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CEI 2008 - Nuovo Testamento - Vangeli - Matteo - 1

Matteo

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1 Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
1,1 ORIGINI DI GESÙ (1,1-2,23)
-2,23 La predicazione dei Dodici consisteva essenzialmente in una testimonianza riguardante fatti e detti di Gesù che si collocavano tra l’attività di Giovanni il Battista e le apparizioni del Risorto (vedi Mt 28,19-20; Lc 1,1-4; At 10,36-42). I vangeli di Marco e di Giovanni sono racchiusi fra questi limiti; invece quelli di Matteo e di Luca premettono dei racconti sulla nascita e i primi anni di Gesù, denominati comunemente “vangelo dell’infanzia” (Mt 1-2; Lc 1-2). Queste sezioni evangeliche traggono origine probabilmente dalla parentela di Gesù (vedi Mt 13,55-56; Gal 1,19). Il vangelo dell’infanzia secondo Matteo mette in risalto soprattutto l’adempimento delle antiche profezie nelle origini di Gesù.
 Gli antenati di Gesù (vedi Lc 3,23-38)
 figlio di Davide: dicendo che Gesù è figlio di Davide, lo si vuole presentare come una figura messianica (vedi Mt 9,27; 12,23; 22,42; Gv 7,42).
2Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli,
Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram,
1,3-6 Raramente una genealogia citava nomi di donne. Le quattro donne straniere inserite nella genealogia di Gesù – Tamar, Racab, Rut, la moglie di Uria (cioè Betsabea) – sottolineano l’universalità della salvezza (vedi Mt 8,1128,19).
4Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon,
5Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse,
6Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Uria,
7Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abia, Abia generò Asaf,
8Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozia,
9Ozia generò Ioatàm, Ioatàm generò Acaz, Acaz generò Ezechia,
10Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosia,
11Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
12Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele,
13Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor,
14Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd,
15Eliùd generò Eleazar, Eleazar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe,
Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
1,16  L’ultimo nome è ancora un nome di donna, Maria. In greco Cristo significa unto, consacrato con olio (in ebraico: mashìah/messia). Re e sacerdoti erano consacrati con l’olio.
In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in Babilonia a Cristo quattordici.
1,17 Tre gruppi di quattordici generazioni: la genealogia di Matteo, con questa suddivisione rigida, segue uno schema artificiale che intende renderla più sistematica; alcuni vi vedono un riferimento simbolico al nome ebraico di Davide.
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.
1,18-25 Come è nato Gesù
promessa sposa: il “fidanzamento” ebraico costituiva un vero e proprio vincolo giuridico; la sua violazione era considerata adulterio (vedi Dt 22,23-27). Di fronte al prodigio della concezione verginale, Matteo mette in rilievo le parole della profezia di Isaia e l’obbedienza di Giuseppe, uomo giusto.
19Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
20Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo;
21ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati".
22Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:

Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio:
a lui sarà dato il nome di Emmanuele,

che significa Dio con noi.
1,23  Citazione di Is 7,14 e 8,8.10, secondo l’antica traduzione greca dei LXX.
24Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa;
25senza che egli la conoscesse, ella diede alla luce un figlio ed egli lo chiamò Gesù.


Note al testo

1,1 ORIGINI DI GESÙ (1,1-2,23)
-2,23 La predicazione dei Dodici consisteva essenzialmente in una testimonianza riguardante fatti e detti di Gesù che si collocavano tra l’attività di Giovanni il Battista e le apparizioni del Risorto (vedi Mt 28,19-20; Lc 1,1-4; At 10,36-42). I vangeli di Marco e di Giovanni sono racchiusi fra questi limiti; invece quelli di Matteo e di Luca premettono dei racconti sulla nascita e i primi anni di Gesù, denominati comunemente “vangelo dell’infanzia” (Mt 1-2; Lc 1-2). Queste sezioni evangeliche traggono origine probabilmente dalla parentela di Gesù (vedi Mt 13,55-56; Gal 1,19). Il vangelo dell’infanzia secondo Matteo mette in risalto soprattutto l’adempimento delle antiche profezie nelle origini di Gesù.
 Gli antenati di Gesù (vedi Lc 3,23-38)
 figlio di Davide: dicendo che Gesù è figlio di Davide, lo si vuole presentare come una figura messianica (vedi Mt 9,27; 12,23; 22,42; Gv 7,42).
1,3-6 Raramente una genealogia citava nomi di donne. Le quattro donne straniere inserite nella genealogia di Gesù – Tamar, Racab, Rut, la moglie di Uria (cioè Betsabea) – sottolineano l’universalità della salvezza (vedi Mt 8,1128,19).
1,16  L’ultimo nome è ancora un nome di donna, Maria. In greco Cristo significa unto, consacrato con olio (in ebraico: mashìah/messia). Re e sacerdoti erano consacrati con l’olio.
1,17 Tre gruppi di quattordici generazioni: la genealogia di Matteo, con questa suddivisione rigida, segue uno schema artificiale che intende renderla più sistematica; alcuni vi vedono un riferimento simbolico al nome ebraico di Davide.
1,18-25 Come è nato Gesù
promessa sposa: il “fidanzamento” ebraico costituiva un vero e proprio vincolo giuridico; la sua violazione era considerata adulterio (vedi Dt 22,23-27). Di fronte al prodigio della concezione verginale, Matteo mette in rilievo le parole della profezia di Isaia e l’obbedienza di Giuseppe, uomo giusto.
1,23  Citazione di Is 7,14 e 8,8.10, secondo l’antica traduzione greca dei LXX.