CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - Tobia - 3
Tobia
3 1 Con l'animo affranto dal dolore, sospirai e piansi. Poi iniziai questa preghiera di lamento: "Tu sei giusto, Signore, e giuste sono tutte le tue opere. Ogni tua via è misericordia e verità. Tu sei il giudice del mondo.
                3,2-6
                 Tu sei giusto, Signore: questa preghiera di lamento (v.  1) è una delle confessioni di peccato collettivo tipiche del post-esilio (vedi   Esd 9,6-15;   Ne 9,5-37;   Bar 1,15-3,8;   Dn 3,26-45).
        
    
                                 Nello stesso giorno a Sara, figlia di Raguele, abitante di Ecbàtana, nella Media, capitò di sentirsi insultare da parte di una serva di suo padre,
                3,11
                 Benedetto sei tu: la frequenza di simili preghiere di benedizione è una caratteristica del libro di Tobia (3,11;   4,19;   8,5.15;   10,14;   11,14.15.16;   12,6.17.18.20.22;   13,2.7;   14,2.8.15).
        
    
                                 In quel medesimo momento la preghiera di ambedue fu accolta davanti alla gloria di Dio e fu mandato Raffaele a guarire tutti e due: a togliere le macchie bianche dagli occhi di Tobi, perché con gli occhi vedesse la luce di Dio, e a dare Sara, figlia di Raguele, in sposa a Tobia, figlio di Tobi, e così scacciare da lei il cattivo demonio Asmodeo. Di diritto, infatti, spettava a Tobia prenderla in sposa, prima che a tutti gli altri pretendenti. Proprio allora Tobi rientrava in casa dal cortile e Sara, figlia di Raguele, stava scendendo dalla camera.
Note al testo
 
                             
                                         
                                         
                                         
                                         
                                        