CEI 2008 - Antico Testamento - Pentateuco - Esodo - 3
Esodo
3 Mentre Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l'Oreb. L'angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco dal mezzo di un roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva per il fuoco, ma quel roveto non si consumava.7Il Signore disse: "Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sovrintendenti: conosco le sue sofferenze. Sono sceso per liberarlo dal potere dell'Egitto e per farlo salire da questa terra verso una terra bella e spaziosa, verso una terra dove scorrono latte e miele, verso il luogo dove si trovano il Cananeo, l'Ittita, l'Amorreo, il Perizzita, l'Eveo, il Gebuseo.
3,8
una terra dove scorrono latte e miele: espressione ricorrente per indicare la fertilità di Canaan, terra promessa ad Abramo (Gen 12,4-7).
13Mosè disse a Dio: "Ecco, io vado dagli Israeliti e dico loro: "Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi". Mi diranno: "Qual è il suo nome?". E io che cosa risponderò loro?". Dio disse a Mosè: "Io sono colui che sono!". E aggiunse: "Così dirai agli Israeliti: "Io-Sono mi ha mandato a voi"".
3,14
Secondo una etimologia popolare, il tetragramma sacro, cioè le quattro consonanti ebraiche YHWH con le quali è indicato il Nome di Dio, viene spiegato con l’accostamento al verbo “essere” (hayah). Il significato di questo verbo, però, non va inteso tanto come una definizione filosofica di Dio, “Colui che ha l’essere per essenza”, ma come un “essere per”: Dio è colui che si rende “presente a”, che è “in favore di”.
3,17
Lista di sei popoli abitanti in Canaan prima dell’ingresso d’Israele (in Dt 7,1 diventano sette con l’aggiunta dei Gergesei).
19Io so che il re d'Egitto non vi permetterà di partire, se non con l'intervento di una mano forte. 20Stenderò dunque la mano e colpirò l'Egitto con tutti i prodigi che opererò in mezzo ad esso, dopo di che egli vi lascerà andare. Farò sì che questo popolo trovi grazia agli occhi degli Egiziani: quando partirete, non ve ne andrete a mani vuote.
3,21
non ve ne andrete a mani vuote: secondo Sap 10,17 la cosiddetta “spoliazione degli Egiziani” (vedi 11,2-3; 12,35-36) costituisce una ricompensa agli Ebrei per le sofferenze della schiavitù. Vedi anche Dt 15,13-14.
Note al testo