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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Giobbe - 38

Giobbe

38 Il Signore prese a dire a Giobbe in mezzo all'uragano:

38,1 LA GRANDE TEOFANIA (38,1-42,6)
"Chi è mai costui che oscura il mio piano
con discorsi da ignorante?
38,2  Dio è il Signore della terra
3Cingiti i fianchi come un prode:
io t'interrogherò e tu mi istruirai!
4Quando ponevo le fondamenta della terra, tu dov'eri?
Dimmelo, se sei tanto intelligente!
5Chi ha fissato le sue dimensioni, se lo sai,
o chi ha teso su di essa la corda per misurare?
6Dove sono fissate le sue basi
o chi ha posto la sua pietra angolare,
7mentre gioivano in coro le stelle del mattino
e acclamavano tutti i figli di Dio?
Chi ha chiuso tra due porte il mare,
quando usciva impetuoso dal seno materno,
38,8-11 ... del mare
Simbolo del caos e di tutto ciò che incute paura all’uomo, il mare è descritto qui come un indifeso neonato, che esce dal seno materno e che Dio avvolge di nubi come di fasce.
9quando io lo vestivo di nubi
e lo fasciavo di una nuvola oscura,
10quando gli ho fissato un limite,
e gli ho messo chiavistello e due porte
11dicendo: "Fin qui giungerai e non oltre
e qui s'infrangerà l'orgoglio delle tue onde"?
Da quando vivi, hai mai comandato al mattino
e assegnato il posto all'aurora,
38,12-24 … della luce
13perché afferri la terra per i lembi
e ne scuota via i malvagi,
14ed essa prenda forma come creta premuta da sigillo
e si tinga come un vestito,
15e sia negata ai malvagi la loro luce
e sia spezzato il braccio che si alza a colpire?
16Sei mai giunto alle sorgenti del mare
e nel fondo dell'abisso hai tu passeggiato?
17Ti sono state svelate le porte della morte
e hai visto le porte dell'ombra tenebrosa?
18Hai tu considerato quanto si estende la terra?
Dillo, se sai tutto questo!
19Qual è la strada dove abita la luce
e dove dimorano le tenebre,
20perché tu le possa ricondurre dentro i loro confini
e sappia insegnare loro la via di casa?
21Certo, tu lo sai, perché allora eri già nato
e il numero dei tuoi giorni è assai grande!
Sei mai giunto fino ai depositi della neve,
hai mai visto i serbatoi della grandine,
38,22-23 La grandine è spesso considerata nella Bibbia come un’arma usata da Dio per punire.
23che io riserbo per l'ora della sciagura,
per il giorno della guerra e della battaglia?
24Per quali vie si diffonde la luce,
da dove il vento d'oriente invade la terra?
Chi ha scavato canali agli acquazzoni
e una via al lampo tonante,
38,25-30 ... della tempesta
La descrizione dei diversi fenomeni rispecchia l’antica scienza cosmologica, secondo la quale la pioggia scendeva attraverso canali aperti nel firmamento, e la rugiada cadeva a gocce dall’aria.
26per far piovere anche sopra una terra spopolata,
su un deserto dove non abita nessuno,
27per dissetare regioni desolate e squallide
e far sbocciare germogli verdeggianti?
28Ha forse un padre la pioggia?
O chi fa nascere le gocce della rugiada?
29Da qual grembo esce il ghiaccio
e la brina del cielo chi la genera,
30quando come pietra le acque si induriscono
e la faccia dell'abisso si raggela?
Puoi tu annodare i legami delle Plèiadi
o sciogliere i vincoli di Orione?
38,31-38  ... delle stagioni
 Vengono elencati i nomi delle costellazioni e dei corpi celesti che compongono lo Zodiaco. L’Orsa insieme con i suoi figli probabilmente designa la costellazione dell’Orsa minore (v. 32).
32Puoi tu far spuntare a suo tempo le costellazioni
o guidare l'Orsa insieme con i suoi figli?
33Conosci tu le leggi del cielo
o ne applichi le norme sulla terra?
34Puoi tu alzare la voce fino alle nubi
per farti inondare da una massa d'acqua?
35Scagli tu i fulmini ed essi partono
dicendoti: "Eccoci!"?
Chi mai ha elargito all'ibis la sapienza
o chi ha dato al gallo intelligenza?
38,36  All’ibis e al gallo erano attribuite dagli antichi particolari funzioni meteorologiche. Il primo annunciava le piene del fiume Nilo, il secondo lo spuntare del giorno e le piogge autunnali. L’ibis era l’uccello simbolo della sapienza e il gallo dell’intelligenza.
37Chi mai è in grado di contare con esattezza le nubi
e chi può riversare gli otri del cielo,
38quando la polvere del suolo diventa fango
e le zolle si attaccano insieme?
Sei forse tu che vai a caccia di preda per la leonessa
e sazi la fame dei leoncelli,
38,39-39,4 - Il dominio di Dio sul mondo degli animali
40quando sono accovacciati nelle tane
o stanno in agguato nei nascondigli?
41Chi prepara al corvo il suo pasto,
quando i suoi piccoli gridano verso Dio
e vagano qua e là per mancanza di cibo?


Note al testo

38,1 LA GRANDE TEOFANIA (38,1-42,6)
38,2  Dio è il Signore della terra
38,8-11 ... del mare
Simbolo del caos e di tutto ciò che incute paura all’uomo, il mare è descritto qui come un indifeso neonato, che esce dal seno materno e che Dio avvolge di nubi come di fasce.
38,12-24 … della luce
38,22-23 La grandine è spesso considerata nella Bibbia come un’arma usata da Dio per punire.
38,25-30 ... della tempesta
La descrizione dei diversi fenomeni rispecchia l’antica scienza cosmologica, secondo la quale la pioggia scendeva attraverso canali aperti nel firmamento, e la rugiada cadeva a gocce dall’aria.
38,31-38  ... delle stagioni
 Vengono elencati i nomi delle costellazioni e dei corpi celesti che compongono lo Zodiaco. L’Orsa insieme con i suoi figli probabilmente designa la costellazione dell’Orsa minore (v. 32).
38,36  All’ibis e al gallo erano attribuite dagli antichi particolari funzioni meteorologiche. Il primo annunciava le piene del fiume Nilo, il secondo lo spuntare del giorno e le piogge autunnali. L’ibis era l’uccello simbolo della sapienza e il gallo dell’intelligenza.
38,39-39,4 - Il dominio di Dio sul mondo degli animali