CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - 2 Samuele - 3
2 Samuele
3 La guerra tra la casa di Saul e la casa di Davide fu lunga. Davide andava facendosi più forte, mentre la casa di Saul andava indebolendosi.2A Ebron nacquero a Davide dei figli e furono: il primogenito Amnon, nato da Achinòam di Izreèl; 3il secondo Chilab, nato da Abigàil, già moglie di Nabal di Carmel; il terzo Assalonne, figlio di Maacà, figlia di Talmài, re di Ghesur; 4il quarto Adonia, figlio di Agghìt; il quinto Sefatia, figlio di Abitàl; 5il sesto Itreàm, nato da Egla, moglie di Davide. Questi nacquero a Davide a Ebron.
6Mentre c'era lotta tra la casa di Saul e quella di Davide, Abner era diventato potente nella casa di Saul. 7Saul aveva avuto una concubina chiamata Rispa, figlia di Aià. Ora Is-Baal disse ad Abner: "Perché ti sei unito alla concubina di mio padre?". 8Abner si adirò molto per le parole di Is-Baal e disse: "Sono dunque una testa di cane di Giuda? Fino ad oggi ho usato benevolenza verso la casa di Saul tuo padre, i suoi fratelli e i suoi amici, e non ti ho fatto cadere nelle mani di Davide. Oggi tu mi rimproveri una colpa di donna. 9Così faccia Dio ad Abner e anche peggio, se io non farò per Davide ciò che il Signore gli ha giurato: 10trasferire cioè il regno dalla casa di Saul e stabilire il trono di Davide su Israele e su Giuda, da Dan fino a Betsabea". 11Quegli non fu capace di rispondere una parola ad Abner, perché aveva paura di lui.
12Abner inviò subito messaggeri a Davide per dirgli: "Di chi è la terra?", per dire: "Fa' alleanza con me, ed ecco la mia mano sarà con te per far volgere a te tutto Israele". 13Rispose: "Bene! Io farò alleanza con te. Però ho una cosa da chiederti ed è questa: non vedrai il mio volto senza condurmi Mical, figlia di Saul, quando verrai a vedere il mio volto". Davide spedì messaggeri a Is-Baal, figlio di Saul, dicendogli: "Ridammi mia moglie Mical, che feci mia sposa al prezzo di cento prepuzi di Filistei".
3,14
Ridammi mia moglie Mical: Mical era moglie di Davide. Al momento della fuga di questi da Gerusalemme, era stata assegnata a Paltì, uomo della tribù di Beniamino (1Sam 25,44).
22Ed ecco, i servi di Davide e Ioab tornavano da una scorreria e portavano con sé grande bottino. Abner non era più con Davide a Ebron, perché questi lo aveva congedato, ed egli era partito in pace. 23Quando arrivarono Ioab e la sua truppa, fu riferito a Ioab: "È venuto dal re Abner, figlio di Ner, ed egli l'ha congedato e se n'è andato in pace". 24Ioab andò dal re e gli disse: "Che cosa hai fatto? Ecco, è venuto Abner da te; come mai l'hai congedato ed egli ha potuto andarsene? 25Lo sai chi è Abner, figlio di Ner? È venuto per ingannarti, per conoscere le tue mosse, per sapere ciò che fai".
26Ioab si allontanò da Davide e mandò messaggeri dietro Abner e lo fece tornare indietro dalla cisterna di Sira, senza che Davide lo sapesse. 27Abner tornò a Ebron e Ioab lo prese in disparte dentro la porta, come per parlargli pacificamente, e qui lo colpì a morte al ventre, per vendicare il sangue di Asaèl, suo fratello. 28Davide seppe più tardi la cosa e disse: "Sono innocente io e il mio regno per sempre davanti al Signore del sangue di Abner, figlio di Ner. 29Ricada sulla testa di Ioab e su tutta la casa di suo padre. Nella casa di Ioab non manchi mai chi soffra di gonorrea o sia colpito da lebbra o si appoggi al bastone, chi cada di spada o chi sia senza pane". 30Ioab e suo fratello Abisài avevano trucidato Abner, perché aveva ucciso Asaèl, loro fratello, a Gàbaon in battaglia. 31Davide disse a Ioab e a tutta la gente che era con lui: "Stracciatevi le vesti, vestitevi di sacco e fate il lamento davanti ad Abner". Anche il re Davide seguiva la bara. 32Seppellirono Abner a Ebron e il re levò la sua voce e pianse davanti al sepolcro di Abner; pianse anche tutto il popolo. 33Il re intonò un lamento funebre su Abner e disse:
"Come muore un insensato,
doveva dunque Abner morire?
34Le tue mani non sono state legate,
i tuoi piedi non sono stati stretti in catene!
Sei caduto come si cade
davanti ai malfattori!".
Tutto il popolo riprese a piangere su di lui. 35Tutto il popolo venne ad invitare Davide a prendere cibo, mentre era ancora giorno; ma Davide giurò: "Così mi faccia Dio e anche di peggio, se io gusterò pane o qualsiasi altra cosa prima del tramonto del sole". 36Tutto il popolo notò la cosa e l'approvò; quanto fece il re ebbe l'approvazione del popolo intero. 37Tutto il popolo e tutto Israele fu convinto in quel giorno che non era stato il re a far uccidere Abner, figlio di Ner. 38Disse ancora il re ai suoi servi: "Non sapete che oggi è caduto un capo, un grande in Israele? 39Io oggi sono tenero, sebbene già unto re, mentre questi uomini, i figli di Seruià, sono più duri di me. Provveda il Signore a trattare il malvagio secondo la sua malvagità".
Note al testo