CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - 2 Re - 20
2 Re
20 In quei giorni Ezechia si ammalò mortalmente. Il profeta Isaia, figlio di Amoz, si recò da lui e gli disse: "Così dice il Signore: "Da' disposizioni per la tua casa, perché tu morirai e non vivrai"". 2Ezechia allora voltò la faccia verso la parete e pregò il Signore dicendo: 3"Signore, ricòrdati che ho camminato davanti a te con fedeltà e con cuore integro e ho compiuto ciò che è buono ai tuoi occhi". Ed Ezechia fece un gran pianto.4Prima che Isaia uscisse dal cortile centrale, la parola del Signore fu rivolta a lui, dicendo: 5"Torna indietro e riferisci a Ezechia, principe del mio popolo: "Così dice il Signore, Dio di Davide, tuo padre: Ho udito la tua preghiera e ho visto le tue lacrime; ecco, io ti guarirò: fra tre giorni salirai al tempio del Signore. 6Aggiungerò ai tuoi giorni quindici anni. Libererò te e questa città dalla mano del re d'Assiria; proteggerò questa città per amore di me e di Davide, mio servo"". 7Isaia disse: "Andate a prendere un impiastro di fichi". Andarono a prenderlo, lo posero sull'ulcera e il re guarì.
8Ezechia disse a Isaia: "Qual è il segno che il Signore mi guarirà e che fra tre giorni salirò al tempio del Signore?". 9Isaia rispose: "Da parte del Signore questo ti sia come segno che il Signore manterrà questa promessa che ti ha fatto: vuoi che l'ombra avanzi di dieci gradi oppure che retroceda di dieci gradi?". 10Ezechia disse: "È facile per l'ombra allungarsi di dieci gradi. Non così! L'ombra deve tornare indietro di dieci gradi". Il profeta Isaia invocò il Signore che fece tornare indietro di dieci gradi l'ombra sulla meridiana, che era già scesa sull'orologio di Acaz.
14Allora il profeta Isaia si presentò al re Ezechia e gli domandò: "Che cosa hanno detto quegli uomini e da dove sono venuti a te?". Ezechia rispose: "Sono venuti da una regione lontana, da Babilonia". 15Quegli soggiunse: "Che cosa hanno visto nella tua reggia?". Ezechia rispose: "Hanno visto quanto si trova nella mia reggia; non c'è nulla nei miei magazzini che io non abbia mostrato loro".
16Allora Isaia disse a Ezechia: "Ascolta la parola del Signore: 17"Ecco, verranno giorni nei quali tutto ciò che si trova nella tua reggia e ciò che hanno accumulato i tuoi padri fino ad oggi verrà portato a Babilonia; non resterà nulla, dice il Signore. 18Prenderanno i figli che da te saranno usciti e che tu avrai generato, per farne eunuchi nella reggia di Babilonia"". 19Ezechia disse a Isaia: "Buona è la parola del Signore, che mi hai riferita". Egli pensava: "Perché no? Almeno vi saranno pace e stabilità nei miei giorni".
Le altre gesta di Ezechia, tutta la sua potenza, la costruzione della piscina e del canale per introdurre l'acqua nella città, non sono forse descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda?
20,20
Il canale per introdurre l’acqua nella città scorreva dalla fontana di Ghicon, che era all’esterno della città, a quella che viene chiamata la piscina di Sìloe (Gv 9,7) e che era dentro le mura. È il tunnel di Ezechia, scavato tutto nella roccia, che sostituiva un canale più antico, scavato in parte a cielo aperto.
Note al testo