CEI 2008 - Antico Testamento - Pentateuco - Levitico - 17
Levitico
LEGGE DI SANTITÀ
( 17,1-26,46 )
Prescrizioni sul sangue
( 17,1-17,16 )
17
Il Signore parlò a Mosè e disse:
17,1-26,46
Questa raccolta di leggi è di solito chiamata “legge di santità”, perché vi si ripete la richiesta, che ricorre anche altrove, di essere santi (vedi, ad es., 19,2). Ogni aspetto della vita è toccato dalla santità.
8Dirai loro ancora: "Ogni uomo, Israelita o straniero dimorante in mezzo a loro, che offra un olocausto o un sacrificio 9senza portarlo all'ingresso della tenda del convegno per offrirlo in onore del Signore, quest'uomo sarà eliminato dal suo popolo.
Ogni uomo, Israelita o straniero dimorante in mezzo a loro, che mangi di qualsiasi specie di sangue, contro di lui, che ha mangiato il sangue, io volgerò il mio volto e lo eliminerò dal suo popolo.
17,10-14
Il sangue è identificato con la vita: questo spiega la regola fondamentale di non mangiarlo (vedi anche Gen 9,4) e il suo uso nell’espiazione delle colpe (v. 11).
13Se qualcuno degli Israeliti o degli stranieri che dimorano fra di loro prende alla caccia un animale o un uccello che si può mangiare, ne deve spargere il sangue e coprirlo di terra; 14perché la vita di ogni essere vivente è il suo sangue, in quanto è la sua vita. Perciò ho ordinato agli Israeliti: Non mangerete sangue di alcuna specie di essere vivente, perché il sangue è la vita di ogni carne; chiunque ne mangerà sarà eliminato.
15Ogni persona, nativa o straniera, che mangi carne di bestia morta naturalmente o sbranata, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e resterà impura fino alla sera; allora sarà pura. 16Ma se non si lava le vesti e il corpo, porterà la pena della sua colpa"".
Note al testo