CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - 2 Maccabei - 1
2 Maccabei
1 Ai fratelli Giudei dimoranti in Egitto, salute! I fratelli Giudei che sono a Gerusalemme e nella regione della Giudea augurano una pace sincera. 2Dio voglia concedervi i suoi benefici e ricordarsi della sua alleanza con Abramo, Isacco e Giacobbe, suoi servi fedeli. 3Doni a tutti voi un cuore per adorarlo e per compiere i suoi voleri con spirito generoso e animo pronto. 4Vi apra il cuore alla sua legge e ai suoi precetti e vi conceda pace. 5Esaudisca le vostre preghiere, si riconcili con voi e vi sia propizio e non vi abbandoni nell'ora dell'avversità. 6Così ora noi qui preghiamo per voi.Sotto il regno di Demetrio, nell'anno centosessantanove, noi Giudei vi abbiamo scritto: "Nelle calamità e nell'angustia che si è abbattuta su di noi in questi anni, da quando Giasone e i suoi partigiani hanno tradito la terra santa e il regno,
1,9
i giorni delle Capanne: la festa ebraica di Sukkot, che veniva celebrata in ringraziamento del raccolto nel mese di Tishri, in settembre-ottobre. In realtà qui si tratta della festa della Dedicazione, che nei riti si ispira ad essa e che si dovrà celebrare ogni anno nel mese di Chisleu, novembre-dicembre, a ricordo della dedicazione del nuovo altare fatto costruire da Giuda Maccabeo (vedi 1Mac 4,59; 2Mac 10,5-6).
L’anno centoottantotto: è l’anno 124/123.
1,10
-2,18 Seconda lettera ai Giudei d’Egitto
-2,18 Questa seconda lettera viene datata al 164, perché in essa si parla della morte di Antioco IV Epìfane.
il consiglio degli anziani: coloro che governavano la città, una specie di senato. Vedi 4,44; 11,27; 1Mac 12,6 e nota relativa.
Aristòbulo: molto probabilmente lo storico giudeo-alessandrino, autore di un commentario biblico allegorico e precettore del re Tolomeo VI Filomètore (180-145).
-2,18 Questa seconda lettera viene datata al 164, perché in essa si parla della morte di Antioco IV Epìfane.
il consiglio degli anziani: coloro che governavano la città, una specie di senato. Vedi 4,44; 11,27; 1Mac 12,6 e nota relativa.
Aristòbulo: molto probabilmente lo storico giudeo-alessandrino, autore di un commentario biblico allegorico e precettore del re Tolomeo VI Filomètore (180-145).
1,11-17
Il racconto della morte di Antioco appare diverso sia da quello di 1Mac 6,1-17 sia da quello di 2Mac 9,1-29, ma contiene la stessa lettura teologica dell’accaduto: Dio punisce gli empi con la morte.
Apprestandoci a celebrare la purificazione del tempio il venticinque di Chisleu, abbiamo creduto necessario darvi qualche spiegazione, perché anche voi celebriate la festa delle Capanne e del fuoco, apparso quando Neemia offrì sacrifici dopo la ricostruzione del tempio e dell'altare.
1,18
fuoco, apparso quando Neemia: si riteneva che il fuoco del primo sacrificio offerto nel tempio ricostruito, dopo la deportazione in Babilonia, fosse venuto direttamente da Dio. In Lv 9,23-24 si narrava la stessa cosa riguardo al primo sacrificio di Aronne.
23Mentre il sacrificio veniva consumato, i sacerdoti facevano la preghiera e con loro tutti gli altri: Giònata intonava, gli altri continuavano in coro insieme a Neemia. 24La preghiera era formulata in questo modo: "Signore, Signore Dio, creatore di tutto, tremendo e potente, giusto e misericordioso, tu solo re e buono, 25tu solo generoso, tu solo giusto e onnipotente ed eterno, che salvi Israele da ogni male, che hai fatto i nostri padri oggetto di elezione e santificazione, 26accetta il sacrificio offerto per tutto Israele, tuo popolo, custodisci la tua porzione e santificala. 27Riunisci i nostri dispersi, libera quelli che sono schiavi in mano alle nazioni, guarda benigno i disprezzati e gli oltraggiati; sappiano così le nazioni che tu sei il nostro Dio. 28Punisci quelli che ci opprimono e ci ingiuriano con superbia. Trapianta il tuo popolo nel tuo luogo santo, come ha detto Mosè".
1,29
come ha detto: è riferimento al cantico di vittoria di Mosè (Es 15,17).
Note al testo