CEI 2008 - Antico Testamento - Pentateuco - Numeri - 21
Numeri
Conquista di Corma
( 21,1-21,3 )
21
1 Il re cananeo di Arad, che abitava il Negheb, appena seppe che Israele veniva per la via di Atarìm, attaccò battaglia contro Israele e fece alcuni prigionieri.
2Allora Israele fece un voto al Signore e disse: "Se tu mi consegni nelle mani questo popolo, le loro città saranno da me votate allo sterminio".
Il Signore ascoltò la voce d'Israele e gli consegnò nelle mani i Cananei; Israele votò allo sterminio i Cananei e le loro città e quel luogo fu chiamato Corma.
21,3
Corma: vedi nota a 14,45.
Il serpente di bronzo
( 21,4-21,9 )
Gli Israeliti si mossero dal monte Or per la via del Mar Rosso, per aggirare il territorio di Edom. Ma il popolo non sopportò il viaggio.
21,4-9
Nel NT il serpente innalzato è profezia della croce, cioè dell’innalzamento di Gesù: egli stesso legge questo episodio come figura della propria morte salvifica (Gv 3,14-15).
Tappe verso il Pisga
( 21,10-21,20 )
10Gli Israeliti si mossero e si accamparono a Obot;
11partiti da Obot si accamparono a Iie-Abarìm, nel deserto che sta di fronte a Moab, dal lato dove sorge il sole.
12Di là si mossero e si accamparono nella valle di Zered.
13Si mossero di là e si accamparono sull'altra riva dell'Arnon, che scorre nel deserto e proviene dal territorio degli Amorrei; l'Arnon infatti è la frontiera di Moab, fra Moab e gli Amorrei.
Per questo si dice nel libro delle Guerre del Signore:"Vaèb in Sufa e i torrenti,
l'Arnon
che declina verso la sede di Ar
e si appoggia alla frontiera di Moab".
16Di là andarono a Beèr. Questo è il pozzo di cui il Signore disse a Mosè: "Raduna il popolo e io gli darò l'acqua". 17Allora Israele cantò questo canto:
"Sgorga, o pozzo: cantàtelo!
18Pozzo scavato da prìncipi,
perforato da nobili del popolo,
con lo scettro, con i loro bastoni".
Poi dal deserto andarono a Mattanà, 19da Mattanà a Nacalièl, da Nacalièl a Bamòt 20e da Bamòt alla valle che si trova nelle steppe di Moab presso la cima del Pisga, che è di fronte al deserto.
Conquista della Transgiordania
( 21,21-21,35 )
Israele mandò messaggeri a Sicon, re degli Amorrei, per dirgli:
25Israele prese tutte quelle città e abitò in tutte le città degli Amorrei, cioè a Chesbon e in tutte le città del suo territorio; 26Chesbon infatti era la città di Sicon, re degli Amorrei, il quale aveva mosso guerra al precedente re di Moab e gli aveva strappato di mano tutto il suo territorio, fino all'Arnon. Per questo dicono i poeti:
"Entrate in Chesbon!
Sia ricostruita e rifondata
la città di Sicon!
28Perché un fuoco uscì da Chesbon,
una fiamma dalla cittadella di Sicon:
essa divorò Ar-Moab,
i Baal delle alture dell'Arnon.
29Guai a te, Moab,
sei perduto, popolo di Camos!
Egli ha reso fuggiaschi i suoi figli,
e le sue figlie ha dato in schiavitù
a Sicon, re degli Amorrei.
30Ma noi li abbiamo trafitti!
È rovinata Chesbon fino a Dibon.
Abbiamo devastato fino a Nofach,
che è presso Màdaba".
31Israele si stabilì dunque nella terra degli Amorrei. 32Poi Mosè mandò a esplorare Iazer e gli Israeliti presero le città del suo territorio e ne cacciarono gli Amorrei che vi si trovavano.
33Poi mutarono direzione e salirono lungo la strada verso Basan. Og, re di Basan, uscì contro di loro con tutta la sua gente per dar loro battaglia a Edrei. 34Ma il Signore disse a Mosè: "Non lo temere, perché io lo do in tuo potere, lui, tutta la sua gente e il suo territorio; trattalo come hai trattato Sicon, re degli Amorrei, che abitava a Chesbon". 35E sconfissero lui, i suoi figli e tutto il suo popolo, così che non gli rimase più superstite alcuno, e si impadronirono del suo territorio.
Note al testo