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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Giobbe - 32

Giobbe

32 Quei tre uomini cessarono di rispondere a Giobbe, perché egli si riteneva giusto.
32,1 DISCORSI DI ELIU (32,1-37,24)
-37,24  L’intervento inatteso di questo personaggio di nome Eliu pone un intervallo tra i discorsi di Giobbe e la grande teofania racchiusa in 38,1-42,6. La sezione che racchiude questi discorsi è considerata da molti come un’aggiunta posteriore: in realtà, il personaggio Eliu non verrà nemmeno citato da Dio nel suo ultimo intervento (vedi 42,7-9).
Allora si accese lo sdegno di Eliu, figlio di Barachele, il Buzita, della tribù di Ram. Si accese di sdegno contro Giobbe, perché si considerava giusto di fronte a Dio;
32,2  Buzita: Buz è nome di una tribù del deserto arabico (Ger 25,23 e anche Gen 22,21). Ram designa probabilmente il clan di appartenenza di Eliu (vedi 1Cr 2,25.27).
3si accese di sdegno anche contro i suoi tre amici, perché non avevano trovato di che rispondere, sebbene avessero dichiarato Giobbe colpevole.
4Eliu aveva aspettato, mentre essi parlavano con Giobbe, perché erano più vecchi di lui in età.
5Quando vide che sulla bocca di questi tre uomini non vi era più alcuna risposta, Eliu si accese di sdegno.
Eliu, figlio di Barachele, il Buzita, prese a dire:
"Giovane io sono di anni
e voi siete già canuti;
per questo ho esitato, per rispetto,
a manifestarvi il mio sapere.
32,6-22 Eliu contesta le argomentazioni di Giobbe
7Pensavo: "Parlerà l'età
e gli anni numerosi insegneranno la sapienza".
8Ma è lo spirito che è nell'uomo,
è il soffio dell'Onnipotente che lo fa intelligente.
9Essere anziani non significa essere sapienti,
essere vecchi non significa saper giudicare.
10Per questo io oso dire: "Ascoltatemi;
esporrò anch'io il mio parere".
11Ecco, ho atteso le vostre parole,
ho teso l'orecchio ai vostri ragionamenti.
Finché andavate in cerca di argomenti,
12su di voi fissai l'attenzione.
Ma ecco, nessuno ha potuto confutare Giobbe,
nessuno tra voi ha risposto ai suoi detti.
13Non venite a dire: "Abbiamo trovato noi la sapienza,
Dio solo può vincerlo, non un uomo!".
14Egli non ha rivolto a me le sue parole,
e io non gli risponderò con i vostri argomenti.
15Sono sconcertati, non rispondono più,
mancano loro le parole.
16Ho atteso, ma poiché non parlano più,
poiché stanno lì senza risposta,
17risponderò anch'io per la mia parte,
esporrò anch'io il mio parere;
18mi sento infatti pieno di parole,
mi preme lo spirito che è nel mio ventre.
19Ecco, il mio ventre è come vino senza aria di sfogo,
come otri nuovi sta per scoppiare.
20Parlerò e avrò un po' d'aria,
aprirò le labbra e risponderò.
21Non guarderò in faccia ad alcuno,
e non adulerò nessuno,
22perché io non so adulare:
altrimenti il mio creatore in breve mi annienterebbe.


Note al testo

32,1 DISCORSI DI ELIU (32,1-37,24)
-37,24  L’intervento inatteso di questo personaggio di nome Eliu pone un intervallo tra i discorsi di Giobbe e la grande teofania racchiusa in 38,1-42,6. La sezione che racchiude questi discorsi è considerata da molti come un’aggiunta posteriore: in realtà, il personaggio Eliu non verrà nemmeno citato da Dio nel suo ultimo intervento (vedi 42,7-9).
32,2  Buzita: Buz è nome di una tribù del deserto arabico (Ger 25,23 e anche Gen 22,21). Ram designa probabilmente il clan di appartenenza di Eliu (vedi 1Cr 2,25.27).
32,6-22 Eliu contesta le argomentazioni di Giobbe