CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Profetici - Geremia - 47
Geremia
47 Parola del Signore che fu rivolta al profeta Geremia sui Filistei, prima che il faraone occupasse Gaza.2Così dice il Signore:
"Ecco, si sollevano ondate dal settentrione,
diventano un torrente che straripa.
Allagano la terra e ciò che è in essa,
la città e i suoi abitanti.
Gli uomini gridano,
urlano tutti gli abitanti della terra.
3Allo strepito scalpitante degli zoccoli dei suoi cavalli,
al fragore dei suoi carri, al cigolio delle ruote,
i padri non si voltano verso i figli,
le loro mani sono senza forza,
perché è arrivato il giorno
in cui saranno distrutti tutti i Filistei
e saranno abbattute Tiro e Sidone
con quanti sono rimasti ad aiutarle;
il Signore infatti distrugge i Filistei,
il resto dell'isola di Caftor.
Fino a Gaza si sono rasati per lutto,
Àscalon è ridotta al silenzio.
Asdod, povero resto degli Anakiti,
fino a quando ti farai incisioni?
47,5
Anakiti: leggendaria popolazione di giganti, che si riteneva avessero abitato un tempo nei territori occupati poi dai Filistei (vedi Gs 11,22). Le incisioni erano un segno di lutto.
quando ti concederai riposo?
Rientra nel fodero, férmati e càlmati.
7Come potrà riposare,
se il Signore le ha ordinato di agire?
Contro Àscalon e tutta la costa del mare,
là egli l'ha destinata".
Note al testo