CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Salmi - 58
Salmi
SALMO 58 (57)
CONTRO I GIUDICI INIQUI
58
Al maestro del coro. Su "Non distruggere". Di Davide. Miktam.
58,1
Simile alle invettive dei profeti, questo “salmo imprecatorio” è un’accusa violenta contro chi abusa del potere che detiene e contro chi amministra la giustizia e la vìola. L’affermazione finale esalta la giustizia di Dio, che condanna l’empio e dà la ricompensa al giusto. Sui salmi “imprecatori” vedi nota a Sal 109.
giudicate con equità gli uomini?
3 No! Voi commettete iniquità con il cuore,
sulla terra le vostre mani soppesano violenza.
4 Sono traviati i malvagi fin dal seno materno,
sono pervertiti dalla nascita i mentitori.
5 Sono velenosi come un serpente,
come una vipera sorda che si tura le orecchie,
6 che non segue la voce degli incantatori,
del mago abile nei sortilegi.
7 Spezzagli, o Dio, i denti nella bocca,
rompi, o Signore, le zanne dei leoni.
8 Si dissolvano come acqua che scorre,
come erba calpestata inaridiscano.
9 Passino come bava di lumaca che si scioglie,
come aborto di donna non vedano il sole!
10 Prima che producano spine come il rovo,
siano bruciati vivi, la collera li travolga.
11 Il giusto godrà nel vedere la vendetta,
laverà i piedi nel sangue dei malvagi.
12 Gli uomini diranno: "C'è un guadagno per il giusto,
c'è un Dio che fa giustizia sulla terra!".
Note al testo