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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Salmi - 148

Salmi

LODE ALLA GRANDEZZA DI DIO, SIGNORE DEL CREATO
148 Alleluia.

Lodate il Signore dai cieli,
lodatelo nell'alto dei cieli.

148,1 Inno che si esprime in un crescendo di lode alla grandezza di Dio, creatore e Signore dell’universo. Con questo salmo, la numerazione del testo ebraico e quella delle antiche versioni greca e latina coincidono nuovamente (vedi l’introduzione al paragrafo “L’origine”).
2 Lodatelo, voi tutti, suoi angeli,
lodatelo, voi tutte, sue schiere.

3 Lodatelo, sole e luna,
lodatelo, voi tutte, fulgide stelle.

Lodatelo, cieli dei cieli,
voi, acque al di sopra dei cieli.

148,4 cieli dei cieli: la parte più elevata del cielo, dove si pensava fosse la dimora di Dio. Le acque al di sopra dei cieli sono quelle al di sopra del firmamento, dagli antichi ritenute il deposito delle piogge.
5 Lodino il nome del Signore,
perché al suo comando sono stati creati.

6 Li ha resi stabili nei secoli per sempre;
ha fissato un decreto che non passerà.

7 Lodate il Signore dalla terra,
mostri marini e voi tutti, abissi,

8 fuoco e grandine, neve e nebbia,
vento di bufera che esegue la sua parola,

9 monti e voi tutte, colline,
alberi da frutto e voi tutti, cedri,

10 voi, bestie e animali domestici,
rettili e uccelli alati.

11 I re della terra e i popoli tutti,
i governanti e i giudici della terra,

12 i giovani e le ragazze,
i vecchi insieme ai bambini

13 lodino il nome del Signore,
perché solo il suo nome è sublime:
la sua maestà sovrasta la terra e i cieli.

14 Ha accresciuto la potenza del suo popolo.
Egli è la lode per tutti i suoi fedeli,
per i figli d'Israele, popolo a lui vicino.

Alleluia.



Note al testo

148,1 Inno che si esprime in un crescendo di lode alla grandezza di Dio, creatore e Signore dell’universo. Con questo salmo, la numerazione del testo ebraico e quella delle antiche versioni greca e latina coincidono nuovamente (vedi l’introduzione al paragrafo “L’origine”).
148,4 cieli dei cieli: la parte più elevata del cielo, dove si pensava fosse la dimora di Dio. Le acque al di sopra dei cieli sono quelle al di sopra del firmamento, dagli antichi ritenute il deposito delle piogge.