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CEI 2008 - Antico Testamento - Pentateuco - Genesi - 1

Genesi

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CREAZIONE E RIPOSO DIVINO
La creazione
1 In principio Dio creò il cielo e la terra.
1,1-2,4a La tonalità di questa prima pagina è quella di un inno. Si possono confrontare inni simili, o paralleli, in Sal 8; Sal 104; Pr 8,22-31. La prospettiva con cui si parla delle origini è teologica e non descrittiva: una riflessione in forma narrativa sul senso della realtà di cui l’uomo ha ogni giorno esperienza.
1,1-31 Dio crea in una settimana: otto opere in sei giorni, mentre il settimo è dedicato al riposo. Dieci volte ritorna l’espressione “Dio disse”, forse un’allusione alle dieci parole del decalogo: la parola di Dio regge il mondo, come regge la vita morale dell’uomo.
La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
1,2 spirito di Dio: letteralmente soffio di Dio. Può indicare il vento che, nell’immaginario simbolico dell’autore, si agita sull’abisso primordiale; oppure, meglio, può anticipare l’azione creatrice e vivificante di Dio.
3 Dio disse: "Sia la luce!". E la luce fu.
Dio vide che la luce era cosa buona e Dio separò la luce dalle tenebre.
1,4 Con la separazione della luce dalle tenebre, del giorno dalla notte, ha inizio il tempo.
5 Dio chiamò la luce giorno, mentre chiamò le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: giorno primo.
Dio disse: "Sia un firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque".
1,6-8 Il cielo (o firmamento) è immaginato come una volta che sostiene le acque di sopra (quelle che dispiegano la pioggia) e le separa dalle acque della superficie terrestre.
7 Dio fece il firmamento e separò le acque che sono sotto il firmamento dalle acque che sono sopra il firmamento. E così avvenne.
8 Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.
9 Dio disse: "Le acque che sono sotto il cielo si raccolgano in un unico luogo e appaia l'asciutto". E così avvenne.
Dio chiamò l'asciutto terra, mentre chiamò la massa delle acque mare. Dio vide che era cosa buona.
1,10 Dando il nome, Dio mostra la sua signoria su ogni cosa.
11Dio disse: "La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che fanno sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la propria specie". E così avvenne.
12E la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie, e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona.
13E fu sera e fu mattina: terzo giorno.
Dio disse: "Ci siano fonti di luce nel firmamento del cielo, per separare il giorno dalla notte; siano segni per le feste, per i giorni e per gli anni
1,14-19 Gli astri non sono divinità, come spesso nelle mitologie dell’Antico Oriente, ma creature, che hanno la funzione di regolare il tempo e il calendario.
15e siano fonti di luce nel firmamento del cielo per illuminare la terra". E così avvenne.
E Dio fece le due fonti di luce grandi: la fonte di luce maggiore per governare il giorno e la fonte di luce minore per governare la notte, e le stelle.
1,16 la fonte di luce maggiorela fonte di luce minore: il sole e la luna.
17Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra
18e per governare il giorno e la notte e per separare la luce dalle tenebre. Dio vide che era cosa buona.
19E fu sera e fu mattina: quarto giorno.
20Dio disse: "Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo".
21Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona.
Dio li benedisse: "Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra".
1,22 Dio li benedisse: la benedizione di Dio si manifesta nella fecondità.
23E fu sera e fu mattina: quinto giorno.
24Dio disse: "La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici, secondo la loro specie". E così avvenne.
25Dio fece gli animali selvatici, secondo la loro specie, il bestiame, secondo la propria specie, e tutti i rettili del suolo, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona.
Dio disse: "Facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra".

1,26 Il termine uomo, in ebraico adam, può essere fatto derivare da adamah, terra, da cui l’uomo, secondo Gen 3,23, fu tratto. Qui adam ha valore collettivo: maschio e femmina (v. 27).
E Dio creò l'uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò:
maschio e femmina li creò.

1,27 Soltanto l’umanità è a immagine di Dio, staccata dalle altre creature, collocata al vertice del creato (vedi anche Sal 8), prossima a Dio e partecipe del suo mistero. Nel NT si dirà che perfetta immagine di Dio è Gesù Cristo (2Cor 3,18; Col 1,15).
28Dio li benedisse e Dio disse loro:

   "Siate fecondi e moltiplicatevi,
   riempite la terra e soggiogatela,
   dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo
   e su ogni essere vivente che striscia sulla terra".

29Dio disse: "Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo.
30A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde". E così avvenne.
31Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.


Note al testo

1,1-2,4a La tonalità di questa prima pagina è quella di un inno. Si possono confrontare inni simili, o paralleli, in Sal 8; Sal 104; Pr 8,22-31. La prospettiva con cui si parla delle origini è teologica e non descrittiva: una riflessione in forma narrativa sul senso della realtà di cui l’uomo ha ogni giorno esperienza.
1,1-31 Dio crea in una settimana: otto opere in sei giorni, mentre il settimo è dedicato al riposo. Dieci volte ritorna l’espressione “Dio disse”, forse un’allusione alle dieci parole del decalogo: la parola di Dio regge il mondo, come regge la vita morale dell’uomo.
1,2 spirito di Dio: letteralmente soffio di Dio. Può indicare il vento che, nell’immaginario simbolico dell’autore, si agita sull’abisso primordiale; oppure, meglio, può anticipare l’azione creatrice e vivificante di Dio.
1,4 Con la separazione della luce dalle tenebre, del giorno dalla notte, ha inizio il tempo.
1,6-8 Il cielo (o firmamento) è immaginato come una volta che sostiene le acque di sopra (quelle che dispiegano la pioggia) e le separa dalle acque della superficie terrestre.
1,10 Dando il nome, Dio mostra la sua signoria su ogni cosa.
1,14-19 Gli astri non sono divinità, come spesso nelle mitologie dell’Antico Oriente, ma creature, che hanno la funzione di regolare il tempo e il calendario.
1,16 la fonte di luce maggiorela fonte di luce minore: il sole e la luna.
1,22 Dio li benedisse: la benedizione di Dio si manifesta nella fecondità.
1,26 Il termine uomo, in ebraico adam, può essere fatto derivare da adamah, terra, da cui l’uomo, secondo Gen 3,23, fu tratto. Qui adam ha valore collettivo: maschio e femmina (v. 27).
1,27 Soltanto l’umanità è a immagine di Dio, staccata dalle altre creature, collocata al vertice del creato (vedi anche Sal 8), prossima a Dio e partecipe del suo mistero. Nel NT si dirà che perfetta immagine di Dio è Gesù Cristo (2Cor 3,18; Col 1,15).