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CEI 2008 - Antico Testamento - Pentateuco - Esodo - 19

Esodo

AL SINAI: ALLEANZA E SANTUARIO
I preliminari dell’alleanza
19 Al terzo mese dall'uscita degli Israeliti dalla terra d'Egitto, nello stesso giorno, essi arrivarono al deserto del Sinai.
19,1-25 Nel racconto della teofania si intrecciano diverse tradizioni. Secondo i vv. 16-17 Dio si manifesta attraverso il fenomeno cosmico di una terrificante tempesta; il v. 18 parla, invece, del fenomeno tellurico di un vulcano in eruzione, sul quale Dio è disceso.
2Levate le tende da Refidìm, giunsero al deserto del Sinai, dove si accamparono; Israele si accampò davanti al monte.
3Mosè salì verso Dio, e il Signore lo chiamò dal monte, dicendo: "Questo dirai alla casa di Giacobbe e annuncerai agli Israeliti:
4"Voi stessi avete visto ciò che io ho fatto all'Egitto e come ho sollevato voi su ali di aquile e vi ho fatto venire fino a me.
Ora, se darete ascolto alla mia voce e custodirete la mia alleanza, voi sarete per me una proprietà particolare tra tutti i popoli; mia infatti è tutta la terra!
19,5-6 Se Israele accetterà di ascoltare la voce del Signore e di osservare la sua legge, apparterrà a Dio in qualità di proprietà particolare, regno di sacerdoti, nazione santa. Queste prerogative serviranno nel NT a definire la singolare identità dei cristiani (1Pt 2,9; Ap 5,10).
6Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa". Queste parole dirai agli Israeliti".
7Mosè andò, convocò gli anziani del popolo e riferì loro tutte queste parole, come gli aveva ordinato il Signore.
8Tutto il popolo rispose insieme e disse: "Quanto il Signore ha detto, noi lo faremo!". Mosè tornò dal Signore e riferì le parole del popolo.
9Il Signore disse a Mosè: "Ecco, io sto per venire verso di te in una densa nube, perché il popolo senta quando io parlerò con te e credano per sempre anche a te".
Mosè riferì al Signore le parole del popolo.
10Il Signore disse a Mosè: "Va' dal popolo e santificalo, oggi e domani: lavino le loro vesti
11e si tengano pronti per il terzo giorno, perché nel terzo giorno il Signore scenderà sul monte Sinai, alla vista di tutto il popolo.
12Fisserai per il popolo un limite tutto attorno, dicendo: "Guardatevi dal salire sul monte e dal toccarne le falde. Chiunque toccherà il monte sarà messo a morte.
13Nessuna mano però dovrà toccare costui: dovrà essere lapidato o colpito con tiro di arco. Animale o uomo, non dovrà sopravvivere". Solo quando suonerà il corno, essi potranno salire sul monte".
14Mosè scese dal monte verso il popolo; egli fece santificare il popolo, ed essi lavarono le loro vesti.
15Poi disse al popolo: "Siate pronti per il terzo giorno: non unitevi a donna".
Il terzo giorno, sul far del mattino, vi furono tuoni e lampi, una nube densa sul monte e un suono fortissimo di corno: tutto il popolo che era nell'accampamento fu scosso da tremore.
19,16 un suono fortissimo di corno: il suono del corno veniva impiegato per annunziare una festa o un particolare atto di culto.
17Allora Mosè fece uscire il popolo dall'accampamento incontro a Dio. Essi stettero in piedi alle falde del monte.
18Il monte Sinai era tutto fumante, perché su di esso era sceso il Signore nel fuoco, e ne saliva il fumo come il fumo di una fornace: tutto il monte tremava molto.
19Il suono del corno diventava sempre più intenso: Mosè parlava e Dio gli rispondeva con una voce.
20Il Signore scese dunque sul monte Sinai, sulla vetta del monte, e il Signore chiamò Mosè sulla vetta del monte. Mosè salì.
21Il Signore disse a Mosè: "Scendi, scongiura il popolo di non irrompere verso il Signore per vedere, altrimenti ne cadrà una moltitudine!
22Anche i sacerdoti, che si avvicinano al Signore, si santifichino, altrimenti il Signore si avventerà contro di loro!".
23Mosè disse al Signore: "Il popolo non può salire al monte Sinai, perché tu stesso ci hai avvertito dicendo: "Delimita il monte e dichiaralo sacro"".
24Il Signore gli disse: "Va', scendi, poi salirai tu e Aronne con te. Ma i sacerdoti e il popolo non si precipitino per salire verso il Signore, altrimenti egli si avventerà contro di loro!".
25Mosè scese verso il popolo e parlò loro.


Note al testo

19,1-25 Nel racconto della teofania si intrecciano diverse tradizioni. Secondo i vv. 16-17 Dio si manifesta attraverso il fenomeno cosmico di una terrificante tempesta; il v. 18 parla, invece, del fenomeno tellurico di un vulcano in eruzione, sul quale Dio è disceso.
19,5-6 Se Israele accetterà di ascoltare la voce del Signore e di osservare la sua legge, apparterrà a Dio in qualità di proprietà particolare, regno di sacerdoti, nazione santa. Queste prerogative serviranno nel NT a definire la singolare identità dei cristiani (1Pt 2,9; Ap 5,10).
19,16 un suono fortissimo di corno: il suono del corno veniva impiegato per annunziare una festa o un particolare atto di culto.