò tutto Israele e si accampò sul Gèlboe.
28,4 Sunem: oggi Sôlem, a 6 chilometri a nord del villaggio di Zeriin, corrisponde all’antica Izreèl; Gèlboe: massiccio montuoso (497 metri sul livello del mare) del settentrione della terra di Canaan, che domina, a sud-est, la piana di Izreèl.
5Quando Saul vide il campo dei Filistei, ebbe paura e il suo cuore tremò.
6Saul consultò il Signore e il Signore non gli rispose, né attraverso i sogni né mediante gli urìm né per mezzo dei profeti.
Allora Saul disse ai suoi ministri: "Cercatemi una negromante, perché voglio andare a consultarla". I suoi ministri gli risposero: "Vi è una negromante a Endor".
28,7 Endor: a sud del monte Tabor, a una quindicina di chilometri da Nazaret, nel territorio di Ìssacar ma appartenente a Manasse (Gs 17,11). Il nome della città biblica, oggi conservato in quello del villaggio di Endur, significa “sorgente dell’insediamento”. La presenza della negromante nella città si può spiegare con la notazione di Gs 17,12, secondo cui gli Israeliti non riuscirono a sottrarla del tutto all’influenza cananea.
8Saul si camuffò, si travestì e partì con due uomini. Arrivò da quella donna di notte. Disse: "Pratica per me la divinazione mediante uno spirito. Èvocami colui che ti dirò".
9La donna gli rispose: "Tu sai bene quello che ha fatto Saul: ha eliminato dalla terra i negromanti e gli indovini. Perché dunque tendi un tranello alla mia vita per uccidermi?".
10Saul le giurò per il Signore: "Per la vita del Signore, non avrai alcuna colpa per questa faccenda".
11Ella disse: "Chi devo evocarti?". Rispose: "Èvocami Samuele".
12La donna vide Samuele e proruppe in un forte grido e disse a Saul: "Perché mi hai ingannata? Tu sei Saul!".
13Le rispose il re: "Non aver paura! Che cosa vedi?". La donna disse a Saul: "Vedo un essere divino che sale dalla terra".
14Le domandò: "Che aspetto ha?". Rispose: "È un uomo anziano che sale ed è avvolto in un mantello". Saul comprese che era veramente Samuele e s'inginocchiò con la faccia a terra e si prostrò.
15Allora Samuele disse a Saul: "Perché mi hai disturbato evocandomi?". Saul rispose: "Sono in grande angustia. I Filistei mi muovono guerra e Dio si è allontanato da me: non mi ha più risposto, né attraverso i profeti né attraverso i sogni; perciò ti ho chiamato, perché tu mi manifesti quello che devo fare".
16Samuele rispose: "Perché mi vuoi consultare, quando il Signore si è allontanato da te ed è divenuto tuo nemico?
17Il Signore ha fatto quello che ha detto per mezzo mio. Il Signore ha strappato da te il regno e l'ha dato a un altro, a Davide.
18Poiché non hai ascoltato la voce del Signore e non hai dato corso all'ardore della sua ira contro Amalèk, per questo il Signore ti ha trattato oggi in questo modo.
19Il Signore metterà Israele insieme con te nelle mani dei Filistei. Domani tu e i tuoi figli sarete con me; il Signore metterà anche le schiere d'Israele in mano ai Filistei".
20All'istante Saul cadde a terra lungo disteso, pieno di terrore per le parole di Samuele; inoltre era già senza forze perché non aveva mangiato nulla tutto quel giorno e tutta quella notte.
21Allora la donna si accostò a Saul e, vedendolo sconvolto, gli disse: "Ecco, la tua serva ha ascoltato la tua voce. Ho esposto al pericolo la mia vita per ascoltare la parola che tu mi hai detto.
22Ma ora ascolta anche tu la voce della tua serva. Voglio darti un pezzo di pane: mangia e così riprenderai le forze, perché devi rimetterti in viaggio".
23Egli rifiutava e diceva: "Non mangio". Ma i suoi servi insieme alla donna lo costrinsero ed egli ascoltò la loro voce. Si alzò da terra e sedette sul letto.
24La donna aveva in casa un vitello da ingrasso; si affrettò a ucciderlo, poi prese la farina, la impastò e gli fece cuocere pani azzimi.
25Mise tutto davanti a Saul e ai suoi servi. Essi mangiarono, poi si alzarono e partirono quella stessa notte.


Note al testo

28,3-25 Saul e la chiromante di Endor
28,4 Sunem: oggi Sôlem, a 6 chilometri a nord del villaggio di Zeriin, corrisponde all’antica Izreèl; Gèlboe: massiccio montuoso (497 metri sul livello del mare) del settentrione della terra di Canaan, che domina, a sud-est, la piana di Izreèl.
28,7 Endor: a sud del monte Tabor, a una quindicina di chilometri da Nazaret, nel territorio di Ìssacar ma appartenente a Manasse (Gs 17,11). Il nome della città biblica, oggi conservato in quello del villaggio di Endur, significa “sorgente dell’insediamento”. La presenza della negromante nella città si può spiegare con la notazione di Gs 17,12, secondo cui gli Israeliti non riuscirono a sottrarla del tutto all’influenza cananea.