CEI 2008 - Antico Testamento - Pentateuco - Genesi - 33
Genesi
Riconciliazione e separazione tra Giacobbe e Esaù
( 33,1-33,17 )
33
Giacobbe alzò gli occhi e vide arrivare Esaù, che aveva con sé quattrocento uomini. Allora distribuì i bambini tra Lia, Rachele e le due schiave;
12Esaù disse: "Partiamo e mettiamoci in viaggio: io camminerò davanti a te". 13Gli rispose: "Il mio signore sa che i bambini sono delicati e che devo aver cura delle greggi e degli armenti che allattano: se si affaticassero anche un giorno solo, tutte le bestie morirebbero. 14Il mio signore passi prima del suo servo, mentre io mi sposterò con mio agio, tenendo il passo di questo bestiame che mi precede e dei bambini, finché arriverò presso il mio signore in Seir". 15Disse allora Esaù: "Almeno possa lasciare con te una parte della gente che ho con me!". Rispose: "Ma perché? Basta solo che io trovi grazia agli occhi del mio signore!". 16Così quel giorno stesso Esaù ritornò per conto proprio in Seir. 17Giacobbe invece partì per Succot, dove costruì una casa per sé e fece capanne per il gregge. Per questo chiamò quel luogo Succot.
Arrivo a Sichem e violenza a Dina
( 33,18-34,31 )
18Giacobbe arrivò sano e salvo alla città di Sichem, che è nella terra di Canaan, al ritorno da Paddan-Aram e si accampò di fronte alla città.
19Acquistò dai figli di Camor, padre di Sichem, per cento pezzi d'argento, quella porzione di campagna dove aveva piantato la tenda.
Qui eresse un altare e lo chiamò "El, Dio d'Israele".Note al testo