CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Profetici - Geremia - 33
Geremia
33 La parola del Signore fu rivolta una seconda volta a Geremia, mentre egli era ancora chiuso nell'atrio della prigione:
33,1-13
Promessa di restaurazione
L’oracolo viene collocato nello stesso contesto del c. 32, con Geremia imprigionato.
L’atrio della prigione era all’interno del palazzo reale.
L’oracolo viene collocato nello stesso contesto del c. 32, con Geremia imprigionato.
L’atrio della prigione era all’interno del palazzo reale.
10Così dice il Signore: Di questo luogo voi dite: "È desolato, senza uomini e senza bestiame"; ma si udranno ancora nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme, ora desolate, senza uomini, senza abitanti e senza bestiame, il canto della gioia e dell'allegria, il canto dello sposo e il canto della sposa, e la voce di coloro che cantano: "Rendete grazie al Signore degli eserciti, perché il suo amore è per sempre", e porteranno sacrifici di ringraziamento nel tempio del Signore. Sì, io ristabilirò la sorte di questo paese come era al principio, dice il Signore.
Ecco, verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali io realizzerò le promesse di bene che ho fatto alla casa d'Israele e alla casa di Giuda.
33,14-26
Promesse per i re e i sacerdoti
Questo oracolo si basa su altri passi di Geremia (23,5-6; 31,35-37). L’oracolo non si trova nell’antica versione greca dei LXX ed è probabilmente un’aggiunta alle profezie di Geremia.
Questo oracolo si basa su altri passi di Geremia (23,5-6; 31,35-37). L’oracolo non si trova nell’antica versione greca dei LXX ed è probabilmente un’aggiunta alle profezie di Geremia.
33,15-16
Signore-nostra-giustizia: si riprende Ger 23,5-6; il nuovo nome qui non è più per il discendente regale, ma per la città di Gerusalemme.
19Fu rivolta poi a Geremia questa parola del Signore: 20"Dice il Signore: Se voi potete infrangere la mia alleanza con il giorno e la mia alleanza con la notte, in modo che non vi siano più giorno e notte, 21allora potrà essere infranta anche la mia alleanza con il mio servo Davide, in modo che non abbia più un figlio che regni sul suo trono, e quella con i leviti sacerdoti che mi servono. 22Come non si può contare l'esercito del cielo né misurare la sabbia del mare, così io moltiplicherò la discendenza di Davide, mio servo, e i leviti che mi servono".
23Fu rivolta a Geremia questa parola del Signore: 24"Non hai osservato ciò che questo popolo va dicendo? Essi dicono: "Il Signore ha rigettato le due famiglie che si era scelte!". Così disprezzano il mio popolo, quasi che non sia più una nazione ai loro occhi. 25Dice il Signore: Se non sussistesse più la mia alleanza con il giorno e con la notte, se non avessi stabilito io le leggi del cielo e della terra, 26in tal caso potrei rigettare la discendenza di Giacobbe e del mio servo Davide, così da non prendere più dai loro discendenti coloro che governeranno sulla discendenza di Abramo, di Isacco e di Giacobbe. Invece io cambierò la loro sorte e avrò pietà di loro".
Note al testo