CEI 2008 - Nuovo Testamento - Atti degli Apostoli - Atti degli Apostoli - 11
Atti degli Apostoli
11 Gli apostoli e i fratelli che stavano in Giudea vennero a sapere che anche i pagani avevano accolto la parola di Dio. 2E, quando Pietro salì a Gerusalemme, i fedeli circoncisi lo rimproveravano 3dicendo: "Sei entrato in casa di uomini non circoncisi e hai mangiato insieme con loro!".Allora Pietro cominciò a raccontare loro, con ordine, dicendo:
11,4
raccontare… con ordine: significa narrare gli eventi in modo che emerga l’iniziativa divina. La stessa espressione ricorre in Lc 1,3.
18All'udire questo si calmarono e cominciarono a glorificare Dio dicendo: "Dunque anche ai pagani Dio ha concesso che si convertano perché abbiano la vita!".
Intanto quelli che si erano dispersi a causa della persecuzione scoppiata a motivo di Stefano erano arrivati fino alla Fenicia, a Cipro e ad Antiòchia e non proclamavano la Parola a nessuno fuorché ai Giudei.
23Quando questi giunse e vide la grazia di Dio, si rallegrò ed esortava tutti a restare, con cuore risoluto, fedeli al Signore, 24da uomo virtuoso qual era e pieno di Spirito Santo e di fede. E una folla considerevole fu aggiunta al Signore. 25Bàrnaba poi partì alla volta di Tarso per cercare Saulo: lo trovò e lo condusse ad Antiòchia. Rimasero insieme un anno intero in quella Chiesa e istruirono molta gente. Ad Antiòchia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani.
11,27-30
Bàrnaba e Saulo a Gerusalemme
alcuni profeti: si tratta verosimilmente di profeti itineranti. L’autore conosce la presenza di questa funzione nella comunità (vedi Lc 11,49; At 13,1; 15,32; 21,10). Paolo attribuisce ai profeti il compito di edificare, esortare e confortare (1Cor 14,3) sotto l’azione dello Spirito.
alcuni profeti: si tratta verosimilmente di profeti itineranti. L’autore conosce la presenza di questa funzione nella comunità (vedi Lc 11,49; At 13,1; 15,32; 21,10). Paolo attribuisce ai profeti il compito di edificare, esortare e confortare (1Cor 14,3) sotto l’azione dello Spirito.
11,30
Per la prima volta si viene a conoscere che a reggere la Chiesa di Gerusalemme è ora un collegio di anziani (vedi At 15,2.4.6.22ss; 16,4; 21,18) e non più gli apostoli. Un tale organismo, che ha analogie con il direttivo giudaico della sinagoga, si ritroverà anche in altre comunità locali cristiane (vedi At 14,23; 20,17ss).
Note al testo