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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - Giudici - 8

Giudici

8 1 Ma gli uomini di Èfraim gli dissero: "Perché ti sei comportato a questo modo con noi, non chiamandoci quando sei andato a combattere contro Madian?". Litigarono con lui violentemente.
2Egli rispose loro: "Che cosa ho fatto io, in confronto a voi? La racimolatura di Èfraim non vale più della vendemmia di Abièzer?
3Dio ha consegnato in mano vostra i capi di Madian, Oreb e Zeeb; che cosa mai ho potuto fare io, in confronto a voi?". A tali parole, la loro animosità contro di lui si calmò.
Gedeone arrivò al Giordano e lo attraversò. Ma egli e i suoi trecento uomini erano esausti per l'inseguimento.
8,4 arrivò al Giordano e lo attraversò: la campagna in Transgiordania non è la continuazione della precedente, ma una diversa spedizione militare. I re in questione non sono più Oreb e Zeeb, i cui nomi significano “corvo” e “lupo” (vedi 8,3) ma Zebach e Salmunnà, i cui nomi significano “vittime” e, forse, “ombra vagante” (vedi 8,5).
5Disse a quelli di Succot: "Date per favore focacce di pane alla gente che mi segue, perché è esausta, e io sto inseguendo Zebach e Salmunnà, re di Madian".
Ma i capi di Succot risposero: "Tieni forse già nelle tue mani i polsi di Zebach e di Salmunnà perché dobbiamo dare pane al tuo esercito?".
8,6 Succot: città a nord della foce dello Iabbok.
7Gedeone disse: "Ebbene, quando il Signore mi avrà consegnato nelle mani Zebach e Salmunnà, vi strazierò le carni con le spine del deserto e con i cardi".
Di là salì a Penuèl e parlò agli uomini di Penuèl nello stesso modo; essi gli risposero come avevano fatto quelli di Succot.
8,8 Penuèl: lungo il corso dello Iabbok, circa a otto chilometri al di là di Succot.
9Egli disse anche agli uomini di Penuèl: "Quando tornerò vittorioso, abbatterò questa torre".
10Zebach e Salmunnà erano a Karkor con il loro accampamento di circa quindicimila uomini, quanti erano rimasti dell'intero esercito dei figli dell'oriente: erano caduti centoventimila uomini armati di spada.
11Gedeone salì per la via dei nomadi, a oriente di Nobach e di Iogbea, e mise in rotta l'esercito quando esso si credeva sicuro.
12Zebach e Salmunnà si diedero alla fuga, ma egli li inseguì, prese i due re di Madian, Zebach e Salmunnà, e sbaragliò tutto l'esercito.
13Poi Gedeone, figlio di Ioas, tornò dalla battaglia per la salita di Cheres.
14Catturò un giovane tra gli uomini di Succot e lo interrogò; quello gli mise per iscritto i nomi dei capi e degli anziani di Succot: settantasette uomini.
15Poi venne dagli uomini di Succot e disse: "Ecco Zebach e Salmunnà, a proposito dei quali mi avete insultato dicendo: "Tieni forse già nelle tue mani i polsi di Zebach e di Salmunnà perché dobbiamo dare pane alla tua gente esausta?"".
16Prese gli anziani della città e con le spine del deserto e con i cardi castigò gli uomini di Succot.
17Demolì la torre di Penuèl e uccise gli uomini della città.
18Poi disse a Zebach e a Salmunnà: "Come erano gli uomini che avete ucciso al Tabor?". Quelli risposero: "Erano come te; ognuno di loro aveva l'aspetto di un figlio di re".
19Egli riprese: "Erano miei fratelli, figli di mia madre; per la vita del Signore, se aveste risparmiato loro la vita, io non vi ucciderei!".
20Quindi disse a Ieter, suo primogenito: "Su, uccidili!". Ma il giovane non estrasse la spada, perché aveva paura, essendo ancora giovane.
21Zebach e Salmunnà dissero: "Suvvia, colpisci tu stesso, poiché qual è l'uomo, tale è la sua forza". Gedeone si alzò e uccise Zebach e Salmunnà e prese le lunette che i loro cammelli portavano al collo.
22Allora gli Israeliti dissero a Gedeone: "Governa tu, tuo figlio e il figlio di tuo figlio, poiché ci hai salvati dalla mano di Madian".
23Ma Gedeone rispose loro: "Non vi governerò io né vi governerà mio figlio: il Signore vi governerà".
24Poi Gedeone disse loro: "Una cosa voglio chiedervi: ognuno di voi mi dia un anello del suo bottino". I nemici avevano anelli d'oro, perché erano Ismaeliti.
25Risposero: "Li daremo volentieri". Egli stese allora il mantello e ognuno vi gettò un anello del suo bottino.
26Il peso degli anelli d'oro, che egli aveva chiesto, fu di millesettecento sicli d'oro, oltre le lunette, le catenelle e le vesti di porpora, che i re di Madian avevano addosso, e oltre i collari che i loro cammelli avevano al collo.
Gedeone ne fece un efod che pose a Ofra, sua città; tutto Israele vi si prostituì, e ciò divenne una causa di rovina per Gedeone e per la sua casa.
8,27 fece un efod: cioè un oggetto cultuale (Es 28,6-14; Gdc 17,5; 18,14-20; 1Sam 14,18.41), che il testo considera come idolatrico.
28Così Madian fu umiliato davanti agli Israeliti e non alzò più il capo; la terra rimase tranquilla per quarant'anni, durante la vita di Gedeone.
29Ierub-Baal, figlio di Ioas, se ne andò ad abitare a casa sua.
30Gedeone ebbe settanta figli nati da lui, perché aveva molte mogli.
31Anche la sua concubina che stava a Sichem gli partorì un figlio, che chiamò Abimèlec.
32Gedeone, figlio di Ioas, morì dopo una felice vecchiaia e fu sepolto nella tomba di Ioas, suo padre, a Ofra degli Abiezeriti.
Dopo la morte di Gedeone gli Israeliti tornarono a prostituirsi ai Baal e presero Baal-Berit come loro dio.
8,33 Baal-Berit: è il dio dell’alleanza venerato dai Cananei di Sichem; in 9,46 viene chiamato El-Berit.
34Gli Israeliti non si ricordarono del Signore, loro Dio, che li aveva liberati dalle mani di tutti i loro nemici all'intorno,
35e non dimostrarono gratitudine alla casa di Ierub-Baal, cioè di Gedeone, per tutto il bene che egli aveva fatto a Israele.


Note al testo

8,4 arrivò al Giordano e lo attraversò: la campagna in Transgiordania non è la continuazione della precedente, ma una diversa spedizione militare. I re in questione non sono più Oreb e Zeeb, i cui nomi significano “corvo” e “lupo” (vedi 8,3) ma Zebach e Salmunnà, i cui nomi significano “vittime” e, forse, “ombra vagante” (vedi 8,5).
8,6 Succot: città a nord della foce dello Iabbok.
8,8 Penuèl: lungo il corso dello Iabbok, circa a otto chilometri al di là di Succot.
8,27 fece un efod: cioè un oggetto cultuale (Es 28,6-14; Gdc 17,5; 18,14-20; 1Sam 14,18.41), che il testo considera come idolatrico.
8,33 Baal-Berit: è il dio dell’alleanza venerato dai Cananei di Sichem; in 9,46 viene chiamato El-Berit.